Nuovo Btp Italia Inflazione; A partire da lunedì 20 giugno inizierà il collocamento di un nuovo BTp Italia, che sarà messo a disposizione degli utenti privati per tre giorni, fino a mercoledì. Inizia oggi l’inizio della diciassettesima edizione del collocamento retail di BTP Italia con un tasso cedolare annuo minimo garantito (reale) dell’1,60 per cento. Il tirocinio avverrà nell’arco di tre giorni. La tariffa definitiva sarà, invece, stabilita con successiva comunicazione del Ministero dell’Economia in occasione dell’apertura del quarto giorno di emissione, la mattina di giovedì 23 giugno, quella dedicata al solo pubblico istituzionale; è possibile che il tasso definitivo venga confermato o rivisto al rialzo rispetto al valore. garantito che è stato rilasciato il venerdì precedente. In questo momento, a meno di due ore dalla fine del primo giorno di ritiro dell’ordine, il numero totale di contratti finalizzati è di poco inferiore a 78.000. Superato l’obiettivo di fatturato di tre miliardi di euro.
La valutazione alla luce del BTP per il 2020
Di conseguenza, il BTP italiano torna in vigore dopo un anno di assenza: nel 2021 non sono state prodotte emissioni. Nonostante l’inflazione fosse al suo punto più basso, la sedicesima edizione, avvenuta nel maggio del 2020, è stata sommersa di richieste ed è riuscita a raccogliere oltre 22 miliardi di euro (di cui 14 miliardi dal retail e oltre 8 miliardi da fonti istituzionali). Questa edizione si è concentrata esclusivamente sulla localizzazione delle risorse necessarie per finanziare i costi imprevisti associati al Covid-19. Le circostanze sono ora completamente diverse e il drammatico aumento del costo dei beni di consumo è un potente incentivo per la raccolta.
Funzionalità per i risparmiatori
Il titolo è un BTP indicizzato al tasso di inflazione italiano. Ha una scadenza di otto anni, superiore alle scadenze precedenti, che andavano da quattro a cinque anni (godimento il 28 giugno 2022 e scadenza il 28 giugno 2030). (Indice Foi, senza tabacco, prezzi al consumo per le famiglie operaie e impiegatizie, al netto del tabacco). Il titolo di questa prima fase di vendita al dettaglio ha il codice ISIN IT0005496994, reperibile qui. Gli unici titoli emessi dal governo italiano che sono indicizzati al tasso di inflazione del Paese sono chiamati BTP.
Con cadenza semestrale, pagano interessi fissi sul capitale rivalutato al tasso di inflazione del semestre di riferimento. Tale tasso è calcolato utilizzando l’indice Istat sui prezzi al consumo delle famiglie operaie e impiegatizie (Foi), esclusi i prodotti del tabacco. In aggiunta a ciò, semestralmente viene corrisposta la rivalutazione del capitale con i BTP italiani, che si traduce in un immediato recupero dell’inflazione. In caso di deflazione, le cedole sono comunque calcolate sul capitale nominale investito. Ciò fornisce sicurezza non solo all’importo principale, ma anche agli interessi maturati su di esso.
I meccanismi dietro il bonus fedeltà.
È previsto un bonus fedeltà totale pari all’1 per cento del capitale investito per i soggetti che sottoscrivono l’obbligazione in questa fase e lo manterranno fino a scadenza, il che significa che per l’intera durata degli otto anni è previsto un bonus fedeltà totale. In particolare, il Ministero dell’Economia verserà un premio fedeltà intermedio pari allo 0,4 per cento del capitale nominale acquistato non rivalutato agli investitori al dettaglio che acquisteranno il titolo durante la prima fase del periodo di collocamento e lo detengono fino al termine del primo quattro anni (28 giugno 2026).
Gli investitori al dettaglio che hanno continuato a detenere il titolo dal momento in cui è stato emesso fino alla data di scadenza (28 giugno 2030) riceveranno un premio finale pari allo 0,6 per cento del capitale nominale sottoscritto che non è stato rivalutato alla fine dei successivi quattro anni, alla scadenza del titolo.
Il tasso di rendimento previsto
Si arriva a un rendimento annuo lordo stimato del 4,5 per cento più 0,125 per cento pro-quota annuo di bonus fedeltà annuale per un totale di circa il 4,6 per cento dopo aver preso in considerazione un tasso di inflazione medio del 2,9 per cento nel periodo di otto anni (come espresso dall’inflazione swap per l’indice di inflazione Foi Italia senza tabacco, lo stesso indice utilizzato dal BTP italiano). “Se viene confermata la cedola minima garantita dell’1,6 per cento”, afferma Antonio Cesarano, chief global Intermonte st.
“Un valore maggiore del Btp a tasso fisso sulla scadenza secondaria agosto 2030, che rende all’incirca il 3,35-3,4 per cento”, aggiunge Cesarano, “inoltre, questo Btp offre una difesa contro il pericolo di deflazione perché l’1,6 per cento costituisce un piano.” “l’inflazione media in otto anni dovrebbe essere almeno dell’1,675 per cento”, afferma Cesarano. «Questo è il livello di inflazione che renderebbe equivalente oggi investire nel Btp italiano o in quello secondario ad agosto 2030: un tale tasso si ottiene rimuovendo il rendimento minimo di 1.
6 per cento dal 3,4 per cento e meno il premio annuo pro rata dello 0,125 per cento.” Per essere in equilibrio rispetto al BTP con scadenza simile, “l’inflazione media su otto anni dovrebbe essere almeno è anche un titolo suscettibile all’andamento dei tassi reali”,
L’attuale contesto non è dei più favorevoli: nonostante lo spread sul Bund sia diminuito rispetto a venerdì scorso, la volatilità sui mercati, in particolare sul mercato obbligazionario, resta forte. I valori dei titoli di debito, infatti, hanno oscillato parecchio, sballottati tra i timori di una recessione e la fine di misure monetarie espansive.
Né la nebulosa comunicazione della Banca Centrale Europea sulle nuove iniziative per proteggere il debito dei paesi fragili dell’area euro (Italia compresa) dal rialzo dei tassi di interesse, né l’eccezionale aumento dei costi hanno giovato al nervosismo degli operatori. del denaro della Federal Reserve statunitense (+ o,75 percento in una volta). Il Tesoro però punta al successo con i risparmiatori domestici, segnale per la stabilità del debito pubblico italiano, che supera i 2.700 miliardi ed è pari al 150 per cento del PIL.
Il maggior rischio associato ai titoli di Stato italiani si traduce in rendimenti per gli investitori più elevati rispetto a quelli offerti da altre emissioni europee. L’inflazione deve essere aggiunta al nuovo tasso minimo annuo specificato da BTp Italia dell’1,6 per cento prima che il nuovo tasso possa essere considerato valido. Nella nostra nazione, i prezzi stanno aumentando a un tasso del 6,8 per cento, che non si verificava da più di trent’anni. In effetti, le obbligazioni legate all’alto costo della vita proteggono l’investitore da gennaio, a differenza di quelle a tasso fisso di rendimento.