Jo Squillo Da Giovane: Il vero nome di Jo Squillo è Giovanna Coletti, ed è una cantante, showgirl e personaggio televisivo italiano che è più noto al grande pubblico per il suo lavoro negli anni ’80 e ’90 nell’industria musicale e televisiva. Jo Squillo è nato da una famiglia milanese con un forte senso di unità: i suoi genitori, Aldo Coletti e sua madre, che aveva vent’anni in meno al momento della sua nascita, erano una coppia sposata da 60 anni. È importante ricordare la loro scomparsa, così come quella di Jo Squillo, scomparso pochi giorni prima della partenza per L’Isola dei famosi nel 2019: sia il padre che la madre erano morti a pochi giorni l’uno dall’altro il la stessa isola. La madre soffriva di una malattia degenerativa che l’aveva tenuta in ospedale per sei mesi, mentre il padre soffriva di un ictus che si era trasformato in qualcosa di molto più grave.
Si può dire che la coppia sia rimasta unita fino alla fine, anche nella morte. Paola Coletti è una mia sorella gemella monozigote con cui sono molto legata: Paola Coletti. Storie Italiane di Eleonora Daniele ha pubblicato una dichiarazione di Jo dicendo: “‘Mia sorella è bellissima”. Trovo abbastanza difficile parlare del nostro piano poiché è così bello. Fatica perché ho appena perso mia madre e mio padre nel giro di un mese e mia sorella rappresenta tutta la mia famiglia”.
Jo è una nuova arrivata nel mondo della musica ed è particolarmente attratta dal sottogenere punk in cui si trova. La sua carriera di musicista, poi di showgirl e direttrice d’orchestra, è culminata nella canzone “siamo donne”, diventata un classico della musica leggera italiana in collaborazione con Sabrina Salerno, che è diventata la sua canzone più famosa. Già in quegli anni Jo Squillo era una donna che si distingueva per forza e autodifesa, e negli ultimi anni si è fatta portavoce e testimonial di numerose campagne contro la violenza sulle donne.
È nel 1993 che Jo Squillo fa il suo debutto televisivo e showgirl, apparendo negli spettacoli “Il grande gioco dell’oca”, “Caccia al lado”, “Sanremo Giovani” e nella serie televisiva “Videomusic”. Nel 1995 fonda il programma televisivo svizzero “Bit trip” e l’anno successivo fonda il programma televisivo di moda “Kermesse”, poi diventato “Tv Moda” su Rete4, e che continuerà a dirigere fino all’edizione 2011 .
Quando ha partecipato al reality “La Fattoria 2”, è stata squalificata perché non ha seguito le regole dello spettacolo, che all’epoca veniva trasmesso dalla televisione italiana. Dal 2017 Jo Squillo è ospite della trasmissione televisiva ‘Detto Fatto’, dove si veste da esperta di moda. Jo è una nuova arrivata nel mondo della musica ed è particolarmente attratta dal sottogenere punk in cui si trova.
Jo Squillo vive e lavora con Gianni Muciaccia dagli anni
Due hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo di un’importante organizzazione di assistenza sociale. Lui è un ex leader di una band punk rock (in questo ambiente, è probabile che conoscesse Jo) che è diventato un produttore discografico di successo e un direttore creativo a pieno titolo. Jo Squillo ha contribuito a così tanti diversi programmi e canzoni sulle donne che ora è la conduttrice di TV Moda, uno spettacolo in onda su Class TV ed è stato creato dalla stessa donna nel 1999.
Quando inizia la sua carriera musicale, è ancora nella sua adolescenza; l’ambientazione è quella del movimento punk, in pieno fermento tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Pubblica il suo primo album di 45 minuti, “Sono cattiva”, nel 1980, che include i brani “Sono cattiva” e “Orrore”. In questo periodo fa parte della banda femminile “Kandeggina Gang”, che si è formata all’interno delle mura del centro sociale Santa Marta di Milano.
È stata salutata come un’icona seducente e ribelle degli anni ’80 e, più recentemente, come una donna che rappresenta la lotta contro il maschilismo. Ha anche assunto il ruolo fondamentale di portavoce per la lotta alla violenza contro le donne. Nonostante sia socialmente impoverita e possieda una natura sensibile, non è mai riuscita a provocare indignazione pubblica e critica…
La trasmissione di Tv Moda, andata in onda su Rete 4 nel 1999 per poi trasferirsi su Italia 1, è stata da lei condotta e trasmessa sull’emittente nazionale. Dal 2011 la rassegna è incentrata solo ed esclusivamente sul canale emittente Class Tv Moda. Jo Squillo è titolare di una casa di produzione che partecipa a tutti i principali eventi di moda durante tutto l’anno.
