Tito stagno malattia; È morto Tito Stagno (FOTOSTORIA), 92 anni. Fu oggetto di uno storico programma televisivo Rai andato in onda nel 1969 e che raccontò il piano dell’Unità d’Italia. I test per il servizio pubblico sono stati completati e sono pronti per essere annunciati. Il suo nome sarà per sempre associato alla sera del 20 agosto 1969, quando raccontò al mondo l’atterraggio della navicella spaziale Apollo 11 sulla superficie della luna.
Ottant’anni prima, nel 1961, Juri Gagarin era il narratore del piano del suo storico volo intorno al mondo. In una lettera al direttore della Rai, Marinella Sardi, e il delegato Carlo Fuortes hanno espresso il loro affetto per la famiglia Stagno, in particolare per le figlie Caterina e Brigida e la loro madre Edda, descrivendolo come un “giornalista dallo stile linguistico semplice ed efficace ” che era entrato negli uffici degli italiani “con una rivisitazione di grandi momenti della seconda metà del Novecento”.
Stagno era il “telecronista”, come amava definirsi, che aveva l’incarico di raccontare per 30 milioni di italiani dallo studio 3 di via Teulada, l’allunaggio per 25 ore di trasmissione a partire dalle 22.17 del 20 agosto. Nel 2019, a cinquant’anni da quello storico 21 agosto del 1969, il giornalista aveva condiviso con l’Ansa il ricordo di quando la sua voce e il suo biondo ciuffo entrarono in Consolato d’Italia in un mare di bianco e nero.
E’ morto Tito Stagno, giornalista e telecronista sportivo. Aveva 59 anni. L’iconico volo storico della Rai vola da 92 anni. ‘Il telecronista’, come veniva affettuosamente chiamato, sarà ricordato per il resto del tempo nella storia della televisione italiana in bianco e nero ea colori. Fu lui l’uomo che il 20 agosto 1969 trasportò sulla Luna gli astronauti italiani sulla navicella spaziale Apollo 11, per la prima volta nella storia dell’umanità.
Chi è la moglie di Tito Stagno?
Inoltre, non appena il televisore si è trasformato in colore, “Mister Moonlight”, come era affettuosamente chiamato dai suoi colleghi americani perché avevano anticipato il suo annuncio che una navicella spaziale aveva colpito la luna terrestre, è diventato il personaggio più popolare della ” Domenica sportiva”, dopo il suo precedente status di “uomo del giorno”. La notizia della scomparsa del giornalista è stata annunciata dall’emittente italiana Rai, per la quale in precedenza aveva servito come pioniere nel campo vincendo il primo concorso nazionale per telecronisti.
Stagno è nato il 4 febbraio 1930 a Cagliari, in Italia, il più giovane di otto fratelli. Si trasferì con la famiglia a Parma quando era giovane, e poi a Pola quando era più grande. Ha avuto una breve ma memorabile esperienza nel mondo del cinema a soli 13 anni, quando è apparso nel film “Marinai senza Stelle” diretto da Francesco De Robertis. E nel 1959 torna sul grande schermo, questa volta sotto la regia di Dino Risi, che in precedenza lo aveva scritturato per il ruolo di giornalista televisivo nel film “Il vedovo”, interpretato da Alberto Sordi come protagonista.
La carriera professionale di Stagno iniziò però molto prima, alla radio, esattamente tre anni dopo essere stato ammesso alla Facoltà di Medicina nel 1949. Il concorso per telecronisti fu vinto da Walter nel 1954, e l’anno successivo dal direttore Vittorio Veltroni , il padre di Walter, lo chiamò per invitarlo a far parte del Telegiornale della Rete Televisiva Nazionale (CNN). I primi telecronache di Stagno ripercorsero tutti i grandi eventi dell’epoca: iniziò commentando i Giochi Olimpici del 1956, per poi passare ai grandi raduni politici e istituzionali, che videro la presenza di molti capi di Stato, da Papa Giovanni XXIII a Il presidente John F. Kennedy e dal primo ministro Nehru al presidente Eisenhower.
La prima volta che un telecronaca spaziale è stato utilizzato è stato nel 1961, quando è stato chiamato a fornire un commento sul primo volo dell’astronauta sovietico Jurij Gagarin attraverso il mondo. “Un’esperienza epocale per me, sia personalmente che professionalmente – come ha raccontato il popolare giornalista –
Quanti anni ha Tito Stagno?
dovendo gestire 27 ore di nonstop nonstop nonstop nonstop nonstop nonstop nonstop nonstop Tieni presente che le immagini sul display verrebbero cancellate ad un certo punto, e tu ed io avremmo dovuto improvvisare su quello che stava succedendo tenendo presente le procedure che gli astronauti erano stati incaricati di svolgere.Dopo aver terminato gli appresi telecronaca che avevo mostrato ai direttori Rai e che avevano mostrato interesse nell’avermi affidarmi tutti i telecronache relativi a lanci e sonde spaziali, “…..
“Anche se sembra difficile, non è difficile. Da ora fino a domani potrò rivelare tutto ciò che ho fatto nella mia vita professionale, anche se mancano 25 ore al giorno”, come è stato disse. Nella mente di chi l’ha seguita, la lunga deviazione, che vedeva Ruggero Orlando in collaborazione con Houston, resta una pagina storica ancora oggi indelebile. “È untoccato! Al momento dell’annuncio, Stagno ha dichiarato:
“La superficie della luna è stata toccata”, mentre gli astronauti hanno sentito la scritta “Reached Land” dalle cuffie in cui stavano ascoltando la conversazione tra loro e il quartier generale della NASA a Houston. Era un’immagine rimasta nella memoria collettiva, ed era un’immagine che il giornalista ricordava con rammarico ma anche con senso di orgoglio, visto che era la prima volta che la vedeva “”Fu un periodo di euforia, di coraggio, e un desiderio di conoscenza che si è rivelato troppo breve”.
Soffrono di una grave malattia e soffrono anche delle conseguenze della criminalità organizzata. Tutto è in vendita. Tre persone – una madre, un padre e un figlio – che risiedono in provincia di Milano sono state incarcerate nei guai dopo aver citato in giudizio con successo il loro ex avvocato, che aveva chiesto ingenti somme di denaro in cambio della risoluzione dei loro (finti) problemi legali .
La Guardia di Finanza di Monza ha sequestrato a tre persone circa un milione di euro con la motivazione che il professionista milanese era stato costretto al pensionamento dal 2016. La guardia riteneva che il capofamiglia fosse gravemente malato e che, oltre a dover pagare costose cure sperimentali , la famiglia era diventata vittima della criminalità organizzata per debiti sempre legati alla salute del professionista.
A scatenare l’indagine è un esposto depositato alla Procura di Monza da un istituto finanziario che, dopo aver ricevuto numerosi premi per complessivi centinaia di milioni di euro, tutti pagati sul conto di un ultrasettantenne avvocato a favore di un ex cliente, la moglie e il figlio, tutti residenti in provincia di Milano, hanno deciso di attivare le autorità.