Santa Severa Bambino Annegato

Santa Severa Bambino Annegato; Un tragico incidente è avvenuto nei pressi del Castello di Santa Severa. Nelle prime ore pomeridiane di oggi, 5 luglio, è morta una bambina di 2 anni e mezzo che stava nuotando davanti allo stabilimento noto come “Nuova Oasi” sul mare a Pyrgi. Le 118 persone accorse in soccorso hanno tentato di riportare la vita del bambino, ma alla fine non hanno avuto successo. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Santa Severa, e la procura di Civitavecchia ha compilato un fascicolo sull’indagine.

Santa Severa Bambino Annegato
Santa Severa Bambino Annegato

Oggi un bambino di due anni e mezzo è morto improvvisamente dopo essere annegato in tarda mattinata nella località costiera di Santa Severa, che si trova a nord di Roma. L’incidente è avvenuto in tarda mattinata.

I carabinieri che stanno indagando sulla tragedia hanno interrogato

La baby sitter, una donna cinquantenne a cui era stato affidato il bambino e che ora rischia di finire nel registro degli indagati. La baby sitter è stata affidata al bambino e ora corre il rischio di finire nel registro degli indagati. A coordinare questa indagine è ora la Procura della Repubblica di Civitavecchia; tuttavia, non hanno ancora avviato formalmente un’indagine sulla questione.

Le informazioni che sono state ottenute suggeriscono che la donna non sarebbe stata in grado di vedere il giovane per alcuni minuti prima di incontrarlo galleggiando senza vita nell’acqua. I carabinieri sono stati inviati sul posto per avviare le indagini sull’incidente una volta che è stato segnalato.

Su richiesta della pm Marina Mannu, è stata eseguita l’autopsia sul corpo del bambino dopo che lo hanno trovato morto. A causa delle ferite riportate è andato via un ragazzo di due anni e mezzo che era annegato a Santa Severa, che si trova nel centro nord di Roma.

La catastrofe avvenuta questa mattina è avvenuta in tarda mattinata.

Il piccolo si è costretto a entrare in acqua per ragioni sconosciute e, nonostante il coinvolgimento dei bagnanti, non sono riusciti a impedirglielo. Al momento non è noto il motivo per cui il piccolo ha intrapreso questa azione.

Una prima ricostruzione dell’evento rivela che il ragazzo era in spiaggia con un parente, che potrebbe essersi preoccupato e aver perso le tracce del bambino per molto tempo mentre erano insieme in spiaggia. Anche se l’equipaggio del 118 ha dato il massimo, non sono riusciti a riportarlo in vita.

Lo scopo dell’indagine sul problema attualmente in corso da parte delle forze dell’ordine è ricostruire la dinamica. I carabinieri sono stati incaricati di condurre le indagini, e stanno conducendo interviste ai testimoni che si trovavano sulla spiaggia al momento della tragedia. Tra questi testimoni c’è il bagnino che si dice abbia tentato di rianimare il bambino.

L’allarme è scattato intorno alle 14:30 del pomeriggio.
Secondo quanto accertato, un elicottero del 118 ha tentato di eseguire interventi di salvataggio sul piccolo effettuando un atterraggio dritto sulla spiaggia per avvicinarsi alla vittima. La primissima prova indica che il bambino era quasi certamente con la sua famiglia quando è avvenuta la catastrofe. D’altra parte, la dinamica dei fatti è qualcosa che non è stata ancora replicata. Questo è qualcosa che non è stato fatto.

Dalle prove acquisite sembrerebbe che il giovane sia entrato in acqua da solo e che le persone accorse in suo soccorso lo abbiano portato a terra mentre dormiva. Ci sono buone probabilità che l’individuo sia annegato prima di morire. L’allarme è scattato intorno alle 14:30 del pomeriggio.

Il nuovo arrivato si chiamerà Francesco M., come è stato deciso durante il processo di denominazione.
Nessun altro ha accompagnato il bambino in piscina con loro? Chi altro era presente in quel luogo con lui? Perché ci è voluto così tanto tempo prima che qualcuno venisse a salvarlo mentre era in tale pericolo? I carabinieri inizieranno a interrogare familiari, bagnanti, gestori degli impianti e il bagnino che nelle prossime ore ha effettuato il primo tentativo di rianimazione per ricostruire la dinamica dei fatti avvenuti.

Da un’indagine preliminare è emerso che il bambino si chiamava Francesco M., ed è stato scoperto che era stato in spiaggia con la baby sitter, che molto probabilmente aveva perso di vista il bambino per un breve periodo di tempo. L’indagine ha anche stabilito che la baby sitter era stata in spiaggia con il bambino.

Santa Severa Bambino Annegato
Santa Severa Bambino Annegato


Santa Severa si trova a nord di Roma e da allora è morto un giovane che aveva due anni e mezzo quando vi annegò. La catastrofe avvenuta questa mattina è avvenuta in tarda mattinata. L’equipaggio del 118 ha fatto uno sforzo per eseguire la rianimazione cardiopolmonare (RCP) sul neonato, ma i loro sforzi alla fine non hanno avuto successo.

Guardano ai carabinieri come oggetto delle loro ricerche

La prima ricostruzione dell’evento rivela che il bambino era in spiaggia con un parente, che potrebbe essersi preoccupato e aver perso le tracce del bambino per un lungo periodo mentre erano insieme in spiaggia. In quelle circostanze, il giovane sarebbe certamente morto annegato.

La Procura di Civitavecchia è incaricata delle indagini sul caso in corso di svolgimento. I carabinieri sono stati incaricati di condurre le indagini, e stanno conducendo interviste ai testimoni che si trovavano sulla spiaggia al momento della tragedia. Tra questi testimoni c’è il bagnino che si dice abbia tentato di rianimare il bambino.

Il ragazzino è stato portato all’ospedale Bambino Gesù di Palidoro dopo che lui e le altre 118 persone accorse in suo aiuto avevano trascorso i precedenti cinquanta minuti nel tentativo di salvargli la vita. Tuttavia, il ragazzo è stato dichiarato morto poco dopo essere arrivato in ospedale, dove è stato curato. La donna, che ha cinquant’anni, ha la possibilità di essere inserita nel registro degli indagati. C’è la possibilità che ciò accada.

Santa Severa Bambino Annegato
Santa Severa Bambino Annegato

Lo sfortunato incidente che ha provocato la morte di un bambino sulla spiaggia di Santa Severa è stato portato alla mia attenzione, come indicato da Pietro Tidei, sindaco di Santa Marinella. “Sono in un’angoscia indescrivibile e voglio porgere le nostre condoglianze ai genitori del giovane e alla sua famiglia allargata”, ha detto il padre di Francesco.