In questa fase l’impegno di Jo Squillo assume caratteristiche di estrema provocazione: durante una performance a Milano l’8 marzo 1980, il gruppo lancia un tripudio di rossi macchiati di Tampax davanti a piazza Duomo per lanciare un messaggio antimaschilista al grande pubblico. Jo Squillo è il capolista del Rock Party, che sarà rappresentato alle elezioni comunali tra pochi mesi, a luglio.
Negli ultimi anni sono state sperimentate diverse correnti musicali, tra cui il movimento noto come new wave. Il 45° round del tour “Africa” iniziò nel 1982 ed era dedicato a Nelson Mandela. Nello stesso anno collabora con la band Kaos Rock, guidata dal suo amico e collaboratore di lunga data Gianni Muciaccia.
Negli anni successivi Jo Squillo pubblica il singolo “Avventurieri” (1983) e l’album “Bizarre” (1984). “I Love Muchacha” è una delle canzoni più note dell’album, e compare anche nella colonna sonora (scritta in quattro lingue: italiano, francese, spagnolo e tedesco). Anche se il titolo sembra essere un sincero tributo all’amore per lo zafferano, è in realtà un gioco di parole in cui viene spesso utilizzato il nome del fidanzato.
A seguire verrà presentata una versione latina e inglese di “O fortuna”, una rilettura dei Carmina Burana. Nel 1988 ha pubblicato un album dedicato al tema dell’ecologia, intitolato “Terra Magica”, che è stato dedicato al suo maestro, Demetrio Stratos. Dopo la sua partecipazione a Sanremo Rock nel 1989, torna per la quinta volta nel 1990 sul palco del Festivalbar di Sanremo (con il brano dance “Whole Lotta Love”).
Il primo vero album
Dopo il diploma di scuola superiore, Maggiorenne passa alla neonata etichetta discografica indipendente 20th Secret. Questo coincide con l’uscita del suo primo album da solista, “Girl without Fear”. Ci sono quindici canzoni in totale, tutte del genere punk rock. I contenuti del libro evidenziano la sua brillantezza ribelle e il suo atteggiamento anarchico, che è evidente dappertutto.
“Skizzo skizzo” è il suo primo trionfo commerciale. “Violentami” e “Orrore” sono altre due tracce dell’album che potrebbero essere utilizzate come segnale per altri ascoltatori durante questo periodo di tempo. Una famiglia milanese con un forte senso di unità ha dato alla luce Jo Squillo: i suoi genitori, Aldo Coletti e la madre, che all’epoca della sua nascita aveva vent’anni di meno, erano una coppia di coniugi sposati da 60 anni. È importante ricordare la loro morte, così come quella di Jo Squillo, morta solo pochi giorni prima della partenza per L’Isola dei famosi nel 2019: sia il padre che la madre erano morti nel giro di pochi giorni l’uno dall’altra il la stessa isola.
La madre soffriva di una malattia degenerativa che l’aveva tenuta in ospedale per sei mesi, mentre il padre soffriva di un ictus che si era trasformato in qualcosa di molto più grave. Si può dire che la coppia sia rimasta unita fino alla fine, anche nella morte. Paola Coletti è una mia sorella che è una gemella monozigote alla quale sono molto legata: Paola Coletti. Storie Italiane di Eleonora Daniele ha pubblicato una dichiarazione di Jo che dice: “‘Mia sorella è bellissima”. Trovo abbastanza difficile parlare della nostra storia poiché è così bella. Fatica perché ho appena perso mia madre e mio padre nell’arco di un mese, e mia sorella rappresenta tutta la mia famiglia”.
Jo è una nuova arrivata nel mondo della musica ed è particolarmente attratta dal sottogenere Punk in cui si trova. La sua carriera di musicista, poi showgirl e conduttrice, è culminata nel brano “siamo donne”, diventato un classico della musica leggera italiana in collaborazione con Sabrina Salerno, divenuto il suo brano più famoso. Già in quegli anni Jo Squillo era una donna che si distingueva per leiforza e autodifesa, e negli ultimi anni ha servito come portavoce e testimonial per una serie di campagne contro la violenza contro le donne.