marcell jacobs altezza Il 9’80 che ha corso nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e il 6’41 che ha corso per vincere la gara dei 60 metri ai Campionati del Mondo Indoor di Belgrado 2022 [1] sono entrambi record europei, e detiene anche il record nazionale per la staffetta 4×100 metri (insieme a Lorenzo Patta, Fausto Desalu e Filippo Tortu) con il 37’50 che hanno corso alle Olimpiadi.
Nella storia delle Olimpiadi, è stato il primo italiano a poter competere e vincere la finale dei 100 metri piani. [2] [1]
Marcell Jacobs è nato il 26 settembre 1994 a El Paso, Texas, da madre italiana di nome Viviana Masini e padre texano di nome Lamont Jacobs, un soldato di stanza alla caserma Ederle di Vicenza. Venti giorni dopo aver dato alla luce suo figlio, la madre ha deciso di non raggiungere il marito in Corea del Sud e si è invece trasferita a Desenzano del Garda nella provincia italiana di Brescia. [3] [4] Jacobs ha sempre affermato di identificarsi come italiano nonostante avesse la doppia cittadinanza a seguito della sua nascita americana. [5] Inoltre, Jacobs non ha rinnovato il suo passaporto statunitense scaduto nel 2015. [6]
A partire dall’età di 10 anni, si è allenato nell’atletica, con particolare attenzione prima allo sprint e successivamente, a partire dal 2011, al salto in lungo. Con un salto di 7,75 metri indoor nel 2013, ha battuto il precedente record stabilito da Roberto Veglia nel 1976. [7] Non è stato fino alle qualificazioni del 2011 per i campionati italiani che ha battuto il suo record con un salto di 8,03 metri, legando Fabrizio Donato per il quarto miglior risultato nella storia italiana del salto in lungo. [8] [9]
A Bressanone, in Italia, durante i Campionati Italiani Promesse nel giugno del 2016, ha saltato 8,48 metri, che era un nuovo record nazionale all’epoca. [10] A causa del vento in coda di 2,8 m/s (il limite di regolamentazione è di 2,0 m/s), questo risultato non sarà approvato come record nazionale. Una lacerazione del quadricipite femorale sinistro nell’agosto dello stesso anno gli impedì di gareggiare a Rio. [11]
Ha migliorato il suo precedente record indoor di salto in lungo di 0,03 metri a 8,07 metri ai Campionati italiani juniores e indoor di Ancona nel febbraio 2017. [12] Ai campionati europei indoor del mese successivo, gareggiò nel salto in lungo e si piazzò 11º assoluto.
A Palmanova, in Spagna, il 1 ° maggio 2018, ha corso i 100 metri in 10 minuti e 15 secondi, che è stato un miglioramento di 8 centesimi rispetto al suo precedente record. [13] Il 6 maggio dello stesso anno, corse ancora più veloce ai campionati aziendali di Campi Bisenzio, segnando 10 minuti e 12 secondi per piazzarsi al quinto posto di tutti i tempi tra gli italiani. [14] Il 23 maggio partecipa al meeting di Savona [15], con un tempo di 10’04 nonostante il vento più alto del solito (+3,0 m/s). [16] Tuttavia, in finale, si ferma a 10’08, piazzandosi quarto nelle liste italiane di tutti i tempi con una velocità del vento regolare di +0,7 m/s. [17]
Al meeting del Comune di Padova del 16 luglio 2019, ha corso un nuovo PR di 100 metri di 10 secondi e trecentotrentatré centesimi (+1,7 metri al secondo). [18] Ha corso la batteria in 10’07 ai campionati del mondo di settembre a Doha. [19]
Il velocista è nato negli Stati Uniti e il suo nome completo è Lamont Marcell Jacobs Jr. In realtà, è venuto al mondo il 26 settembre 1994, a El Paso. Sua madre, Viviana Masini, è italiana, e suo padre, Lamont Jacobs, è un soldato americano di stanza alla caserma Ederle di Vicenza. Lui e sua madre sono finiti a Desenzano del Garda, un piccolo paese in provincia di Brescia, dopo che suo padre è partito per la Corea del Sud.
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— Il Giornale d'Italia (@Giornaleditalia) September 24, 2022
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Un giovane Jacobs mostrò un precoce interesse per lo sport e all’età di 10 anni iniziò la sua formazione formale. All’inizio si concentrò esclusivamente sulla velocità, ma in seguito imparò a conoscere il salto in lungo. Nel 2013, Marcell ha superato le aspettative di tutti ottenendo il miglior risultato nel salto in lungo indoor junior con un’altezza di 7,75 metri. Nel 2015, ha finalmente realizzato il suo potenziale come prospetto del salto in lungo vincendo l’evento con un punteggio di 7,84. Si ferma a causa di un infortunio al quadricipite femorale, che lo qualifica per competere alle Olimpiadi estive del 2016 a Rio. La sua sfortuna non lo scoraggia, però, perché ha intenzione di perseguire seriamente la velocità correndo in futuro.
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Senza tregua in vista, gli atleti italiani continuano a battere record e stabilire nuovi parametri di riferimento nel salto e nella corsa a lunga distanza, più recentemente correndo i 100 metri in 10 minuti e quindici secondi alla corsa piana di Palmanova nel 2018. Mentre continua ad allenarsi, diventa il primo italiano a competere in una finale olimpica, cosa che spera di fare a Tokyo nel 2020.