Premio strega 2022 finalisti; È possibile che la guerra causi paura e non lasci spazio ad altro. Quest’anno non c’è voglia di immaginare duelli o sfide fino all’ultima goccia di sangue, soffocando quindi una bellicista retorica. I venticinque finalisti del Premio Strega sono stati annunciati senza clamore al Tempio di Adriano a Roma all’inizio di questa settimana. L’edizione è nel limbo; non ci sono concorrenti che minacciano di far deragliare l’evento. Alcuni nomi sono completamente fuori dal radar, mentre altri stanno per diventarlo. Non è una cosa negativa in sé e per sé, ed è possibile che i libri alla fine vengano venduti, ma il fatto che gli editori non abbiano messo le mani su un gioco dopo due anni di pandemia è qualcosa da considerare.
Annunciati i 12 libri che si contenderanno la LXXVI edizione del Premio Strega e la quinta edizione del Premio Strega Europa nel 2022. La prima scrematura è avvenuta qualche settimana fa, quando sono stati presentati tutti i libri, compresi 74 libri degli Amici della Domnica, gruppo storico legato al Premio.
I libri finalisti, invece, sono stati scelti dal Comitato Direttivo del Premio
Che comprendeva Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco (presidente) , Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi, Antonio Scurati e Giovanni Solimine,
In Italia il Premio Strega è il più prestigioso premio letterario, patrocinato dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e dal Liquore Strega. Il premio è stato assegnato a Emanuele Trevi per il suo romanzo “Due vite”, edito da Neri Pozza e uscito l’anno precedente.
I 12 libri finalisti del Premio Strega sono stati annunciati dal Comitato Direttivo del Premio Strega, che concorrerà all’edizione 2022 del Premio. Gli ultimi cinque saranno scelti tra questi candidati.
I candidati sono cinque: Alessandra Carati con ‘E poi saremo salvi’ (Mondadori), presentato da Andrea Vitali; Alessandro Bertante con ‘Mordi e fuggi’ (Baldini e Castoldi), presentato da Luca Doninelli; Claudio Piersanti con ‘Quel Maledetto Vronskij’ (Rizzoli), presentato da Renata Colorni; Daniela Corse
‘L’inquilino di Dumont’ (L’Orma) di Marino Magliani è stato presentato da Giuseppe Conte, mentre ‘Storia aperta’ (Bompiani) di Davide Orecchio è stato presentato da Martina Testa e Claudio Piersanti; ‘Nova’ (Adelphi) di Fabio Bacà è stato presentato da Diego De Silva; “Divorzio di
Alessandro Piperno ha presentato Mario Desiati con ‘Spatriati’, pezzo Einaudi, e Veronica Galletta con ‘Nina sull’argine’, pezzo Minimum Fax, presentato da Gianluca Lioni, e Veronica Raimo con ‘Niente di vero’, brano Einaudi, presentato di Domenico Procacci e Daniela Ranieri.
Presentata oggi la dozzina, composta dai venticinque libri finalisti del Premio Strega 2022. La Camera di Commercio di Roma, nella Sala del Tempio di Adriano, fungerà da teatro di presentazione. In concomitanza con la selezione della dozzina, viene ufficialmente lanciata la LXXVI edizione del Premio Strega. Il consiglio direttivo della Fondazione Goffredo e Maria Bellonci, che comprende Pietro Abate, Giuseppe D’Avino, Valeria Della Valle, Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco (presidente), Gabriele Pedullà, Stefano Petrocchi, Marino Sinibaldi, Antonio Scurati e Giovanni Solimine
La prima metà della sessione mattutina, invece, è stata dedicata ai cinque candidati al Premio Strega Europeo. Oltre al russo Mikhail Shishkin, candidato al Premio Strega Europeo con il suo romanzo “Punto di fuga”, ci sono molti altri contendenti. Shishkin vive in Svizzera dal 2014, quando ha lasciato la sua nativa Russia. Il Premio Strega Europeo sarà consegnato durante il Salone del Libro di Torino, in programma dal 19 al 22 marzo.
Nel 2014 la Fondazione Strega ha istituito un premio “collaterale”, per il quale i candidati saranno scelti da una giuria di finalisti e vincitori del Premio Strega. Oltre a Shishkin, gli altri membri dell’ensemble di cinque elementi includono Elin Cullhed con “Euforia”, Sara Mesa con “Un amore”, Megan Nolan con “Atti di sottomissione” e Amelie Nothomb con “Primo sangue”.
Il vincitore del 76° Premio Strega è stato annunciato questa
Mattina a Roma, nel corso di una cerimonia in cui sono stati presentati i candidati al premio. Gli autori saranno poi presentati alla Fiera del Libro di Torino e, secondo gli organizzatori, “parteciperanno alla cerimonia di premiazione al Circolo dei Lettori di Torino”.
Sarà anche per questo che, subito dopo l’uscita dal palco, il finalista viene scortato fuori dal palco in una serie di pose, come se si sentisse fuori posto. I restanti 62 esclusi non solo sono stati invitati, ma hanno anche dovuto percorrere via del Covid per evitare di provocare atrocità. In semifinale ci saranno due autori Einaudi:
Mario Desiati, con Spatriati (“un romanzo su un gruppo di persone che prendono la decisione di non inserirsi”, come lo descrive l’autore), e Veronica Raimo, con Niente di vero (“non abbastanza verità”, ritratto satirico di una famiglia come tante). È passato un anno da quando Einaudi ha vinto il titolo, nell’anno di Paolo Cognetti, e quest’anno potrebbe essere l’anno di Desiati, nonostante l’editore sia ormai fermo per lo sciopero della stampa.
Tra i presenti c’era Georgi Gospodinov, noto scrittore bulgaro appena insignito del Cronorifugio del Premio Strega Europeo 2021. C’è poi l’impossibile intervista alla scrittrice Maria Bellonci (che, nel 1986, anno della sua morte, è stata insignita del Premio Strega con Rinascimento privato), che si conclude con le parole di Anna Bonaiuto: «Non so cosa mi perdo, ma mi rammarico di non aver scritto tutti i libri che mi sono stati consigliati».
Gli autori nominati e finalisti della 76a edizione del Premio Strega saranno oggetto di festival e manifestazioni culturali in giro per l’Italia nel mese di giugno. La proclamazione dei cinque finalisti avverrà l’8 settembre a Benevento, presso il Teatro Romano, alla presenza dei venticinque candidati e del grande pubblico, mentre la selezione del vincitore avverrà il 7 di agosto al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
All’inizio di quel giorno, l’atmosfera era tesa, come se fossimo a una festa che non sarebbe mai finita. D’altronde la fase è complicata, compressa tra il Covid e la tragedia in Ucraina che ha travolto l’intera Unione Europea. Tuttavia, che ruolo può avere la letteratura in tempo di guerra? Forse anche questo era motivo di preoccupazione.
Katja Petrowskaja, scrittrice ucraina e vincitrice dell’European Strega 2015, è apparsa in un video collegamento dalla Germania, dove vive da molto tempo: “Ora che è troppo tardi per continuare a parlare di lettering, è ora pensare a cosa possiamo fare in modo più pratico. Putin ha usato le parole per portare avanti la sua agenda politica, e ora è il momento di agire “…..