Ivana spagna da giovane; Ivana Spagna è nata il 16 dicembre 1956 nel comune di Borghetto di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona. Ha dimostrato le sue capacità musicali già in tenera età partecipando a piccoli concorsi locali sparsi per la provincia. Il suo interesse per la musica cresce con il passare degli anni: studia pianoforte e, nel 1971, pubblica il suo primo singolo a 45 giri, “Mamy Blue”, uscito nel 1971. La canzone dovrebbe essere un grande successo, ed è sarà interpretato da Dalidà e Johnny Dorelli, oltre ad essere trascritto e venduto a livello internazionale.L’anno successivo si svolge una seconda gara ciclistica di 45 giorni, soprannominata “Ari Ari”.
Gli anni successivi di Ivana Spagna, dal 1982 ad oggi, hanno lasciato solo deboli tracce; in realtà sono questi gli anni della sua givetta, durante i quali ha lavorato come corista per importanti artisti come Ornella Vanoni, Sergio Endrigo e Paul Young. Come autore, hai scritto canzoni per Boney M, Tracy Spencer, Baby’s Gang e Advance. Inoltre, scrive jingle per spot televisivi in lingua inglese. Nel frattempo si esibisce nelle discoteche del Nord Italia con il fratello Giorgio, tra gli altri (Theo).
Ivana Spagna è stata membro del duetto “Fun Fun” dal 1983 al 1985, per loro ha scritto e cantato. Dopo di che, ci sono due singoli con lo pseudonimo di Ivonne K e uno con il nome dell’artista Mirage.
L’anno 1986 è stato soprannominato “l’anno del boom”
Con il singolo “Easy Lady”, cantato in lingua inglese, l’artista ottiene successo e ampi riconoscimenti, prima in Francia e poi in tutta Europa. Il nome dell’artista è semplicemente Spagna, e il suo aspetto è aggressivo e punk; la sua musica è orientata alla danza e il suo stile è apertamente orientato alla danza. La canzone dovrebbe vendere circa 2 milioni di copie. In Italia, il Telegatto d’argento viene assegnato a “Vota la Voce” come miglior rivelazione dell’anno e il Disco Verde viene assegnato a “Festivalbar” come miglior discoteca per adolescenti dell’anno.
L’anno successivo pubblicherà il suo primo album, che si intitolerà “Dedicated to the Moon” e che dovrebbe vendere più di 500mila copie. Il singolo “Call me” è salito in vetta alla classifica europea (prima volta che un artista italiano realizza questa impresa), superando artisti del calibro di Madonna e Michael Jackson.
“Call me” entra nella Top 75 delle classifiche di lingua inglese, dove rimarrà per 12 settimane fino a raggiungere la seconda posizione.
“You are my energy”, un secondo album in studio pubblicato nel 1988 e dedicato al padre di Spagna, Teodoro, e pubblicato l’anno successivo, consolida ulteriormente la popolarità della band.
“Voglio essere tua moglie” e “Ogni ragazza e ragazzo” continuano ad essere enormi successi e lo saranno per molto tempo. Particolarmente degna di nota è “March 10, 1959”, l’ultima canzone dell’album, scritta ed eseguita a sostegno del popolo tibetano, una causa per la quale Ivana Spagna continuerà a sostenere negli anni e nei decenni successivi.
L’artista si trasferisce a Los Angeles, dove crea nuove opere in uno stile aggiornato e con nuove tonalità dopo la conclusione di una lunga storia d’amore. Di conseguenza, il terzo album, intitolato “No Way Out”, è stato pubblicato nel 1991. Un tour negli Stati Uniti consente alla Spagna di familiarizzare con il pubblico americano consolidando allo stesso tempo i risultati internazionali del paese.
Continuamente influenzata dagli Stati Uniti, la Spagna esplode nel film del 1993 “Matter of Time”, in cui, anche se non si balla, le ballate sono al centro della scena. È una pietra miliare significativa nella carriera di Ivana Spagna: l’uscita nello stesso anno dell’album “Spagna & Spagna – Greatest Hits” segna la conclusione di un capitolo importante nella vita creativa della cantante.
