maroni che malattia ha Politicamente, l’ascesa alla ribalta di Maroni è iniziata nel 1989, con la fondazione della Lega Nord, per la quale è coordinatore della Segreteria politica federale dal 2002. Questo organo è presieduto da Umberto Bossi nella figura di segretario generale, e ha lo scopo di determinare l’indirizzo politico del Movimento a livello nazionale e locale. Dopo aver ricoperto diversi incarichi politici, è stato nominato Ministro dell’Interno nel primo governo Berlusconi nel 1994. In seguito è stato Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel secondo governo Berlusconi prima di tornare al suo incarico originale nel 2008.
Ha iniziato a collaborare con il quotidiano Il Foglio dopo essersi dimesso da presidente della Regione Lombardia, e ha anche contribuito occasionalmente con pezzi all’Huffington Post. Dopo aver lasciato la politica, Roberto Maroni ha dedicato molto tempo all’altra sua passione, la vela, e nel 2018 ha attraversato con alcuni amici l’Oceano Atlantico su un catamarano. Oltre al suo amore per l’oceano, Maroni è un abile organista Hammond e si è esibito con la sua band, District 51, in numerose occasioni.
Nel 2021 ha tentato di candidarsi formalmente a sindaco di Varese, ma ha dovuto ritirarsi a causa di gravi problemi di salute che sta attualmente gestendo: in quello stesso anno, ha dichiarato di avere un tumore al cervello; tuttavia, oggi, ciò non gli impedisce di continuare la sua collaborazione con Il Foglio o di rientrare in carica nel 2021 per volontà di Luciana Lamorgese come presidente della Consulta per l’attuazione del protocollo. Il thriller di fantapolitica “Il Viminale exploder”, scritto a quattro mani da Maroni e dal giornalista Carlo Brambilla, è arrivato sugli scaffali il 17 ottobre 2022.
L’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni è morto oggi all’età di 67 anni. La sua famiglia aveva tenuto segreta la sua malattia il più a lungo possibile. Un incidente in cui l’ex governatore della Lombardia e segretario della Lega è svenuto in casa nel gennaio 2021 ha portato alla decisione di operarlo. In un’intervista al Corriere della Sera, Maroni ha confermato l’esistenza del tumore al cervello che era stato segnalato sull’ex segretario della Lega nel maggio di quell’anno.
Durante l’improvvisa malattia che Maroni ha vissuto nel gennaio dello scorso anno, probabilmente si è reso conto di essere malato. È svenuto e ha battuto la testa, mandandolo all’ospedale di Lozza, in provincia di Varese. Dopo ulteriori test presso l’istituto neurologico Besta di Milano, i medici hanno deciso di operare.
Mai mollare, come ha scritto Maroni su Twitter, e ringraziare i professori Paolo Cerroli e Francesco Acerbi del Besta, il cui lavoro si è rivelato straordinario.
"Il nazionalismo è una malattia infantile, il morbillo del genere umano" (Albert Einstein) pic.twitter.com/YC3I1KamWS
— Roberto Maroni (@RobertoMaroni_) May 11, 2017
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Roberto Maroni ha lasciato la politica per malattia. Era giunto il momento per lui di candidarsi a sindaco di Varese, ma ha abbandonato la corsa all’inizio di giugno. “Sto ritirando la mia candidatura per motivi personali, ha scritto, e lo faccio con profondo rammarico. Qualunque sia il caso, sosterrò il nuovo candidato di centrodestra, offrendogli il beneficio della mia pluriennale esperienza nelle istituzioni che governerà”.
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I familiari hanno detto che Roberto Maroni era un “inguaribile ottimista, che rispondeva sempre ‘bene’ a chiunque gli chiedesse come stava”. Nelle scorse ore le condizioni dell’ex segretario leghista e ministro dell’Interno sono peggiorate ulteriormente a causa della malattia che combatteva da tempo. Un giorno di gennaio del 2021, è svenuto nella sua casa e ha battuto la testa. I medici avevano deciso di operarlo dopo una serie di test, e di conseguenza si era dimesso dai suoi doveri politici.