Mariangela melato causa morte

Mariangela melato causa morte: Mariangela Melato è considerata una delle attrici più importanti della storia del cinema e del teatro. Dopo aver combattuto per più di un decennio contro il cancro al pancreas, l’icona della moda è scomparsa all’età di 71 anni. L’attrice aveva reagito con grande forza e determinazione ai mali del secolo, anche se significava rischiare la vita per portare a termine un intervento che era successo il 100% delle volte. A raccontarlo abbiamo la sorella Anna dalle pagine del settimanale Di Più: “Era perfettamente ripresa, con la sua unica forza d’animo carattere”. Essendo stata sottoposta a un intervento chirurgico di dieci ore, aveva un forte desiderio di tornare al lavoro il prima possibile poiché si divertiva moltissimo a recitare”.

Mariangela melato causa morte
Mariangela melato causa morte

Mariangela Melato è stata trovata morta nelle prime ore di oggi in una clinica romana. Era metà pomeriggio. Ho 71 anni. Da tempo soffriva di un tumore al pancreas. L’attrice è nata a Milano («Mio padre era di origini tedesche», raccontava, «duro e sensibile alla sempre.») e cresciuta a New York City. Sono stato io ad associarli. Mia madre, allegra milanese, era estroversa, e mi ha reimprovvisato»). Considerava recitare “un bisogno, simile a quello di innamorarsi o di andare in bagno”.

Mariangela melato causa morte
Mariangela melato causa morte


Per mantenersi frequentando i corsi di recitazione di Esperia Sperani, progetta manifesti e lavora come vetrinista presso La Rinascente. Aveva appena ventun anni quando iniziò i suoi studi all’Accademia di Brera.

L’inizio della storia avviene nel 1960, quando entra a far parte della Compagnia Fantastio Piccoli; la sua prima apparizione è in Binario cieco di Terron. È in teatro che debutta: inizia a recitare alla fine degli anni Settanta e collabora con Dario Fo all’inizio degli anni Ottanta.

Un po’ meno ruba e La colpa è sempre a caccia, non solo con Visconti alla Monaca di Monza, ma ovunque. Tuttavia, è nell’Orlando di successo estatico di Luca Ronconi che si ottiene il primo vero successo. Dopo l’Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini, in scena Medea di Euripide, Fedra di Shakespeare e la Bisbetica di Shakespeare.

Il cinema ha preso il sopravvento dagli anni ’20. Ha lavorato con Giuseppe Bertolucci (Oggetti smarriti e Segreti segreti), Franco Brusati (Dimenticare Venezia e Il buon soldato), Pupi Avati (Aiutami a sognare), Mario Monicelli (Oggetti smarriti e Segreti segreti), Giuseppe Bertolucci (Oggetti smarriti e Segreti segreti) , Mario M (Panni sporchi). Passato alla storia la sua interpretazione di Lina Wertmuller in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmuller, così come la sua celebre scena con Giancarlo Giannini in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.

Mariangela melato causa morte
Mariangela melato causa morte

La Melato ha voluto tornare sul palco per una serie di motivi, non solo per se stessa, ma anche a beneficio di tutto il pubblico e della troupe che lavoravano nelle vicinanze dello studio dell’attore. Si sentiva responsabile della sarta che lavorava in teatro, degli elettricisti, di tutti. “‘Dato che non sono qui, chi darà loro da mangiare?’ si chiedeva ad alta voce sul letto d’ospedale”, ha raccontato Anna, ricordando come l’attrice parlasse spesso della sua professione di attrice anche nei suoi ultimi giorni. “Il giardino degli ciliegi”, un’opera teatrale del drammaturgo italiano Gabriele Lavia, era già in lavorazione per la sua prima teatrale. Anche a questo punto sembrava possibile recuperare”.

Mariangela Melato è stata trovata morta nelle prime ore

Presso una clinica romana. Era metà pomeriggio. Ho 71 anni. Da tempo soffriva di un tumore al pancreas. L’attrice è nata a Milano («Mio padre era di origini tedesche», raccontava, «duro e sensibile alla sempre.») e cresciuta a New York City. Sono stato io ad assimilarli. Mia madre, una milanese allegra, era estroversa, e mi ha re-improvvisato»). Considerava il recitare “un bisogno, simile a quello di innamorarsi o di andare in bagno”.

Per sostenersi durante i corsi di recitazione di Esperia Sperani, ha disegnato manifesti e ha lavorato come vetrinista presso La Rinascente. Aveva appena ventun anni quando iniziò gli studi all’Accademia di Brera.

