nicky hayden morte

nicky hayden morte La tragica notizia arriva poco dopo le 17.30: Nicky Hayden è morto in ospedale. L’incidente che ha coinvolto il motociclista Nicky Hayden mentre era in bicicletta vicino a Rimini è stato ripreso da una telecamera a circuito chiuso e conferma quanto dichiarato dall’automobilista che ha investito l’americano. Come riporta anche il Corriere di Romagna, infatti, un uomo ha consegnato alla polizia municipale di Riccione la registrazione della telecamera di sicurezza della sua abitazione, che ha immortalato tutto l’incidente, permettendo così di ricostruire con certezza la dinamica dello schianto. L’auto stava viaggiando a grande velocità, ma Hayden ha saltato un segnale di stop, schiantandosi contro il finestrino anteriore dell’auto e poi venendo sbalzato diversi metri oltre il punto di impatto. Utilizzando il filmato e le proprie conoscenze ed esperienze, gli esperti assunti dalla Procura dovranno ora stimare la velocità dell’auto il cui conducente di 30 anni è ancora sotto shock.
Cresciuto in una famiglia con la passione per le moto, Nicky si è dedicato a loro fin da bambino, inizialmente correndo su circuiti cross; Il suo solito numero di gara, 69, è preso in prestito da suo padre. Nel 1998 passa alle derivate di serie, partecipando al campionato AMA Supersport e facendo anche la sua prima apparizione internazionale nel campionato mondiale Supersport ottenendo una wild card per il round americano di Laguna Seca con una Suzuki GSX 600R del team Hypercycle Suzuki, ritirandosi dalle corse. Nel 1999 è stato campione AMA Supersport con 372 punti e 5 vittorie stagionali.



Nel 2000, al suo debutto nell’AMA Superbike, ottiene un secondo posto nella classifica finale a soli 5 punti dal pluricampione della categoria Mat Mladini.
Con il suo terzo posto nel 2001 e le sue 9 vittorie nel 2002, è diventato il pilota più giovane a vincere il campionato AMA Superbike.
Sempre nel 2002 ha corso come wildcard con una Honda RC51 del team americano Honda nella prova statunitense del campionato mondiale Superbike sul circuito di Laguna Seca, ottenendo piazzamenti a punti in entrambe le gare, finendo 26° in campionato.
Ha debuttato in MotoGP nel 2003 con la RC211V del team Repsol Honda, con il compagno di squadra Valentino Rossi, ottenendo due terzi posti (Pacifico e Australia) e chiudendo la stagione al 5° posto con 130 punti.
Nel 2004, con Alex Barros come compagno di squadra, ottiene due terzi posti (Brasile e Germania) e l’8° posto finale con 117 punti. In questa stagione è costretto a saltare il GP del Portogallo a causa di una clavicola rotta subita in una gara di supermoto.

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Nel 2005, è arrivato terzo con un totale di 206 punti dopo aver vinto la sua prima gara negli Stati Uniti a Laguna Seca insieme al compagno di squadra Max Biaggi, finendo secondo in Australia e nella Comunità Valenciana, e terzo in Germania, Qatar e Turchia.
Nel 2006, ha vinto il campionato del mondo MotoGP dopo essere salito sul podio nove volte nelle prime undici gare e aver conquistato vittorie ad Assen e Laguna Seca. Ha anche mantenuto il primo posto in classifica dal terzo Gran Premio (GP) della stagione fino al quattordicesimo e ultimo GP della stagione. Ha 34 punti di vantaggio su Daniel Pedrosa e 51 su Valentino Rossi con sei gare rimanenti, e 12 punti su Rossi a due gare dalla fine. Quando è caduto fuori dal Gran Premio del Portogallo, la penultima gara della stagione, è stato trascinato fuori pista dal compagno di squadra Pedrosa, dando a Rossi un vantaggio di 8 punti nella classifica del campionato grazie al suo secondo posto. Una striscia di quattro titoli MotoGP consecutivi per Rossi è stata interrotta al Gran Premio di Valencia di fine stagione quando ha perso il controllo mentre cercava di recuperare da una brutta partenza e ha concluso terzo, dando a Hayden il suo primo titolo MotoGP. Insieme alla sua pole position in Australia, è salito sul podio anche in Qatar, Cina e Catalogna e al terzo posto in Spagna, Turchia, Italia e Germania. ()