Rita pavone quanti anni ha:
Rita Pavone/Età
76 anni
Rita Pavone è nata il 23 agosto 1945 a Torino e ha trascorso la sua infanzia in via Malta 43, nel quartiere Borgo San Paolo della città. Le informazioni biografiche di Rita Pavone includono: età, luogo di nascita, quando e dove è nata, famiglia, marito, figli, vita privata, dove vive, Twitter, biografia e carriera professionale.
Le informazioni biografiche di Rita Pavone includono: età, luogo di nascita, quando e dove è nata, famiglia, marito, figli, vita privata, dove vive, Twitter, biografia e carriera professionale. Sabato 11 novembre si esibirà nel programma D’Iva la cantante Rita Pavone. Lo spettacolo, condotto da Iva Zanicchi, andrà in onda su Canale 5 alle 21:20.
Rita Pavone biografia
Le informazioni biografiche di Rita Pavone includono: età, luogo di nascita, quando e dove è nata, famiglia, marito, figli, vita privata, dove vive, Twitter, biografia e carriera professionale. Le informazioni biografiche di Rita Pavone includono: età, luogo di nascita, quando e dove è nata, famiglia, marito, figli, vita privata, dove vive, Twitter, biografia e carriera professionale. La cantante Rita Pavone si esibirà nello show D’Iva il prossimo sabato 11 novembre. Lo spettacolo, condotto da Iva Zanicchi, andrà in onda su Canale 5 alle 21:20.
Rita Ori Filomena Pavone, conosciuta anche come Rita Pavone, è nata il 23 agosto 1945 a Torino, in Italia. È vivo da 76 anni. Ses antenati includevano suo padre, Giovanni Pavone, che era nato in Sicilia e ha lavorato come operatore per la casa automobilistica Fiat Mirafiori, così come sua madre Maria, che è nata a Ferrara e aveva tre figli di nome Piero, Carlo e Cicco. Inizialmente si iscrive alla prima elementare presso l’istituto statale Santorre di Santarosa, ma la famiglia si trasferisce in una nuova sede nell’inverno 1959-60, vicino allo stabilimento Fiat.
Tra la fine del 1959 e l’inizio del 1961, esibendosi si può vedere prima nelle feste studentesche e poi in alcuni stabilimenti torinesi. Il primo festival degli sconosciuti di Ariccia si tenne nel 1962 e vi parteciparono numerosi notabili. Il Festival viene vinto e, di conseguenza, si cerca un accordo con la RCA Italiana, con il risultato che l’artista ottiene un contratto discografico immediato.
Il cantante è fidanzato con Teddy Reno, produttore discografico, dall’anno 1968. Giorgio Merk e Alessandro Merk sono i figli del matrimonio di Giorgio e Alessandro Merk. Il matrimonio con Teddy Reno all’epoca causò molte discussioni a causa della significativa differenza di età tra i due, essendo lui molto più vecchio di Pavone. Dopo essersi sposati con Teddy Reno verso la fine degli anni Settanta, la coppia decide di trasferirsi in Svizzera: “Vivere qui mi ha dato un grande senso di serenità”, dice il cantante in un’intervista a Tvsvizzera.it. L’handle Twitter di Rita Pavone è @RitaPavoneofficial.
La vita privata di Rita Pavone comprende il marito,
La cantante fa il suo debutto cinematografico nel film del 1965 Rita, la figlia americana, in cui interpreta Tot’s fianco, Tota. È Elvis Presley il suo eroe, che ha avuto modo di vedere di persona e al quale avrebbe dedicato un quadro in suo onore. Gianni Morandi è un amico di lunga data ed estimatore del suo lavoro.
Se c’è un nome che ha resistito alla prova del tempo nel panorama musicale italiano, è quello di Rita Pavone, in una forma o nell’altra. È perché alla televisione ea Internet molte persone hanno familiarità con i nomi di coloro che attualmente sono nonni, genitori e persino bambini. Certo, per le nuove generazioni è un fatto poco noto, ma Sanremo 2020 ha rappresentato un’ottima occasione per saperne di più. Difficile apprezzarla perché appartiene a un genere musicale lontano dai canoni dell’odierno, dominati dal rap e dal trap.
