Ilaria arena storia; E’ uscito oggi l’ultimo numero della rivista SEI, con cui collaboro da alcuni anni e che esce in collaborazione con Vicenza Gazette, L’Arena e BresciaOggi (qui la mia storia di copertina sul grande Roberto Bolle) . È per questo numero, che uscirà nella primavera del 2017, che ho creato la cover story, che racconta la storia di un’attrice di Hollywood che è stata nominata una delle attrici più apprezzate e premiate degli ultimi anni. L’attrice Amy Adams è nata nella mia città natale, Vicenza, e ha trascorso i suoi primi anni saltellando tra il vivace centro cittadino e la base militare di Aviano in Friuli Venezia Giulia. Successivamente si è trasferita negli Stati Uniti e ha iniziato la sua carriera professionale nel mondo dello spettacolo, prima come ballerina e poi nell’industria cinematografica.
Amy Adams è una forza naturale che è stata diretta da alcuni dei migliori registi che lavorano oggi ed è stata la protagonista di alcuni dei film di maggior successo degli ultimi anni.
Tanti i film e tanti successi per la meravigliosa Amy Adams
Da “Il dubbio” a “Julie & Julia” con Meryl Streep, che ha recentemente citato Amy Adams come esempio di artista americana nata in un altro paese durante il ha applaudito il discorso di accettazione del Golden Globe per la sua carriera all’inizio del 2017. Da “American Hustle” ad “Arrival” a “Nocturnal Animals”, Leone d’Argento è stato premiato alla Mostra del Cinema di Venezia sin dal suo inizio nel 2016.
Con i paragoni e le voci minori, la storia è destinata ad essere ostile. Al punto che una raccolta di fatti e personaggi memorabili sembra essere l’unico tipo di narrativa che viene comunicata. Tuttavia, nella prefazione a Gente non comune, Eric J. Hobsbawm dedica il libro “al tipo di persone i cui nomi sono tipicamente sconosciuti a tutti, se non a familiari e amici, e che, nelle moderne organizzazioni statali, sono riferiti come “uffici di nascita, matrimonio e morte”.
Occasionalmente, questi nomi vengono all’attenzione delle forze dell’ordine o dei giornalisti in cerca di “storie vere”. In alcuni casi, tuttavia, sono sconosciuti e non riconosciuti, come quelli di persone di altre razze, uomini o donne, che hanno alterato il corso della storia introducendo nel Vecchio Mondo specie di piante che sono state scoperte di recente nelle Americhe.
Questi uomini e queste donne costituiscono gran parte del patrimonio genetico della specie umana. I dibattiti storici sul significato degli individui e le conseguenze delle loro decisioni non li preoccupano. L’espunzione delle loro biografie dall’esposizione dei fatti non lascerebbe tracce sulla narrazione complessiva della macrostoria, come ci si aspetterebbe. Le loro vite sono interessanti quanto la tua e la mia, nonostante nessuno si sia iscritto per farne parte».
La letteratura, e ancor più la poesia, sono arruolate nello sforzo di rendere la Storia in qualche modo più appetibile. Ed è con questo spirito che la raccolta di poesie di Ilaria Grasso Epica Quotidiana (Macabor editore, 2020), un esordio poetico con una prefazione di Aldo Nove, prende vita come raccolta di poesie.
Poesia, nelle parole di Grasso, è “l’atto di fare poesia”, un resoconto schietto e attento della quotidianità che è rigorosa. Dall’elogio dei morti – di Fortini, Ottieri, Scotellaro e Majakovskij – alla sequenza di poesie tratte da una raccolta dalla forte coerenza tematica, la voce del poeta esplora con urgenza la realtà del lavoro e dei lavoratori, la dignità e rassegnazione , e il meccanismo insoddisfacente della modernità.
I punti della raccolta, che sono resi protagonisti collettivamente e individualmente, sono contaminati dalla provvisorietà, dettata dalla ripetitività come unico modo per misurare il tempo trascorso. Quando un oggetto si allontana dalla sua posizione originaria secondo un ordine predeterminato, visibile ma inavvicinabile, si dice che si trova nel “mestiere del vivere”.
