Massimo pericolo figlio

Massimo pericolo figlio; Mentre gli altri rapper proclamano che non cambieranno strada, Massimo Pericolo sostiene di essere cambiato per via del suo successo: non si nasconde più, ma anzi si è guadagnato il diritto di dire che ha “fatto soldi”, che ha “ha fatto i soldi” e che ha “fatto della casa la sua casa”. In Tradotto,

Massimo pericolo figlio
Massimo pericolo figlio

Alessandro Vanetti da Brebbia – provincia di Varese, grande madre di ogni suo pezzo – non vive più la randagia del suo album d’esordio Scialla sempre, disco di rabbia e melodia zero certificato platino che fu l’ultimo dei moicani (o il primo dei controrivoluzionari) in un piano epico di quartieri urbani, carcere, spaccio, t

È vero che il secondo album in studio dei Crookers, Solo tutto, è l’ennesimo guazzabuglio di droga, alcol, sangue e palazzine, ma è anche un viaggio intrigante in cui la resuscitata produzione della band apre le porte a una penna grezza e raffinata che è allo stesso tempo introverso e riflessivo, attento alla realtà che lo circonda e intriso di slanci cantautoriali.

Massimo pericolo compare sulla copertina digitale di Rolling Stone Italia.

Tra la cronaca nera di Fumo e il flusso di coscienza di Bugie, ci sono le vignette di un giovane sensibile, i cui pensieri sono un ostacolo sia per la sociologia che per il relativismo. Osserva questo anche mentre parliamo: si prende il suo tempo prima di rispondere, presta molta attenzione a ogni parola che sceglie per la propria bocca e ride se dici qualcosa di stupido. Massimo Pericolo compare sulla copertina digitale della rivista Rolling Stone. Fotografia di Gabriele Micalizzi

E non c’è motivo di vergognarsene: la griglia che ha raccolto 7 milioni di dollari – “Voglio solo una vita decente” – è stata esaminata a fondo, e l’unica cosa che resta è che l’artista si confronti con la possibilità che il suo poetica sarà soffocata davanti al denaro, che ispirazione e rabbia svaniranno davanti al denaro,

che la strada sostituirà la certezza borghese e che le vecchie fantasie non si avvereranno. In altre parole, con il timore di perdere lo scettro di più puro degli puri, e la speranza che il grande pubblico non lo riconoscesse più. “Con pochi tratti di penna, ho cambiato la mia vita / non sono più la stessa persona di prima poiché ora ho alcune nuove prospettive”.

Massimo pericolo figlio
Massimo pericolo figlio


Si ritiene che il vero nome di Massimo Pericolo sia Alessandro Vanetti. Nasce il 30 novembre 1992 a Gallarate. Pericolo è un rapper italiano. Massimo Pericolo, vero nome Vanetti, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Catania, dove ha vissuto con la madre, fino al trasferimento a Brebbia all’età di 17 anni, dove ora risiede. La vita di Pericolo non è mai stata facile, e ne ha dovuto fare i conti con le conseguenze, carcere compreso.

Chi è Massimo Pericolo, e cosa ci fa in carcere?
Massimo Pericolo è stato arrestato e posto in custodia cautelare nel 2014 a seguito dell’operazione antidroga Scialla sempre. Questo giovane rapper è in un momento molto prospero della sua vita. Nonostante ciò, il tempo trascorso in carcere dall’artista lo ha ispirato a dedicare il suo tempo alla scrittura, alla musica e al suo vero amore, il rap, tra le altre cose.

Il rapper ha deciso di passare sotto il nome d’arte Massimo Pericolo mentre era ancora in custodia. Negli ultimi due anni, il pericolo è rimasto in deposito. Pericolo ha pubblicato un videoclip per il brand Baklava nel 2016, dopo la sua scarcerazione. Ha anche partecipato a numerosi eventi locali con l’assistenza del suo manager, Xqz.

Chi è Massimo Pericolo: la sua età, la sua fidanzata,

Pericolo è avanzato ulteriormente nella sua carriera di rapper a seguito di numerose collaborazioni e collaborazioni con altri artisti. Lavorerà con Mahmood al popolare singolo Moonlight, che uscirà nella primavera del 2020. A seguire, c’è stato il singolo Beretta, prodotto da Crookers ed è stato accompagnato da un videoclip che è stato rilasciato dal rapper’s Canale YouTube il 21 agosto.

