morte pippo baudo La città di Militello in Val di Catania è dove Baudo è entrato nel mondo. Ha iniziato a recitare e ospitare mentre era ancora studente presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Catania. Ha anche acquisito abilità pianistiche. Ha seguito una formazione legale fino alla laurea, nonostante la sua passione per lo spettacolo. Alla fine degli anni ’50, entrò a far parte dell’Orchestra Moonlight come cantante e pianista. Nel 1959, Pippo fece il suo debutto alla televisione italiana in un episodio di Palermo di “Caravella dei Successi”.
È diventato famoso per aver ospitato e diretto contenuti artistici in diversi spettacoli della RAI. Sebbene Pippo sia ora affiliato a Mediaset, non è stato in grado di replicare il suo precedente successo. La sua carriera è stata rivitalizzata dopo aver condotto “Novecento” della RAI, che lo ha portato a riprendere il suo ruolo di conduttore del programma domenicale “Domenica In” e del “Festival della canzone italiana”.
Ha lavorato per il canale privato con sede a Catania Antenna Sicilia nel 1970 e ha contribuito a fondarlo. Dopo aver litigato con il presidente della RAI Enrico Manca nel 1987, ha iniziato a condurre “Festival” su Mediaset. Anni dopo, però, torna in RAI, questa volta conducendo il programma di Rai Due “Serata d’Onore”.
La prima sera del Festival di Sanremo del 1995, un uomo di nome Pino Pagano si sedette sul bordo della galleria e fece segno della sua intenzione di suicidarsi saltando giù; fu fermato dallo stesso Baudo tra gli applausi del pubblico.
Rifirmò con Mediaset nel 1997, ma né “La canzone del secolo” né “Tiramis” furono successi. Dopo il successo di Baudo con “Giorno dopo Giorno”, che ora è conosciuto come “Novecento”, Rai Tre gli chiese di condurre un altro programma in prima serata nel 1999.
Dopo il fallimento del Festival di Sanremo 2001, ha presieduto la manifestazione nel 2002. Ha scelto Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere come co-conduttrici. Nel 2004 lascia la RAI, ma nel 2005 torna con il programma “Sabato Italiano” su Rai Uno. Ha condotto il programma italiano della domenica pomeriggio Domenica per l’ottava volta il 2 ottobre 2005. (19791985, 19911992, 20052010).
Ha ospitato il Festival di Sanremo per la tredicesima volta nel 2008, superando il record di Mike Bongiorno di undici.
ROMA. La morte dell’84enne Pippo Baudo è riportata su un sito web di notizie sulle celebrità, insieme a numerosi dettagli sull’ospedale in cui presumibilmente è morto. Fortunatamente, però, la relazione è completamente priva di fondamento. Inoltre, per assicurarsi che sia la persona giusta. Baudo dice via Adnkronos: “Faccio le corna, e ogni anno, qualcuno dà notizie fatali su di me”. Il problema con il lockdown è che le persone non escono di casa. E non ha niente di più produttivo da fare. Come osserva il decano dei conduttori televisivi, “ogni volta che qualcuno annuncia la mia morte, allunga la mia vita”.
Non appena la notizia si è diffusa, Pippo Baudo è diventato un argomento di tendenza su Twitter, dove è stato inizialmente accolto con termini allarmistici prima che arrivassero ironie e battute dopo che erano stati assicurati che le voci erano false.
Poi è andato in onda per esprimere il suo shock nel programma Zapping di Radio Rai 1, dicendo: “Queste notizie nascono, si inventano, si filmano… uno è sbalordito”. Per fortuna, sono qui e sto bene, e ti ascolto e guardo ciò che mostri in TV; Ho una bella vita, proprio come tutti gli italiani hanno una bella vita, nonostante le tante sfide che affrontiamo. Baudo vuole ancora sminuirlo: devo vivere fino a 130 anni! Non ho potuto fare a meno di sorridere e allungare la mano nello stesso momento in cui l’ho sentito. Dopo di che, ho pensato: “È andata di nuovo, e questa volta non ce l’hanno fatta!”
Almeno online, sembrava che Pippo Baudo fosse morto da poco tempo. La scomparsa estiva del noto conduttore televisivo ha scatenato voci sulla sua morte per una malattia terminale.
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"È morto #PippoBaudo", ma lui smentisce: "E faccio le corna…" https://t.co/1QamJc3kBd
— Adnkronos (@Adnkronos) December 4, 2020
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Il fatto che Alessandro, figlio di Pippo Baudo, fosse tornato in Italia per stare con lui in un momento in cui la sua assenza aveva scatenato voci sulla sua morte, non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco.