Vero nome di lucio battisti; Luca Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998) era figlio di Alfiero, dazio in carcere, e di Dea, casalinga morta in un incidente stradale. Albarita è una sorella minore di Albarita (1946-2003). Lucio è un fratellino nato nel 1940 e morto dopo appena due anni di vita. Luca Battisti (Poggio Bustone, 5 marzo 1943 – Milano, 9 settembre 1998) era figlio di Alfiero, dazio in carcere, e di Dea, casalinga morta in un incidente stradale. Lucio Battisti (5 marzo 1943 – 9 settembre 1998) è stato un eccezionale cantautore e compositore italiano che è salito alla ribalta negli anni ’60 e ’70. Le sue opere della fine degli anni ’60 e dell’inizio degli anni ’70 sono in gran parte considerate come la definizione della scena cantautrice italiana dell’epoca.
Durante il periodo dal 1969 al 1994, Battisti ha registrato 18 album in studio, con gran parte di questa discografia tradotta in spagnolo (album multipli), inglese (un album), francese (due album) e tedesco (un album). Era noto per essere un artista estremamente sobrio e si è esibito solo in un modesto numero di esibizioni dal vivo nel corso della sua intera vita professionale. Già nel 1977 dichiarò che avrebbe comunicato con il pubblico solo attraverso il suo lavoro musicale, limitandosi alla creazione di album in studio e ritirandosi dagli occhi del pubblico.
Nel 1943, il 5 marzo 1943, nasce a Poggio Bustone
Un paesino in provincia di Rieti, Lucio Battisti, l’incomparabile cantautore. Battisti è un uomo che ha sempre protetto la sua privacy, al punto da essere costretto a trascorrere anni da solo nel buio della sua casa. Poco si sa della sua prima infanzia, fatta eccezione per alcune rare testimonianze che descrivono un bambino calmo, quasi completamente muto e che soffriva di problemi di peso, secondo le testimonianze.
La famiglia, guidata dalla sorella Albarita, è quella specie di borghese di provincia che è stato più diffuso in Italia negli ultimi anni: una madre casalinga e un padre soggetto alle tasse sui consumi. A Poggio Bustone, invece, il cognome Battisti è poco conosciuto; in questo caso particolare mamma Dea lo chiamava Battisti anche quando era bambino. La famiglia si trasferisce a Vasche di Castel Sant’Angelo, vicino a Rieti, nel 1947, e poi a Roma tre anni dopo; durante le numerose vacanze estive, la città natale della famiglia sarebbe rimasta per loro un barlume di speranza.
Sullo sfondo di questo video informativo, fortemente influenzato dal materiale biografico, c’è una dichiarazione dello stesso compositore, pubblicata in un’intervista alla rivista Sogno nel dicembre 1970: “Avevo molti capelli lunghi e lussureggianti quando Ero un ragazzino, ed erano così lunghi che sembravano di una bambina, quando ero piccolo ero un ragazzino felice che giocava solo con una matita, un cartoncino e un peluche.
Le canzoni sono progredite ulteriormente nel processo. Ho avuto un’infanzia tipica e volevo fare il prete quando avevo quattro o cinque anni. Ho servito la congregazione quando avevo quattro o cinque anni. Una seconda volta, mentre conversavo con un conoscente in chiesa piuttosto che svolgere i miei doveri d’ufficio (sono sempre stato un grosso chiacchierone), un anziano signore ci offrì un pezzo della sua lingua in uno schiaffo ai testicoli. Sono sicuro che potrebbero entrare in gioco più fattori che mi faranno allontanare dalla chiesa, ma con questo episodio ho già cambiato idea su questo “…..
Battisti frequenta assiduamente le scuole elementari e secondarie della capitale, ha conseguito il diploma di industriale nel 1962. Naturalmente è passato molto tempo da quando ha preso in mano una chitarra e ha iniziato a cantare canzoni che ha scritto o che altri hanno scritto, viaggiare con amici da altre parti del mondo, anche se la sua ambizione di diventare un cantante professionista diventa più forte ogni anno che passa.
Le espressioni creative del padre del bambino, Alfiero, non gli stanno bene, anche se sono ancora nella loro infanzia. Secondo quanto riferito, Alfiero potrebbe aver lanciato una chitarra a Lucio durante una delle tante accese discussioni sulla proposta, facendolo cadere a terra.
Albarita è una sorella minore di Albarita (1946-2003). Lucio è un fratellino nato nel 1940 e morto dopo appena due anni di vita. Lucio Battisti è nato il 5 marzo 1943, nel piccolo paese di Poggio Bustone (Rieti), da papà Alfiero, assegnato al dazio, e da mamma Dea, che era una casalinga. La sorella Albarita completa il quadro a quattro della famiglia. Lucio ottiene il diploma di perito industriale dopo aver completato gli studi elementari e secondari.
Nell’autunno del 1962 fa i primi passi nel mondo della musica
Iniziando con un’esibizione a Napoli con I Mattatori, esperienza che lo porta ad abbandonare momentaneamente quella strada per mancanza di fondi e solitudine. In un secondo momento, entra a far parte della rock band romana I Satiri, che si esibisce spesso a Roma durante la notte della Cabala. Nello stesso locale si sono esibiti I Campioni, una band più nota guidata da Roby Matano, e la band ha deciso di offrire a Lucio il ruolo di chitarrista dopo averlo visto esibirsi.
Tra una mostra e l’altra fu Matano a far girare Battisti ea fargli scrivere brani. Alcuni di questi brani, come Se rimani avec moi, furono scritti da Matano e poi presentati alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) a nome di Battisti poiché l’amico non era membro dell’organizzazione. In alcuni casi, Battisti ha utilizzato questi brani per costruire nuove prove Mogol, come Non chieder la carità, che distoglierebbero l’attenzione di Mi ritorni dall’obiettivo principale della storia.
Lucio Battisti, nato nella regione italiana di Rietina, si trasferisce a Roma con la famiglia nel 1950, stabilendosi nel quartiere Prenestino della città. Nel 1962 consegue il diploma in perito elettrotecnico per placare il padre, che è dispiaciuto per il fatto che ritarda gli studi e non firmerebbe la richiesta di esenzione del leva se non lo fa.
Ottanta ha iniziato a surfare con l’amico Adriano Pappalardo all’età di diciotto anni. È sempre un compito laborioso raccontare la storia dei grandi della musica; tuttavia, a volte può sembrare quasi impossibile parlare dei più grandi musicisti nella loro interezza. Per il semplice motivo che Lucio Battisti è uno di quegli artisti per i quali è difficile trovare le parole adatte.
E in questo caso, sembra esagerato dire che trarrebbero molto beneficio parlando con noi nella nostra lingua. Chi di noi non ama la musica di brani di Lucio Battisti come Emozioni, Con il nastro rosa, Il tempo di morire, Fiori Rosa Fiori di Pesco, I Giardini di Marzo, e sì, anche il maestoso Canzone del sole, che è considerato tra i brani musicali più apprezzati in Italia.
Tot e il team Franco & Ciccio sono tra i tanti artisti che ammira. Coltiva l’amore per il design, la pittura e il cinema. Lucio Battisti è sempre stato un personaggio misterioso e solitario, soprattutto quando si tratta del lato emotivo della vita. Rilascia la sua ultima entrevista, avvenuta nel 1978.