Sono trascorsi molti anni dagli esordi della cantante, che risalgono agli anni ’70, con un notevole successo ottenuto soprattutto nella seconda metà degli anni ’80, in particolare con il singolo Easy Lady, che ha riscosso molto successo in tutta Europa. Oltre ad essere una cantante leggendaria, Ivana Spagna è stata anche un’icona di bellezza negli anni ’80 e ’90, con il suo aspetto sorprendente, in particolare il suo comportamento aggressivo, che ha attirato un ampio seguito.
La donna, invece, è cambiata radicalmente negli anni, ed è possibile che, oltre ai tipici segni del tempo, la Spagna sia stata sottoposta a numerosi interventi chirurgici.
Oggi è il compleanno di Ivana Spagna
In effetti, la donna sembra essere un po’ diversa ora; il suo aspetto sembra essere cambiato, nonostante la sua bellezza non sia cambiata. È possibile che lo zigomi e la bocca siano stati alterati con l’uso di punturine riempitive. Gli interventi per la cantante sono iniziati subito dopo la sua nascita; all’età di 16 anni si sottopone a un ritocco al naso per risolvere un problema che la tormentava fin da piccola.
La donna, però, non ha mai espresso pubblicamente il desiderio di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica; anzi, lo ha sempre fatto ha difeso la procedura, adducendo che non c’è nulla di male nell’utilizzarla per alleviare i segni del tempo. Di conseguenza, molti interventi vengono eseguiti sulla donna, che, di conseguenza, è a proprio agio con il proprio corpo, e questo è quanto viene registrato. Grazie per i complimenti per la bellezza di Ivana Spagna.
Nel 1994 Spagna presta la sua voce alla versione italiana di “Circle of Life” (scritto e interpretato da Elton John), che funge da tema principale del film d’animazione “Il re leone”, considerato uno dei più successi significativi. Nel 1995 Spagna è stato candidato all’Oscar per la migliore canzone originale. È la prima volta che Ivana Spagna presenta la sua bellissima voce ad un vasto pubblico nella sua lingua madre, e il risultato è ottimo, grazie alle emozioni che riesce a trasmettere attraverso il brano e l’interpretazione di Spagna.
Dopo un lungo periodo di oscurità, Ivana Spagna decise di svelarsi al pubblico con il singolo Easy woman nel 1986. “Una cantante italiana che si chiama Spagna e canta in inglese non avrebbe mai successo”, era il motto del disco dirigenti aziendali dell’epoca. Nessuno avrebbe potuto immaginare che questa giovane donna della provincia di Verona, ma cresciuta dalla famiglia a credersi inglese, avrebbe raggiunto la fama internazionale, scalando le classifiche musicali di tutto il mondo, superando artisti come come Madonna e Michael Jackson e vendendo più di un milione di dischi.
Sarà la stessa signorina che, prima di esibirsi a Sanremo con i Gente, sarà scelta da Elton John per cantare il travolgente ritornello del Requiem for the King. ‘Questo Ritratto di un artista da giovane’ – nato in Spagna da oltre trent’anni di esperienza professionale – aspira a raccontare la formazione artistica e intellettuale di uno Stefano Dedalus dei primi del ‘900 diviso tra la passione per la musica e letteratura, amore per gli animali e un impegno incrollabile per la causa tibetana. In conclusione, questa è la storia di una vita in cui l’artista e la donna sono uniti da un grande amore che non è solo musicale ma anche civico.
Profilo biografico dell’autore:
Daniele Trematore nasce a Torino, Italia, nel 1992. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Classico V. Gioberti, si iscrive al Corso di Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Torino, dove si laurea con una tesi sulla difficoltà dell’interpretazione nell’opera di Umberto Eco. Il lavoro di Eco è oggetto delle sue ricerche, scrive articoli per giornali nazionali e tiene conferenze in università di storia della scienza e semiotica. Nel 2016 ha pubblicato il saggio I paradossi della semiotica. La storia di una persona che è stata evitata (Aracne).