Ragazza Scomparsa Voghera; Ufficiali dei Carabinieri in Liguria, in collaborazione con i militari di Voghera, l’hanno localizzata in serata e l’hanno presa in custodia. Il fatto che abbia solo 12 anni smentisce il fatto che è ancora considerata una bambina dal padre. D’altra parte, non si trovava da nessuna parte quando si è allontanata con una persona sconosciuta la mattina presto del 3 luglio, che è oggi. Erano circa le 8 di sera quando le telecamere di videosorveglianza l’hanno ripresa fuori dal McDonald’s di Voghera con un ragazzo. Il ragazzo era un diciannovenne con un viso facilmente riconoscibile per il gran numero di tatuaggi e piercing che aveva. Suo padre sarebbe stato in grado di identificarlo dalle sue ricerche sui social media. Lui indossava una camicia blu e lei indossava un vestito nero con scarpe da ginnastica bianche.
Una liceale di Voghera che aveva 14 anni
NS è stata denunciata ieri mattina alla Stazione dei Carabinieri di Voghera. La scomparsa molto probabilmente è avvenuta nelle primissime ore dello stesso giorno. Le ricerche sono scattate subito e sono state coordinate dalla Compagnia dei Carabinieri di Voghera con l’assistenza dei militari disponibili sul territorio. Di conseguenza, sono state messe in atto tutte le procedure che hanno riguardato sia le tecniche tradizionali che le tecniche tecnologiche, comprese quelle che hanno coinvolto i social network.
La fotografia che vedete a lato è stata scattata il 6 maggio 1945, a Milano, durante il corteo formato da vari gruppi partigiani.
Una delle tre figure che precedono il gruppo dell’Oltrepo Pavese è una giovane donna che sorride e porta la bandiera tricolore mentre indossa una giacca americana (una di quelle inserite nel materiale paracadutato dagli alleati nell’ultimo periodo per i resistenti). La giovane è la staffetta partigiana Eva Colombo, detta anche “Susi”.
Giuseppe Maria Garavaglia, 46 anni, di Novate Milanese, era alla guida di una Volvo quando ha preso la carreggiata sud nella direzione sbagliata e si è scontrato frontalmente con un’auto guidata da Matilda Hidri, 35 anni, di origine albanese che stava tornando a casa a Genova. La dinamica dell’incidente, che ha coinvolto tre vetture, è ancora in via di definizione, ma sembra che il terribile incidente sia stato causato da Giuseppe Maria Garavaglia. Guidava una Volvo.
Non c’era niente che si potesse fare per nessuno dei due perché entrambi morirono all’istante. I vigili del fuoco pavesi hanno dovuto lavorare per un notevole lasso di tempo per districare i corpi delle vittime dalle lamiere contorte delle auto.
Una vittima segnalata in rosso
Un altro veicolo è stato coinvolto nella collisione e tra i suoi occupanti c’erano un uomo di 35 anni, suo figlio di 4 anni e una donna di 34 anni. Tutti e tre sono rimasti feriti, ma l’uomo di 35 anni è stato il ferito più gravemente. E’ stato trasportato in elicottero all’Ospedale San Raffaele di Milano, dove è stato ricoverato con la massima priorità (codice rosso). Sia il bambino che il 34enne hanno riportato ferite di minore gravità.
A causa della necessità di facilitare le operazioni di soccorso, l’autostrada ha dovuto essere chiusa e sul posto sono state formate lunghe file in entrambe le direzioni. Successivamente, la A7 è stata messa a disposizione degli automobilisti intorno alle 7 di sera. nella nostra regione, che ha cessato di esistere nel 2004 e alla quale il 25 giugno 2011 è diventata giuridicamente intitolata la neonata sezione ANPI di Agrate Brianza. Ecco alcune immagini dell’iniziativa, che ha visto la presenza di Roberta Migliavacca, che è l’Anpi di Agrate Brianza. L’ANPI di Agrate Brianza è stata così gentile da inviarci queste foto.
Emilio Colombo, noto anche con lo pseudonimo di Oreste Filopanti
Fu una figura significativa nella storia del movimento operaio e una delle figure principali della Repubblica Partigiana dell’Ossola. Eva era una delle figlie di suo padre.
Per contestualizzare la figura, abbiamo riprodotto alcuni brani del racconto e dell’intervista contenuti nel volume “FILOPANTI”. Le edizioni 2010 di Cesare Bermani Odradek di “Anarchico, Ferroviere, Comunista, Partigiano” sono state curate dai rispettivi gruppi.
In particolare, sono state condotte perquisizioni in ogni singolo ospedale, stazione ferroviaria e dipartimento di polizia delle regioni settentrionali. Tuttavia, fin dall’inizio delle operazioni, sia la Procura della Repubblica che la Prefettura di Pavia sono state costantemente informate di quanto avveniva, ciascuna per la parte dell’operazione di rispettiva competenza.
Identificato e situato a Milano
Il massiccio dispiegamento di forze, sia dal punto di vista investigativo che informativo, ha permesso di risalire ai movimenti della ragazza fino a stasera, quando i Carabinieri della Stazione di Voghera, dopo averla individuata nel capoluogo lombardo, e dopo espletate le necessarie formalità con l’assistenza dei colleghi milanesi, hanno potuto finalmente riconsegnarlo al
affetto dei genitori. È stato accertato che la ragazza era in ottime condizioni fisiche. Sono ancora in corso le indagini dei Carabinieri per comprendere meglio le circostanze del suo allontanamento.
Possiamo vedere che si trovano nella stessa posizione e sembra che stiano interagendo tra loro. In quel preciso istante, svanì nel nulla e non fu mai più vista. Oltre a denunciare la sua scomparsa alle autorità, il padre ha lanciato molteplici appelli sui social network, condiviso su più gruppi e diffuso foto sia della figlia che del ragazzo con cui sarebbe andata via, chiedendo assistenza alla rete in per rintracciarla il prima possibile.
Sua cugina avrebbe riferito che comunicava spesso con un ragazzo, forse lo stesso che aveva incontrato appena tornata a Voghera per ‘scappare’. Era appena rientrata sabato dalla sua prima vacanza in Calabria, e suo cugino avrebbe detto che scambiava spesso messaggi con lui. Nel pomeriggio si è sparsa la voce che la ragazza era stata trovata, ma quando suo padre gli ha chiesto informazioni, ha detto che non era sua figlia.
Nel frattempo la ragazza comunicava con la madre per farle sapere che stava bene e che non cercava nessun altro. Nonostante la situazione sia stata gestita come un trasferimento volontario, le ricerche sono continuate anche se non c’era motivo di credere che, nonostante fosse molto giovane, avrebbe potuto trovarsi in una situazione potenzialmente pericolosa. Il motivo è perché aveva solo 12 anni.
Una segnalazione, indagata e ritenuta credibile, affermava che la ragazza in questione e il fratello maggiore erano stati visti alla stazione di Voghera poco prima delle 10 di sera salire a bordo di un treno diretto a Varazze. In serata è arrivato il momento cruciale con la notizia del rintracciamento effettuato dai carabinieri in Liguria; tuttavia, per il momento, non sono state fornite ulteriori informazioni. Evidentemente si indaga sullo stato del ragazzo; tuttavia, se è un adulto, c’è la possibilità che venga accusato di rapimento di un bambino.