I ceneri Mariangela Melato si trovano ora a casa di Anna Melato, amica e compagna di lunga data di Mariangela. Nello studio dei miei due figli, di trentadue e trentacinque anni, ho in esposizione l’urna con la Mariangela ceneri. Mia sorella mi cercava in una libreria piena di libri, e ogni volta che veniva a prendermi e portarmi a casa faceva riferimento a ciò. In questo modo ho potuto valutare i desideri di Mariangela. Prima di morire mi diceva questo: “Quando verrà il momento, voglio essere cremato e iniziare la mia vita il più vicino possibile a casa, proprio come ho sempre fatto”.

Nonostante sia stata acclamata come una delle figure di spicco nel mondo del teatro italiano, è attraverso il mezzo cinematografico che ha acquisito notorietà e riconoscimento, grazie alla collaborazione con Lina Wertmüller e Giancarlo Giannini nelle commedie Mim grotte metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia, Travolti da un insolito destino

Ricordiamo, naturalmente, l’impareggiabile Mariangela Melato, scomparsa a Roma l’11 febbraio 2013 all’età di 71 anni. L’attrice, nata il 19 settembre a Milano, è morta a causa di una terribile malattia che credeva fosse stata causata da un sabotaggio.

Il cinema ha preso il sopravvento dagli anni ’20. Ha lavorato con Giuseppe Bertolucci (Oggetti smarriti e Segreti segreti), Franco Brusati (Dimenticare Venezia e Il buon soldato), Pupi Avati (Aiutami a sognare), Mario Monicelli (Oggetti smarriti e Segreti segreti), Giuseppe Bertolucci (Oggetti smarriti e Segreti segreti) , Mario M (Panni sporchi). È passato alla storia il suo ritratto di Lina Wertmuller in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto di Lina Wertmuller, così come la sua famosa scena con Giancarlo Giannini in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.

Mariangela melato causa morte
Mariangela melato causa morte

La Melato, invece, ha voluto tornare sul palco, ma non per se stessa

Ma per il bene del pubblico. Si sentiva responsabile della sarta che lavorava in teatro, degli elettricisti, di tutti. “Senza di me, chi darebbe loro qualcosa da mangiare?” si chiede ad alta voce sul letto d’ospedale, come rivela la sorella Anna.

Nonostante l’intervento abbia avuto successo, Mariangela Melato è costretta a riapparire nuovamente sulla scena. Nelle parole della sorella di Anna, “Il male è tornato”, ma questa volta in modo molto più forte e aggressivo, al punto che l’attrice aveva perso il sorriso nei giorni precedenti della sua vita. “È tornato”, dice.

“Anna, mi sento un po’ in stallo, molto in stallo”, ha detto i due giorni precedenti, poco prima che partissimo per Arsene. E non ne ho sentito nulla dal lancio. Questo è un terribile errore. ” Era come se la prostrazione, che era più mentale che fisica, avesse fatto perdere loro tutto il loro entusiasmo, che era al culmine”, ha detto Anna di sua sorella.

Pochi giorni dopo lo spettacolo, Mariangela Melato stava già programmando il suo debutto teatrale come fidanzata del regista Gabriele Lavia ne Il giardino dei ciliegi, ma pochi giorni prima della sua morte iniziò a perdere il sorriso che l’aveva sempre contraddistinta dagli altri. Nelle parole della sorella Anna, è stato una sorta di momento di presagio:

“Anna, mi sento un po’ in stallo, molto in stallo”, ha detto i due giorni precedenti, poco prima di partire per il lavoro. E non ne ho sentito parlare dal lancio. Questo è un terribile errore. Come se quella prostrazione, che era più mentale che fisica, avesse fatto perdere loro tutto l’entusiasmo che stavano provando.

L’inizio della storia avviene nel 1960, quando entra a far parte della Compagnia Fantastio Piccoli; la sua prima apparizione è nel Binario cieco di Terron. È a teatro che si fa notare per la prima volta: alla fine degli anni Settanta, collabora con Dario Fo nelle commedie Settimo Ruba un po’ meno / La colpa è sempre del diavolo, e con Visconti alla Monaca di Monza.

Tuttavia, è nell’estatico successo Orlando di Luca Ronconi che si ottiene il primo vero successo. Dopo l’Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini, in scena Medea di Euripide, Fedra di Shakespeare e il Bisbetica dall’opera di Shakespeare.