Stefano d orazio malattia: L’adorato batterista dei Pooh, Stefano D’Orazio, era Stefano D’Orazio. Aveva 72 anni quando è scomparso nell’anno 2020. Era stato ricoverato in una clinica presso il Policlinico Gemelli di Roma per un periodo di sette giorni, ovvero il 6 novembre 2020. La notizia che il famosissimo musicista era scomparso è uno che tutti ricorderanno per sempre. Ha deciso di dargli l’intera pagina del giornale come segno del suo apprezzamento per tutto ciò che aveva fatto. Intendeva dedicare un’intera pagina del Corriere della Sera a quell’amicizia che, secondo quanto gli racconta, un tempo gli fu redentrice in un momento molto difficile. Si tratta qui di Roby Facchinetti perché è lui che, nell’anniversario della scomparsa di Stefano D’Orazio, lo ricorda con parole profondamente emotive.
Come è noto, D’Orazio è deceduto il 6 novembre dell’anno
Precedente all’età di 72 anni dopo essere stato contagiato dal covid a seguito di una precedente malattia. La sua morte era stata denunciata dalla moglie, Tiziana Giardoni, che aveva sposato tre anni prima in matrimonio civile dopo essere stato innamorato di lei per dieci anni. I Poohs hanno inviato i loro saluti attraverso varie forme di social media. E ora, a un anno dal terribile evento, è giunto il momento di ricordarlo, di rendere omaggio e di onorare coloro che si erano persi.
La conclusione è lasciata ad alcune parole scritte da Stefano, che sono le seguenti: “Ora che è il momento di ricordarti nella tua memoria, vorrei salutarti con alcuni tuoi versi che so che hai particolarmente apprezzato. Spero mi riportano alla mente bei ricordi, a questo punto li canterò apposta per te: “Ti porterò con me/ Più in là di questo mare/ Per tutti i miei domani/ Resterai con me.” Perché non dimentico tu, noi non ti dimentichiamo. Tienilo sempre a mente, mio caro amico.”
“”Un anno dopo, non mi sono ancora abituato alla tua assenza, te l’ho già raccontato troppe volte, – dice Roby – ti ho già raccontato troppe storie e riso molto. – Oggi, però, mi piacerebbe pensare solo a te, e vorrei dedicare questo anniversario a tutte le cose meravigliose che abbiamo condiviso e vissuto insieme. Probabilmente sei consapevole che molti ricordi ti tornano alla mente.
Quando stavamo finendo il lavoro sulla nostra produzione del Parsifal, ti sei rivolto a me e hai detto: “Scrivi una melodia come Facchinetti; ci vuole uno dei tuoi slanci creativi, qui”. Questo ha riportato alla mente tanti bei ricordi del mio tempo trascorso con Pooh. lunghe conversazioni, così come i tavoli, a cui ti sedevi sulla panchina tra battute e storie, la tua immaginazione e le nostre risate. Quante risate di pancia”.
Bobo Craxi è stato il primo a scrivere la notizia che Stefano ci aveva abbandonato sul suo profilo social. Bobo Craxi ha incoraggiato il suo amico a contribuire con alcuni scritti a quel sito usando un linguaggio altamente lusinghiero. Ma come è morto Stefano D’Orazio? Nel tentativo di comprenderlo meglio, condividiamo la sua narrazione.
Dopo aver convissuto per dieci anni prima del giorno del loro matrimonio, il 12 settembre 2017, Giardoni e D’Orazio si sono finalmente sposati. Prima del loro matrimonio, il musicista dei Pooh ebbe importanti relazioni con diverse altre donne, tra cui, ad esempio, Lena Biolcati ed Emanuela Folliero. Tuttavia, nessuna di queste unioni ha mai portato alla presentazione di una proposta di matrimonio.
Qual è la sua età, chi è suo padre, chi è Pooh e chi è suo marito?
Tiziana Giardoni ha dichiarato, dopo la scomparsa di Stefano D’Orazio, che i limiti imposti dalla pandemia di Covid le hanno impedito di poter abbracciare il marito nei suoi ultimi giorni di vita a causa della pandemia.
In questo contesto, la donna avrebbe detto in un’intervista al Corriere della Sera: “Non posso annullare quella notte in cui ho visto Stefano per l’ultima volta: aveva la febbre a 39 anni e mezzo, se n’è andato con 118 che mi guarda con uno sguardo spaventato e smarrito.”
Nella stessa intervista, Giardoni ha anche discusso dell’inizio della relazione sentimentale tra lei e il compagno, dicendo: “Aveva iniziato il corteggiamento a modo suo, con gioia”. Ero così all’oscuro che non avevo idea di chi fosse. La mattina dopo il nostro primo incontro, alle sei, avevo ricevuto un suo messaggio sul cellulare: aveva paura di arrivare ‘in ritardo’ quando ha saputo che anche il suo amico mi aveva chiesto il numero di telefono.
Aveva saputo che anche il suo amico mi aveva chiesto il mio numero di telefono. Da quel giorno, non ci siamo mai separati; Suppongo che sia un po’ di conforto, ma so anche che Stefano non ha mai amato nessun altro proprio come ama me. E ho completamente ricambiato il favore”.
Il disturbo di cui era afflitto Stefano D’Orazio
Circa un anno fa a Stefano D’Orazio è stata diagnosticata una condizione considerata estremamente grave. Sua moglie, Tiziana Giardoni, rimase al suo fianco fino alla fine della sua vita. Prima di sposarsi 2017, i due erano stati coinvolti l’uno con l’altro per un certo numero di anni. Particolarmente strazianti sono state le dichiarazioni di Tiziana, la quale, in riferimento alla scomparsa del coniuge, ha affermato di sentirsi come se avesse perso un pezzo di ciò che era.
Ha sottolineato che le sarebbe mancato tutto di Stefano, perché Stefano rappresentava la sua resilienza e che le sarebbe mancato in generale. Nessuno era preparato per la scomparsa inaspettata del musicista. In effetti, sembrava che l’artista fosse completamente guarito; infatti, era tornato al suo lavoro e stava valutando una serie di altre idee. Poi, a causa della contrazione del Covid 19, la sua già precaria situazione di salute è ulteriormente peggiorata.
Poiché l’artista combatteva la leucemia da quasi un anno, è molto probabile che dopo essere stato infettato dal coronavirus sia diventato permanentemente fragile e, di conseguenza, non sia stato in grado di trionfare sulla malattia di cui soffriva.
Oltre a questo, sappiamo che Stefano ha trascorso l’ultima settimana della sua vita in isolamento. Questo è qualcosa di cui siamo consapevoli perché, a causa dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, anche i membri più immediati della sua famiglia non hanno potuto fargli visita.