nicolas e i suoi genitori

nicolas e i suoi genitori Nicolas, un bambino francese di otto anni, è un giovane gioioso che gode dell’amore e del sostegno dei suoi genitori affettuosi e della compagnia dei suoi numerosi amici intimi. Un giorno scopre che il suo amico notturno ha recentemente dato alla luce un fratellino e che da allora i suoi genitori hanno smesso di prestargli altrettanta attenzione. Nicholas sente una parte della conversazione dei suoi genitori e presume erroneamente che sua madre sia in dolce attesa. Dopo aver appreso che i suoi genitori hanno intenzione di abbandonarlo nei boschi e che aspettano un fratellino, Nicolas e i suoi amici escogitano un piano per guadagnare 500 franchi in modo da poter assumere un gangster per uccidere il neonato. I piani maldestri di Nicolas si ritorcono sempre contro fino a quando non sente da un amico che avere un fratellino è fantastico. Questo amico è un compagno di classe di Nicolas. Tuttavia, quando torna a casa, i suoi genitori danno la notizia che non aspettano un bambino, ma che parlarne li ha fatti desiderare un altro. Quando nasce la figlia di Nicolas al posto di suo figlio, è deluso perché i suoi piani per insegnare a suo figlio a giocare a calcio, andare in bicicletta e così via non saranno realizzati. Poi, mentre la sua famiglia conosce sua sorella, si irrita e inizia a prenderla in giro, rivelando il suo obiettivo finale di carriera per sua figlia.
Nel suo giorno di apertura in Francia, il 30 settembre 2009, il film ha incassato oltre un milione di euro. È stato presentato in anteprima in Italia il 2 aprile 2010 ed è stato presentato nella sezione “Alice nella città” del Festival di Roma.
Il successo del film, come quello dell’intera saga, risiede nella sua capacità di trasmettere un universo visto attraverso gli occhi di un gruppo sensibile e appassionatamente fantasioso di giovani ragazzi e ragazze. Il regista dà vita alle fantasie di Nicolas ricreando una Francia del 1950 che esiste al di fuori del tempo e della realtà, dove non c’è crimine, violenza o povertà e dove i piccoli mali non hanno conseguenze disastrose. Un luogo in cui il caos creativo irrompe graziosamente in un universo fin troppo ordinato, dove adulti e bambini possono ridere delle reciproche incomprensioni, dove le spavalderie dei bambini sono alla pari con le ansie da prestazione degli adulti e dove i bambini sono rispettati come uguali.
Gli attori fanno un ottimo lavoro nel dare vita ai piccoli protagonisti. Maxime Godart, la cui madre è Valria Lemercier, interpreta Nicolas, il figlio. Il padre è interpretato da Kad Merad, che è anche l’attore più riconoscibile per il pubblico italiano (è il protagonista di Giù al Nord).
Se i debiti letterari sono palesi, quelli cinematografici non lo sono da meno; il film allude a una certa tradizione e a un immaginario unicamente francese; questo può essere visto in Zero in Conduct di Vigo, nel fraudolento The 400 Blows, e ancora di più, forse, in War of the Buttons di Yves Robert.


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Nicolas, che ora ha 8 anni, è un giovane contento che si gode la vita al massimo grazie all’amore e al sostegno della sua famiglia e alla compagnia dei suoi numerosi amici. Dopo aver ascoltato la conversazione dei suoi genitori e aver concluso che sua madre è incinta, Nicolas diventa ansioso per la prospettiva di un nuovo fratellino. Si preoccupa di essere messo da parte dalla sua famiglia e che alla fine lo abbandoneranno nel bosco, alla Tom Thumb. Lui e i suoi compagni di classe escogitano un piano per estorcere 500 franchi a una coppia di anziani in modo da poter assumere un gangster per rapire il fratello minore del ragazzo. I goffi piani di Nicolas falliscono fino a quando non vede un compagno di studi con suo fratello appena nato. A casa, tuttavia, i suoi genitori danno la notizia che non aspettano affatto un bambino, ma che parlarne ha fatto desiderare a entrambi un altro bambino. ()