La vera storia di rino gaetano

La vera storia di rino gaetano; Renato Gaetano era una persona che, come tanti altri prima di lui, subì vistoso sistematiche repressioni a causa delle sue convinzioni politiche. Nessuno poteva accusarlo poiché nessuno gli aveva dato voce, quindi invece di denunciarlo esplicitamente, lasciò nelle sue canzoni un susseguirsi di tracce che alla fine sarebbero state raccolte dalle generazioni future. Quando Rino parla della Rosa Rossa, parla delle atrocità perpetrate da individui potenti, delle procedure nascoste di questa organizzazione e delle tattiche che usano per raggiungere i propri obiettivi.

La vera storia di rino gaetano
La vera storia di rino gaetano

Rino era una figura che non poteva essere mantenuta nel tempo, e morì in seguito a un incidente stradale il 2 luglio 1981, il 2 luglio 1981, a Los Angeles. Era stato coinvolto in un incidente simile poco tempo prima, ma era riuscito a farla franca. Dopo aver recentemente riacquistato un’auto della stessa marca e modello di quella che aveva perso in un incidente, è morto non tanto a causa dell’incidente stesso a causa del ritardo nel portarlo in ospedale perché nessuno dei gli ospedali della zona erano disposti ad accoglierlo a causa del ritardo.

Vero piano di un artista assassinato in circostanze

Inspiegabili 39 anni fa, portò avanti una vitale denuncia sociale contro scandali e corruzione nella nostra nazione, portata avanti dai suoi brani sardonici. È sempre aggiornato, il che è una benedizione.

Il 20 febbraio 2020, dalle 21:00 alle 22:00 presso la Meda Civica Radio Sala in V.lo Comunale di Milano, ospiterà l’evento la Civica Radio Sala. Potranno entrare solo coloro che hanno effettuato la prenotazione (Bar Eden, via Pietro Orsi 7, o Bottega gastronomica Chichinsc, via Parini 3).

“Mio fratello è il unico figlio”, dice mio fratello. Un misto di emarginazione, critica sociale e derisione, le canzoni “Chi me sente”, “Nuntereggae più” e “L’Aida” sono ambientate sullo sfondo di un collegamento incendiario e scandaloso tracciato tra la pandemia di Aids e la storia della Italia. “Il mio fratello è unico aveva un figlio”, “Chi me sente”, “Nunter”, “Nunter”,

Ma le parole di questi racconti parlano di un’altra cosa: la ‘trama madre’ di tutti gli italiani, iniziata l’8 settembre 1943, la legge ‘truffa’ del 1953, che stabilì il ‘premo di maggioranza’, che si diffuse opposizione pubblica sia per la procedura con cui è stata approvata sia per il merito del lodo; la tragedia annunciata del Vajont, il delitto della Montesi,

La vera storia di rino gaetano
La vera storia di rino gaetano


Un anno dopo la pubblicazione del suo primo album, INGRESSO LIBERO, nel 1974, passò per lo più inosservato al grande pubblico e alle persone coinvolte nella sua creazione.

Fu solo nel 1975 che fu pubblicata la serie in 45 volumi MA IL CIELO E’ SEMPER PIU’ BLU, che funzionava come una sorta di filastrocca sulle vizi e gli intrighi della società dell’epoca.

Il 1976 lo vide pubblicare il suo secondo album in studio, MIO FRATEELLO FIGLIO UNICO, che contiene, tra le altre canzoni, la famosa canzone “Berta filava”.

Giorgiana Masi fu assassinata nel 1977 durante una manifestazione in piazza; la migrazione disumana e la tragedia di Marcinelle; l’assassinio di Aldo Moro; l’Organizzazione Gladio; ei rapporti tra massoneria, politica e criminalità sono tutti esempi di eventi accaduti negli anni ’70.

