maroni lega malattia L’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni è morto oggi all’età di 67 anni. La sua famiglia aveva tenuto segreta la sua malattia il più a lungo possibile. L’ex governatore della Lombardia e segretario della Lega è svenuto in casa nel gennaio 2021, facendogli battere la testa, spingendo i medici a raccomandare un intervento chirurgico. Nel maggio dello stesso anno, il Corriere della Sera pubblicò una storia secondo cui all’ex segretario della Lega era stato diagnosticato un tumore al cervello; Maroni ha poi confermato la diagnosi in un’intervista al giornale.
Quando gli è stato chiesto come stava progredendo la sua malattia, ha detto: “Non è cambiato molto, ovviamente la malattia che mi ha colpito è qualcosa che non trascuro, facendo tutti i trattamenti necessari”.
Mi sono reso conto che la politica (con la P maiuscola) non appartiene al regno del cruciale. Alcuni militanti ed io abbiamo un legame estremamente stretto. Visto che siamo contrari alle decisioni prese dai consiglieri comunali, ha detto, mi sono iscritto anche alla chat della sezione di Varese.
Un’operazione su Roberto Maroni e la sua malattia
Quando Maroni si è improvvisamente ammalato nel gennaio dello scorso anno, probabilmente si è reso conto di essere malato in quel momento. È svenuto e ha battuto la testa, mandandolo all’ospedale di Lozza, in provincia di Varese. Dopo ulteriori test presso l’istituto neurologico Besta di Milano, i medici hanno deciso di operare.
Roberto Maroni ha dovuto lasciare la politica a causa della sua salute. All’epoca aveva pianificato di candidarsi a sindaco di Varese, ma ha abbandonato la corsa all’inizio di giugno. “Come precedentemente annunciato, ha deciso di ritirare la sua candidatura per motivi personali, ed è con profondo rammarico che confermo questa decisione. In ogni caso, sosterrò il nuovo candidato di centrodestra e gli presterò i miei anni di esperienza lavorativa in politica e nel governo”.
“La scomparsa di Roberto Maroni è una perdita per la politica italiana e per il Paese nel suo complesso. Maroni era un sostenitore della Lega Nord e un legislatore efficace, ma era anche un marito e padre devoto che si preoccupava profondamente della sua famiglia. Le mie più sincere condoglianze alla famiglia, insieme ad una preghiera e ad un “buon viaggio Bobo, che la terra ti sia luce”, a nome di tutto il gruppo e della Lega Emilia”. Così Matteo Rancan, capo della Lega Emilia e commissario in consiglio regionale, ha saputo della scomparsa dell’ex ministro dell’Interno.
Con Umberto Bossi, Maroni ha co-fondato la Lega Nord e ha ricoperto vari ruoli di leadership, tra cui ministro, vice primo ministro e governatore della Regione Lombardia. Era fuori dalla vita pubblica dal 2021, quando ha appreso per la prima volta di avere la malattia fatale.
Dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro una malattia terminale, ‘Bobo’ Maroni si è spento questa mattina all’età di 67 anni. I suoi ultimi mesi sono stati trascorsi nella provincia di Varese, ed è morto nella casa che aveva chiamato casa negli ultimi anni.
"Maroni è una delle persone più capaci che abbia incontrato. Una persona che a questo Paese ha dato tanto, un amico". Lo ha detto Giorgia Meloni rinnovando la propria vicinanza e le proprie condoglianze alla famiglia dell'ex ministro leghista scomparso #ANSA
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) November 22, 2022
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L’ex governatore di Lombard era malato di cancro da tempo. Maroni aveva concordato con la sua famiglia di mantenere private le sue condizioni di salute durante la sua lunga malattia. Il suo processo con l’accusa di presunte irregolarità in relazione a due contratti di collaborazione a termine su progetti relativi a Expo 2015 è stato rinviato a luglio 2021 a causa di problemi di salute. Il 4 gennaio 2021, era malato a casa ed è caduto, battendo la testa. Così, pochi giorni dopo, è stato operato all’Istituto Neurologico Besta di Milano.
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Già ministro dell’ Interno ed ex segretario leghista nato a Varese il 15 marzo 1955, Roberto Maroni si è spento all’età di 67 anni circondato dall’amore della sua famiglia, che lo ha descritto come un “inguaribile ottimista, che rispondeva sempre ‘bene’ a chiunque gli chiedesse come stava. Mi resi conto che la politica spicciola non aveva posto tra le questioni veramente cruciali.
Nelle prime ore di martedì 22 novembre, Maroni, a lungo numero due di Umberto Bossi, è venuto a mancare dopo aver subito un peggioramento di salute nella notte precedente. Dopo essere svenuto e aver battuto la testa mentre cadeva a casa nel gennaio 2021, la notizia della sua diagnosi di cancro è apparsa per la prima volta agli occhi del pubblico il 9 maggio di quell’anno, in un articolo firmato da Renato Farina.