Marco armani malattia: Alcune sue canzoni, tra cui E’ la vita, Solo con l’anima mia, Tu dimmi un cuore che l’hai, sono state eseguite al Festival di Sanremo tra il 1983 e il 1985. La carriera del cantante è proseguita senza sosta, con le decisioni sugli album in studio e presenze alle principali manifestazioni in tutto il mondo al suo attivo (come Festivalbar). Nel 2015 è stato condannato al carcere per aver prestato voce ai sigle Techetechetè, in onda su Rai1. Durante le collezioni maschili del mese scorso, aveva davvero allungato il suo cuore: era una magrezza che era insieme imponente e fragile, con solo un sottile filo di voce a tenerla insieme. Adesso è un uomo diverso, dopo le cure e una vacanza in barca a vela lungo la costa dell’isola di Pantelleria. Ha una nuova pettinatura, nuovi colori e una nuova voce, quella che non rifugge nemmeno dai dibattiti più accesi, frequenti in questo Paese.
Con lo stesso tono respinge subito ogni ipotesi di vendita, sia alla Oreal (dove circolava la voce di un accordo) sia a qualsiasi altra società. Esprime quindi gratitudine al pubblico e ai suoi ospiti, tra cui Janet Jackson, la sorella di Michael Jackson, Kasia Smutniak, Maria Grazia Cucinotta e due leggende dello sport, il tennista Roger Federer e l’interista Samuel Eto’o.
Un Armani un po’ più vivace, certo. E questa vivacità si riflette nella collezione, che sembra essere la più giovanile del lotto, con le sue corte gonne, semplici tagli per la sera, così come le paillettes per la sera. Cura non solo le gonne ma anche le giacche sui pantaloni stretti alla caviglia, secondo le istruzioni. Linee che enfatizzano l’effetto tridimensionale del corpo, come linee oblique, sfumature e grafismi. Poi ci sono gli arricciati pantaloncini che finiscono per sembrare gonnelline, che sono sormontati da camicie appuntate alla spalla. I colori vivaci includono blu profondo, rosso, iris, arancio e viola.
Giorgio Armani ha rilasciato la sua prima intervista-testimonianza al magazine americano WWD (Women’s Wear Daily), in cui racconta le sue esperienze con il cancro e anche con la paura. L’intervista si svolge tra l’intimo e il programmatic, ed è disponibile online. Perché non leggi un giornale italiano? Perché non tutto ciò che è Made in Italy, realizzato con materiali naturali per preservare l’integrità delle proprie creazioni, convince i maestri di stile. La cosa più importante da ricordare sul saluto è la sostanza.
Ed è al WWD che Giorgio apre davvero il suo cuore. «A causa della mia malattia — racconta l’autore — ho passato più tempo a casa mia, e soprattutto in campagna, nel paese di Broni, con i miei cani e altri collaboratori. Dover accettare le cose solo perché stai male è una sensazione terribile. Tuttavia, ho capito quanto la creatività, indipendentemente dalla natura del mio lavoro, contribuisca alla mia capacità di vivere.
Nonostante il fatto che io ignori il saluto da anni. A questo punto mi prendo una pausa e cerco di rientrare a casa mia per le 18». Oltre all’attività professionale, ricopre il ruolo di insegnante di cantore presso una scuola di musica di Roma. Quando si tratta della sua vita personale, è felicemente sposato con Jenny, sua madre e la donna che lo ha sempre incoraggiato e sostenuto in tutti i suoi sforzi.
L’esordio della malattia di Giorgio Armani risale
più di un decennio fa, quando lo stilista venne a conoscenza dei sintomi di una grave epatite causata dall’intossicazione. Per quanto difficile sembri la situazione, è certa di aver ricevuto una lezione fondamentale: “Poiché la vita è un evento unico, la preoccupazione può consumarti”. Inoltre, è necessario migliorare la qualità della propria vita. Quando questa malattia sarà finita, non voglio tornare ad essere aggressivo e sgarbato”.
Per un paio di settimane, i sussurri si erano inseguiti, creando un crescendo di preoccupazione sempre più teso. “Giorgio Armani non si sente bene”. Facendo ripetuti riferimenti ad altre fonti così come inferenze e supposizioni Ieri il designer ha messo fine a tutte le speculazioni, sia confermando che confutando le affermazioni.
Armani soffriva di epatite da intossicazione, ma ora sta bene; non ha mai smesso di lavorare ed è sulla strada della guarigione dalla malattia. In un’intervista all’Ansa, Giorgio Armani le ha raccontato direttamente la sua situazione medica. Ansa ha preso la decisione di rompere l’accordo di riservatezza poiché voci e supposizioni sulla sua salute giravano e crescevano.
Marco armani malattia
Inoltre, si sono accumulati un susseguirsi di appuntamenti “mancati”, per caso o per necessità, a partire dalla conferenza stampa di presentazione della nuova collezione Casa al Salone del Mobile di aprile e proseguendo fino ai giorni nostri. Notevole anche la sua assenza dagli appuntamenti settimanali al Nobu, dove lo si vede spesso salutare e ricevere clienti nel suo ristorante di via Manzoni, dove lavora lo stilista.
È un personaggio maschile che ha sempre dato un grande valore all’interazione con gli altri, comprese le conversazioni, lo scambio di battute e le risposte alle domande. Di conseguenza, i primi sospetti sono diventati la certezza che stesse succedendo qualcosa. Nonostante il fatto che il suo entourage non si sia mai sbilanciato e le cose continuassero sempre come se nulla stesse accadendo. Una certa tensione e ansia è stata alleviata dal fatto che Roberta Armani, la sua nipote prediletta, partecipa a Cannes come ha sempre fatto (è il punto di riferimento per tutte le celebrità).
Ma, in ogni caso, le voci non si sono placate
Di conseguenza, lo stilista ha deciso di fornire una spiegazione. Nello specifico, ha spiegato all’Ansa che “negli ultimi giorni si è acceso un interesse incredibile per me”, con “decine di telefonate che chiedevano tutte le stesse informazioni e che esprimevano le stesse preoccupazioni per le mie condizioni di salute”.
Per questo ho deciso di perseguire ancora una volta il mio stile di comunicazione schietto e inequivocabile – dice Armani – per calmare le emozioni tese. In verità soffrivo di epatite da intossicazione, una malattia non certo rara, ma che richiede un lungo periodo di convalescenza.
Ad oggi sono ancora nel periodo di convalescenza, e vorrei sottolineare che il lavoro di Giorgio Armani non è mai cessato, così come non si è mai fermata la mia dedizione creativa e imprenditoriale, che necessita di considerazioni e decisioni quotidiane su come andare. Nessuna delega specifica è stata assegnata ad alcun management, e tutto nell’organizzazione continua a funzionare con il normale vigore e secondo i piani prefissati, conclude Armani. »
In un’intervista pubblicata l’anno successivo al Corriere della Sera, spiegò: “A causa della mia malattia ho passato più tempo a casa mia, e in particolare in campagna, a Broni, con i miei cani, gatti e collaboratori”. Dover accettare le cose solo perché sei malato è una sensazione terribile. Tuttavia, mi sono reso conto di quanto la creatività, indipendentemente dalla natura del mio lavoro, contribuisca alla mia capacità di vivere. Nonostante il fatto che ignori il saluto da anni. Adesso mi prendo una pausa e spero di tornare a casa mia entro i 18 anni”.