Amy Adams è un’attrice di immensa abilità che sta vivendo un periodo di popolarità, sia per i nuovi film in cui recita, sia per essere stata appena inserita nella “Walk of Fame” di Hollywood. Inizierò con i grandi.
Mi piace chiamarla “star” perché è una star. Quando le persone mi vedono uscire dall’hotel con i miei mantelli arcuati e il mio lungo pullover, si chiedono se io stesso sono la “star”. I versi, in accordo con la narrazione e la visione, dimostrano la necessità di una detonazione di qualche tipo.
Distanze e dislivelli vengono cancellati in un luogo dove
Poetico essere millimetricamente vicini a qualcuno e allo stesso tempo essere nello stesso luogo e tempo di altri che hanno cessato di essere i “non visti”. Di conseguenza, il primo materiale vivente che l’autrice osserva è equamente distribuito, diviso e sotto il controllo umano. Di conseguenza, in questo processo non viene utilizzato alcun tipo di stranezza o distanziamento.
La poesia di Grasso, “Almaforno”, è una collezione di poesie che comprende la poesia “Almaforno”. “Almaforno” è una raccolta di poesie che comprende la poesia “Almaforno”. “Almaforno” è una raccolta di poesie che comprende la poesia “Almaforno” e la poesia “Almaforno”. “Almaforno L’epos diventa capacità di perseverare di fronte alle avversità, “in compagnia di molti, quando il dovere o la fama ci invitano a tornare”, il quotidiano che diventa un perpetuo campo di battaglia in cui la vittoria redenta è il non risultato.
In una zona non bellica dove il nemico comune e anche gli apparenti avversari sono sconfitti dal sistema («Arroccata sul sedile me tengo stretta di lato/la borsa quasi fosse un fucile» e ancora «Ogni tanto un incidente prova a rompere le righe / di questo schieramento quotidiano» e ancora «Og (e per questo, dalla voce poetica).
Ed è con precisione e ferocia che il distico del lavoro («Il lavoro stanca/ anche quando manca») porta in primo piano la questione fondamentale – racchiusa nella stessa etimologia labour, laboris – della vera esigenza di equivalenza tra lavoro e fatica .
L’opera di Grasso, che racchiude una storia recente del mondo del lavoro, che è stata influenzata dal mito del progresso, evita di diventare cinismo accostando da un lato aridità con pratiche premura, e dall’altro asetticità con una chiara tonalità. Insistere sulla dignità e sulla comunità come se fossero virtù fondamentali
Poi, quando finalmente arriverai alla fine del percorso, sentirai questo assioma cruciale: «Siamo in coibentare/coibentare stanze vuote per proteggerci dal male». Riunendo le lezioni dei Poemi politici di Brecht e dei Film politici di Pasolini, pur prendendo in considerazione i pronunciamenti esplosivi di Majakovskij, la storia raccontata da Grasso tenta di dimostrare come tutto vibra, si agita e persiste.
Invece di concentrarsi sul processo istituzionalizzato che trasforma ogni individuo in qualcun altro, l’uso della forma plurale della parola “raccogliere” protegge l’indomabilità che continua ad essere la garanzia collettiva per un futuro condiviso. – Tieni presente che le “persone minute” vengono viste solo quando non stanno guardando e vengono raccontate con un sorriso ironico sul viso. E che l’esistenza di ogni individuo è incomparabilmente grande.
Ora c’è un’anti-diva a cui sembra non interessare né internet né i social: «Per me i social non rappresentano una vera connessione e non affiderò i miei account social a una società di pubbliche relazioni perché sono terrorizzato di essere frainteso o che le mie parole vengano usate fuori contesto.» Inoltre, afferma che non ha intenzione di condividere mai le sue idee su Twitter perché “se non riesci a tenere d’occhio quello che stai dicendo, tutto ciò che dici può trasformarsi in una bugia”. “Se non riesci a tenere gli occhi su quello che dici, tutto ciò che dici potrebbe trasformarsi in una bugia”, dice.