il vero nome di mia martini Dopo una lunga carriera iniziata nel 1963, era semplicemente conosciuta come Mim Bert, ma è ampiamente considerata come la migliore cantante italiana di musica leggera insieme a Mina. Il Maestro Carlo Alberto Rossi la getta sotto i riflettori come una ragazza y-y, ma il suo successo in quell’abito, sebbene impressionante per una prima interprete, non dura a lungo. Scompare dalla vista per un po’ e poi riemerge nel 1971 con il nome d’arte Mia Martini. Molti dei suoi lavori successivi – tra cui Piccolo uomo, Minuetto, Donna solo, Inno e Padre vero – l’hanno proclamata tra i migliori interpreti degli anni ’90, un decennio in cui ha raggiunto un’enorme popolarità sia su scala nazionale che internazionale.
Nel 1982 si esibisce al Festival di Sanremo con la canzone “E non finisce mica il cielo” e in quell’occasione autorevoli giornalisti vollero onorarla assegnandole il Premio della critica, che da allora viene assegnato al festival e mantiene lo stesso nome.
La sua carriera e la sua vita personale sono state segnate da una serie di incidenti superstiziosi che hanno coinvolto membri dell’industria dello spettacolo e persone che l’hanno aiutata con il suo lavoro che l’hanno spinta ai margini per anni e alla fine l’hanno portata a scomparire dai riflettori a metà degli anni 1980.
Nel 1989 la cantante partecipa al Festival di Sanremo con la canzone “Almeno tu nell’universo”, che diventa un classico grazie alle sue capacità interpretative. Con il passare degli anni, Novanta è stato al centro di sempre più successi, tra cui La nevicata del ’56, Gli uomini non cambiano (sempre eseguito a Sanremo), e Cu’mm, un duetto con Roberto Murolo che ha rivitalizzato la musica di Napoli.
Morì alla giovane età di 44 anni per arresto cardiaco causato da circostanze che non erano mai del tutto chiare ma erano probabilmente correlate all’uso di droghe. Dopo almeno due giorni dalla sua morte, si scoprì che il suo appartamento era senza vita.
La sua carriera si estende per oltre tre decenni e ha interpretato brani in un’ampia varietà di lingue, tra cui italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e greco. Suoni di soul, folk, blues e jazz possono essere ascoltati nel suo catalogo.
Il suo album di debutto, Beyond the Valley, è stato ampiamente considerato come una delle migliori registrazioni mai fatte da un’artista femminile, e conteneva diverse cover straniere che erano rivoluzionarie in termini di arrangiamenti musicali, temi e voci del loro periodo.
La sua voce è immediatamente riconoscibile per la sua forza e l’impatto emotivo, e ha lavorato con alcuni dei più grandi nomi della musica di tutto il mondo. Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Lucio Battisti, Franco Califano, Mimmo Cavallo, Riccardo Cocciante, Paolo Conte, Fabrizio De Andr, Francesco De Gregori, Ivano Fossati, Enzo Gragnaniello, Bruno Lauzi, Mango, Amedeo Minghi, Mariella Nava, Stefano Rosso, Enrico Ruggeri e Antonello Vendit Mia Martini stessa era una cantante.
Se dobbiamo dirvelo, almeno sapete che è vero: Almeno Tu NellUniverso. Se invece Gli uomini non cambiano, il pensiero va subito a Mia Martini, talentuosa cantante la cui breve, travagliata, e talvolta dolorosa vita è stata interrotta. La donna è sempre stata avvolta nel mistero, a partire dal suo vero nome e continuando attraverso la sua prematura scomparsa e la malattia che l’ha afflitta per tutta la vita. Stiamo cercando di prendere in giro un po’ e conoscere quel particolare nodo.
Per quanto riguarda la malattia successiva, sappiamo che Mia Martini è scomparsa dalla vista pubblica per un certo periodo, da qualche parte intorno alla seconda metà del 1970. In realtà ha subito due interventi chirurgici alle corde vocali che hanno leggermente alterato la sua voce. Ma nulla si è fermato, e infatti, nel 1982, si esibiscono al Festival di Sanremo con il brano “E non finisce mica il cielo”, scritto da Ivano Fossati. Un anno dopo, nel 1983, scompare dalla vista pubblica perché voci di malizia si stanno diffondendo su di lei. Molti credono che tu porti sfortuna, e che questo ferisca profondamente il cantante che torna sul palco sanremese per la prima e unica volta nel 1989 per eseguire Almeno Tu NellUniverso.
2° posto e Premio della Critica "Mia Martini" a Elio e Le Storie Tese, esordienti, con "La terra dei cachi", che arrivò prima nella hit parade https://t.co/A6iEmXtvvY
— Paperon de' Paperoni (@_LoZio) February 19, 2021
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Le sorelle Mia Martini e Loredana Bert usavano ciascuna uno pseudonimo professionale, ma la sorella maggiore Mia (ai tempi, Domenica Martini era conosciuta come “Mim”) aveva più successo di sua sorella minore che rimaneva fedele al suo nome di battesimo. La giovane Mim Bert ha iniziato la sua carriera nel 1963 incidendo 45 dischi con il suo vero nome per l’etichetta CAR Juke Box. Fu solo dopo aver usato l’alias per un po ‘che divenne famoso. L’incontro decisivo avvenne nel 1970. Alberigo Crocetta, un avvocato e produttore discografico che scoprì artisti come Patty Pravo e Mal e che co-fondò il Piper, decise di rischiare su di lei e portare la sua musica a un pubblico più ampio. Nonostante ciò, Crocetta era convinto che Domenica Bert non sarebbe stato un nome efficace.