«Non ricordo niente», confessa al telefono il rapper Massimo Pericolo dalla sua casa di Brebbia, in provincia di Varese. Mentre sta parlando, viene interrotto dal suono del telefono: sono i suoi amici che gli hanno chiesto di andare. “Mi dispiace, raga, ma dovrò terminare l’intervista”, dice. Ma, se è vero che non pensa mai, a cosa penserà in futuro? È questa la chiave della sua espressione musicale? Almeno per ora.

La forza dei pezzi di Massimo Pericolo, risalenti al secolo di Alessandro Vanetti, è che suonano sempre urgenti e sofferti, come se uno dei glieli li avesse tirati fuori di pancia con forza. Non importa se sta parlando del tempo trascorso in prigione, come ha fatto nel suo precedente album Scialla sempre, o dei suoi difficili rapporti con il padre e le sue ex fidanzate, come fa lui. Come nel suo nuovo album Solo tutto, c’è sempre un pizzico di malinconia nella sua voce, un fastidioso senso di disagio che non richiede alcuna spiegazione. Basta avere una sensazione.

Massimo pericolo figlio
Massimo pericolo figlio

Naturalmente in questo caso nessuno di questi è il caso: Massimo Pericolo sembra sincero perché è un bravo scrittore. Al momento della sua morte, ha detto in un’intervista che “Se il rap non fosse esistito, l’avrei scritto”. In effetti, la sua capacità di narrazione è eccezionale e non ha bisogno dell’uso di parole difficili che sono state messe in grande considerazione dai suoi coetanei per raccontare un piano. Utilizza il proprio gergo, oltre a quello dei suoi amici, che, sebbene possa far perdere la testa ad alcuni ascoltatori, non manca mai di farli sorridere.

Ad esempio, la prima traccia del suo secondo album inizia con un pezzo che, in poche battute, fotografa come si sente l’autore al momento della registrazione. Nella scena iniziale di Casa nuova, il film racconta come il protagonista riesca finalmente ad acquistare una casa grazie al ricavato della vendita del suo primo album, Scialla Sempre. “È difficile scrivere il secondo album, soprattutto se hai fatto molti soldi con il primo”, dice il protagonista.

Chi è Massimo Pericolo e qual è il suo background musicale?

“Non sono la stessa persona di prima perché ora ho una prospettiva”, dice il rapper alla fine della canzone, evitando la solita replica che non è cambiato per niente e per nessuno, nonostante il suo successo, mentre scattando la costante della vita delle persone nelle sue immediate vicinanze: “Il mio amico ha detto no ad un omicidio per cinquantamila euro perché adesso

Vanetti parla al telefono con calma e chiarezza, ma le sue parole sono difficili da capire. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, ha un tono molto più misurato e riflessivo: “È stato abbastanza difficile mettere insieme questo album”. La prima chiusura ha portato alla nascita di brani come Casa nuova, che è una delle storie più recenti che ho scritto. E, mentre lavoravo, consideravo la facilità con cui avevo potuto scrivere in passato su certi argomenti,

quando ci pensavo in prima persona. La pandemia ha riportato alla mente ricordi delle mie giornate trascorse a casa, che ad altri possono sembrare esagerate, ma nel mio caso è stato così. Mi sento bloccato in una carreggiata. Allo stesso tempo, però, ho avuto modo di riflettere: “Per me l’incertezza ha sempre rappresentato un’opportunità di sviluppo”.

Massimo pericolo figlio
Massimo pericolo figlio

Il singolo Bugie, che uscirà il 19 febbraio 2021, servirà da preludio all’uscita del secondo album in studio della band, Solo tutto. L’ultimo album del rapper, “Salmo”, ha quindici tracce e diverse collaborazioni con artisti come Salmo, Madame, Venerus e J.Lord.

Allora, partiamo da qui: cosa ha avuto successo negli ultimi due anni?
È finalmente arrivato, ed è arrivato in modo tale che quasi non ci credo più. Quando ho incontrato per la prima volta Phra (Crookers, nda) e ho firmato il contratto per Scialla, ero in preda a una profonda malinconia, per non dire altro. Perché scrivo da anni e ho sempre voluto combinare qualsiasi cosa con la musica. Ho provato di tutto e ho anche partecipato a concorsi, ma niente ha funzionato e sono stato rifiutato. In aggiunta a questo, soffrivo di depressione poiché non ero più in grado di sostenere la mia vita.