sono nata il 21 a primavera Merini nasce in una famiglia povera il 21 marzo 1931 a Milano. La sua città natale era viale Papiniano 57, vicino all’incrocio con via Fabio Mangone.
Fin dalla sua istituzione alla sessione generale dell’UNESCO del 1999, il 21 marzo è stato celebrato come Giornata mondiale della poesia.
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La poetessa dei Navigli celebra la sua data di nascita nella poesia I was born on twenty-one in spring, che si trova nella raccolta Vuoto d’amore (Einaudi, 1991). Ci presenta un ritratto vario e intricato di se stessa in una poesia.
Le opere di Merini presentano temi ricorrenti che sembrano fondersi insieme, come la poesia, la primavera e la follia. L’equinozio di primavera, che ricorre il 21 marzo, è ampiamente celebrato come un segno di rinnovamento, di vita e delle arti, in particolare la poesia, che richiama alla mente l’energia illimitata e l’originalità degli esseri umani.
La poetessa dei Navigli sembrava trovarsi nella follia selvaggia che la primavera porta quando appare all’improvviso e supera tutto. Ancora oggi, quando pensiamo al primo giorno di primavera (21 marzo), non possiamo fare a meno di onorare la sua memoria.
MILANO Il 21 marzo entriamo nella primavera, tempo di rinnovamento e crescita, ma anche di follia e poesia. Il 21 marzo 1931 fu presentata al mondo Alda Merini, una meravigliosa poetessa milanese non sempre riconosciuta ma che in verità non fu compresa; La sua sensibilità e i suoi capricci furono repressi e tenuti lontani in un istituto psichiatrico. La presunta follia del poeta Di lei è esplorata nella poesia della raccolta Empty of love del 1991 “Di lei sono nato il ventuno in primavera”, che coincide anche con l’inizio della stagione più fiorente. In un’intervista a Luciano Minerva, rivela al poeta:
Il festival internazionale di poesia è il 21 marzo, tuttavia la data del 21 è l’inizio della primavera è solo una coincidenza. La primavera è selvaggia perché è spensierata e gentile. Ma ha anche un incontro con Satana. Inoltre, ho avuto uno scontro con Satana. Il manicomio della follia
Solo nove testi lunghi, ma carichi di emozioni e pensieri. La poesia “Sono nato il ventuno aprile” combina versi, follia e primavera in un unico concetto.
Il poeta contempla la sua follia e riflette sulla fonte dello scandalo che ha causato “aprendo le zolle”, o pensando in modo indipendente. Ma, affinché una nuova vita germogli, il terreno deve essere aperto. Merini riconosce che la follia della poetessa non è qualcosa di oscuro, ma piuttosto qualcosa di fondamentale, che l’ha plasmata nell’artista che tutti conosciamo e adoriamo. Il poeta si chiede perché qualcosa di così innocuo come la follia sia stato trattato come una vite nociva che doveva essere colta, come una tempesta che distrugge e lava via i frutti della terra.
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Sono nato il 21 marzo 1931, il “ventuno in primavera”, un verso di una bellissima poesia di Alda Merini. Un omaggio al famoso scrittore italiano il cui compleanno cade all’inizio della stagione primaverile poeticamente rivitalizzante. Poesia, primavera e follia sono le vere porte d’accesso al meraviglioso e vasto regno di Alda Merini. Una figura femminile che rappresenta la poesia italiana nel suo complesso. Allo stesso modo, è un simbolo dell’uguaglianza di tutte le donne e della libertà di esprimere la propria femminilità. Una donna che ha contribuito a rivitalizzare l’esperienza e le idee femminili sfidando le norme della rispettabilità nel suo periodo di tempo.
Sono nata il ventuno a primavera | ma non sapevo che nascere folle, | aprire le zolle | potesse scatenar tempesta.
— La Stanza 101 (@bookivora) March 21, 2022
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I deliri della follia erano una realtà per Alda Merini. Forse, però, non era lei la vera psicopatica. Invece, è stata soffocata dalle rigide norme di una cultura che non riusciva nemmeno a comprendere il concetto di libertà delle donne. La poesia di Alda Merini ha dato nuova vitalità al manifesto femminista del libero pensiero. Poesia d’amore nuova e duratura. Poesie formali. Poesia patriottica. Poesia che discute l’aspirazione a una società cieca al genere. Le sue opere sono come l’arrivo della primavera; Ispirano un senso di rinnovamento e comunità, proprio come la rinascita di piante e animali.