Come aveva affermato in una delle sue canzoni, La ballata di Renzo, composizione incompiuta di cui l’esistenza fu trovata solo un anno dopo, solo cinque ospedali si rifiutarono di curarlo, secondo quanto aveva scritto in una delle sue canzoni, La ballata di Renzo. Lo strumento era noto solo a coloro che erano “associati al lavoro” all’epoca (cioè i produttori e coloro che lavoravano a fianco del cantante) poiché erano gli unici a saperlo. Potevano farlo solo se avevano una conoscenza preliminare della musica e potevano suonarla in modo tale che potesse essere ripetuta nella pratica e in un modo così preciso.

La vera storia di rino gaetano
La vera storia di rino gaetano

Quando alcuni anni fa è emersa la notizia della scoperta

Del brano precedentemente sconosciuto, i media hanno colto al volo l’opportunità di nominare il ritrovamento una “profezia”, ​​che in italiano significa “profezia”. Come riportato dalla stampa, “Rino aveva anticipato e musicato la propria morte, avvenuta vent’anni prima”, con La ballata di Renzo. Contrariamente a ciò, sarebbe più corretto affermare che, come preannunciato nella sua canzone, la morte del cantante è avvenuta proprio come previsto, non perché il brano fosse uno strumento professionale, ma perché il brano è stato utilizzato per far rispettare la regola del contrappasso da parte di un individuo sconosciuto.

La famiglia di Rino Gaetano si trasferì a Roma nel 1950, quando era ancora un ragazzo, e fu lì che iniziò la sua carriera di cantante professionista il 29 ottobre 1950. Quando creò la sua prima band, i Krounks, suonava generalmente cover e altro materiale originale, ma ha anche eseguito del materiale originale. Appena finito il diploma di ragioniere, suo padre prese l’iniziativa e gli consigliò di intraprendere la carriera nel campo bancario. Dopo Rendendosi conto di avere altre ambizioni per la sua vita, il cantante giunse a un accordo con il padre, affermando che, nel caso in cui avesse fallito come musicista, avrebbe colto l’occasione per intraprendere una carriera nella finanza.

Sono state la forza di carattere e la tenacia di Rino a spingerlo verso una strada che tanto desiderava seguire: quella del comporre e dello spettacolo. L’incontro con Gianna, che definisce “sorprendente”, è stato, secondo lui, il culmine del suo percorso musicale. Questa canzone è stata pubblicata durante l’apice della popolarità della musica pop italiana dell’epoca.

Entro i confini della sua limitata carriera professionale, ha abbandonato tutte le etichette. Ha usato le sue canzoni per esprimere la sua insoddisfazione per la politica italiana quasi dall’inizio della sua carriera. La maggior parte delle persone sarebbe d’accordo sul fatto che i brani e i testicoli siano incredibilmente potenti e, in determinate circostanze, sono stati persino censurati.

La vera storia di rino gaetano
La vera storia di rino gaetano

Rino morì in seguito a un incidente stradale il 2 luglio 1981, dopo essere stato soccorso il giorno prima da tre diversi ospedali. Qual è esattamente l’anomalia? Oltre un decennio prima, aveva composto un’ode a un bambino di nome Renzo, che ritrae il racconto di un ragazzino che perde la vita in circostanze molto simili a quelle che accadde al cantante calabrese più di un decennio dopo.

Particolarmente degno di nota è un singolo brano di uno degli album di Rino che sembra dedicato proprio a Rosa Rossa. Nello stesso album ci sono tre canzoni particolarmente memorabili: Rosita, Cogli la mia Rosa d’amore e Al compleanno della zia Rosina, tutte eseguite dallo stesso gruppo. Questa è una serie di libri non casuale. Come detto a Rosita, la Rosa Rossa sembra essere incredibilmente splendida allo stato attuale… onori, gloria, soldi, potere, e così via. Dopodiché, alla fine arriva alla realizzazione della realtà. A causa del fatto che sei stato intrappolato in una trappola, la tua vita è stata completamente cambiata.