il lavoratore può essere sanzionato nel caso in cui Quando viene stabilito che le azioni di un dipendente non sono in linea con le direttive aziendali di prevenzione e sicurezza, possono essere imposte sanzioni sia civili che penali.
Più nello specifico, l’articolo 20 del D.Lgs. 81/2008 modificato stabilisce alcuni requisiti che i dipendenti devono soddisfare:
partecipazione dei lavoratori all’adempimento degli obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del supervisore per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro; il rispetto da parte dei lavoratori delle disposizioni e delle istruzioni del datore di lavoro, del dirigente e del supervisore ai fini della protezione collettiva e individuale; uso appropriato delle attrezzature di lavoro, delle sostanze e delle miscele pericolose, del trasporto e dei dispositivi di sicurezza; e l’uso da parte dei lavoratori di dispositivi di protezione messi a loro disposizione.
I lavoratori in tali situazioni possono essere soggetti a sanzioni pecuniarie da 50 a 800 euro e sanzioni penali tra cui l’arresto fino a un mese, come indicato nelle relative sezioni del D.Lgs. 81/08.
L’analisi preventiva per la comprensione dei fatti e l’attribuzione delle responsabilità è sempre richiesta nell’attribuzione delle sanzioni da parte degli organi di vigilanza.
Qualunque sia la circostanza, è fondamentale che:
L’azienda si attiene scrupolosamente alle normative, alle procedure e agli obblighi stabiliti dal D.Lgs. 81/08 e successive modifiche al fine di preservare la salute dei propri dipendenti ed evitare responsabilità in caso di infortunio o malattia professionale.
È sempre preferibile avere un luogo di lavoro tranquillo e sicuro in cui svolgere il proprio lavoro. Il lavoro di squadra è fondamentale a tal fine, in quanto aiuta a garantire il benessere di tutti i dipendenti e aiuta le aziende a evitare problemi legali.
Naturalmente, dovremmo iniziare con il datore di lavoro, che, in quanto proprietario del rapporto e quello con più voce in capitolo sulle decisioni e sulle risorse, ha il maggior peso quando si tratta di salute e sicurezza sul lavoro.
Per cominciare, il datore di lavoro è responsabile di due cose che non possono essere delegate:
l’individuazione di potenziali minacce (e successiva creazione di un “Documento di Valutazione dei Rischi”) la designazione di un “Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione” e così via (RSPP).
Nel primo caso, se il Documento manca di informazioni, il Datore di lavoro sarà multato tra 1.096 e 4.384 euro. I datori di lavoro rischiano il carcere fino a sei mesi o una multa da $ 2.500 a $ 6.400 se non riescono a presentare un DVR dopo essere stati informati della necessità di farlo. Tuttavia, il datore di lavoro rischia il carcere fino a sei mesi o una multa da $ 2.500 a $ 6.400 se non riescono a nominare l’RSPP.
I datori di lavoro possono affrontare il carcere fino a quattro mesi o multe da 1.315,20 euro a 5.699 euro per non aver adempiuto alle loro responsabilità legali per fornire a dirigenti, supervisori, lavoratori e ai loro rappresentanti le informazioni, l’istruzione e la formazione necessarie.
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Gli obblighi individuali possono essere ulteriormente suddivisi in due tipi all’interno di queste ampie classi: quelli soggettivi e quelli oggettivi. Invece di approfondire le specifiche di ciascuno di questi obblighi, questa pagina fornirà una panoramica di alto livello insieme a un riepilogo di eventuali infrazioni e le sanzioni associate per il mancato rispetto da parte del datore di lavoro.