io non sono degno



io non sono degno Il realista Claudio Chieffo era un uomo. È del tutto plausibile anticipare la liberazione nel qui e ora. E così radicati nella realtà che sanno senza dubbio che solo la grazia di Dio porta la salvezza. Inoltre, avere il livello di realismo richiesto per vedere Dio nella carne nel corso della propria vita.
Per questo ha cantato la speranza nella felicità infinita generata dalla presenza del Dio-con-noi, sicuro nella consapevolezza che il bene è dato per essere condiviso.
Non ha mai perso di vista ciò che è più importante, perché sa che gli è stato dato il dono della vita e della fede: non è l’insignificanza dell’uomo che deve essere raccontata, ma la fedeltà incrollabile di Dio.

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Uno dei suoi primi e più popolari pezzi, “I am not worthy”, canta con la forza diretta dell’evidenza, dimostrando che l’amore di Dio è più grande di qualsiasi cuore umano. Questo canto, un canto di gioia anche se a volte cantato come un canto funebre, è la certezza che prevale di fronte al fatto che, nonostante i miei limiti, anzi proprio a causa di essi, il Signore mi fa un dono, come spiega Chieffo. Non merito tutto quello che hai fatto per me, ma se mi vuoi, prendimi: tu che ami così tanto qualcuno come me, vedi, non ho nulla da darti. Di volta in volta, mi dico che non merito le cose buone, eppure continuo a sprecarle facendolo. Non c’è modo che io possa nascondermi dietro le spoglie della mia indegnità e fingere che questo grande dono sia inferiore a quello che è. Sono troppo contento della mia situazione attuale per impegnarmi in riflessioni filosofiche sull’argomento; quello che succede a me, succede a me, e per questo sono grato. Non me lo merito, e sono ben consapevole di non farlo, ma Dio è intelligente, gentile ed esilarante.