Il fatto che Rita Pavone risieda in Svizzera da più di cinque decenni è dovuto al suo matrimonio con Teddy Reno (vero nome Ferruccio Merk Ricordi, nato a Trieste l’11 agosto 1926), altro grande personaggio della musica italiana che si esibisce in nei ruoli di cantante e produttore. È stata questa decisione di vivere in Svizzera che ha giustificato nel modo seguente:
“Questa terra mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno di essere donna, di vivere una vita normale, lontana dalle mie attività artistiche, pacifica , non spiata, e non seguita, con molto apprezzamento da parte di chi viene a trovarmi, ma sempre con un adeguato grado di discrezione”. Rita Pavone ha anche stabilito i suoi interessi commerciali nello stesso Paese, garantendo così la redditività a lungo termine della sede dell’azienda a Breggia, nel Canton Ticino.
Poiché Rita Pavone è stata una figura di spicco della musica italiana sin dagli anni ’70, molte delle sue canzoni, popolari o meno, sono entrate a far parte del canone del cantautorato italiano. Nessuno ha mai sentito il bisogno di canticchiare la leggenda del pomodoro, la festa del Pallone, o anche “non c’è nessuno come te” (non c’è nessuno come te). Rita Pavone è ricordata anche per il Giornalino di Gianburrasca, che ha fornito un grande divertimento a chi ha guidato il Giornalino negli anni ’70 e ’80 quando erano bambini.
Rita Pavone la partita di pallone
Tuttavia, la rossa Rita Pavone è più di un semplice brano musicale. In questi mesi hanno iniziato a discutere le loro cosiddette politiche socialiste, ponendole al di fuori del panorama politico italiano. Polemiche sono esplose a causa del fatto che lei vive e gestisce la sua azienda in Svizzera, decisione che è stata criticata come “troppo sovranista” da alcuni dei suoi critici.
Alla cantante fu dato il soprannome di “Pel di carota” per via della tonalità rossa della sua capigliatura. Ha pubblicato le sue canzoni in tutto il mondo, con traduzioni in altre sei lingue, ed è uno degli otto cantanti pop italiani inseriti nella classifica Billboard Hot 100 negli Stati Uniti. Nel corso della sua carriera ha venduto circa 50 milioni di dischi in tutto il mondo.
È in questo periodo che si iscrive alla prima elementare dell’istituto statale Santorre di Santarosa e che, con la benedizione e l’incoraggiamento del padre, fa il suo debutto teatrale al Teatro Alfieri di Torino in uno spettacolo dal titolo Telefonia.
Partecipa nel 1962 alla prima edizione del Festival degli sconosciuti di Ariccia, che vince interpretando Moliendo Café e altri brani del repertorio di Mina & altri brani del repertorio di Mina.
Il patron del Festival è il cantante Teddy Reno, che riceverà il suo pigmalione in Svizzera sei anni dopo averlo ricevuto in Italia, suscitando polemiche per la notevole differenza di età tra i due, oltre che per il fatto che Teddy Reno era già sposato e aveva una figlio di Vania Protti, dalla quale ebbe anche un figlio all’inizio del festival.
A seguito della vittoria ad Ariccia nel 1962, viene loro offerto un contratto con la RCA Italiana, che accettano immediatamente e che utilizzano per portarli all’attenzione del grande pubblico negli anni successivi.
A partire dal 1963, Rita raggiunge una grande popolarità, con le vendite dei suoi dischi che superano il milione di copie vendute nei primi mesi dell’anno dopo la loro uscita. Ci sono alcuni brani che hanno raggiunto una straordinaria popolarità, come La partita di pallone, che per due settimane raggiunse il primo posto della hit-parade il 16 febbraio 1963, e Sul cucuzzolo (scritto da Edoardo Vianello), Alla mia età , e Come te non c’è nessuno.
Nel 1964 è apparso nello sceneggio televisivo Il giornalino di Gian Burrasca, tratto dalla novella per ragazzi di Vamba e diretto da Lina Wertmüller, con musiche di Nino Rota orchestrate da Luis Bacalov. La title track di questo programma è la canzone Viva la pappa con pomodoro, che è stata registrata con la cetra di Anton Karas ed è un momento clou dello spettacolo.
Negli ultimi anni, è anche apparsa come personaggio secondario in una serie di film musicali che hanno raggiunto il successo finanziario. Con il brano Zucchero, si esibì per la prima volta al Festival di Sanremo nel 1969, ottenendo solo un 13° posto assoluto.
È il 20 marzo 1965, quando Rita Pavone si esibisce per la prima volta in concerto a New York City alla Carnegie Hall, ospitata da Ed Sullivan e trasmessa in diretta televisiva. Nel Regno Unito, il singolo Heart, uscito nel 1966 e pubblicato per la prima volta in lingua inglese, raggiunse la dodicesima posizione nelle classifiche britanniche.