Il giannini attore figlio di giancarlo; Giancarlo Giannini ha riflettuto sulla triste tragedia avvenuta nel 1987 quando suo figlio Lorenzo è morto a causa di un aneurisma alla giovane età di soli 19 anni. Durante l’intervista a tu per tu con Pierluigi Diaco andata in onda su Rai2 lo scorso 10 maggio, il celebre attore e regista ha riaperto quella ferita (che non era mai stata chiusa; sono ferite che non si possono sanare, come lui stesso ha sempre sostenuto). “È un’esperienza orribile vedere un bambino che muore. Ma ho detto a mia moglie: ‘Lui è migliore di noi'”, ha dichiarato Giannini con molto sentimento. “Lui è migliore di noi.”
Il suo primogenito era un ragazzo di nome Lorenzo
Quel periodo di dolore segnò una svolta nella sua vita, l’istante che portò in lui una trasformazione complessiva. Giancarlo Giannini, attore, e Livia Giampalmo, regista, sono i suoi genitori. Lui è il loro figlio. Quando aveva quattro anni, i suoi genitori divorziarono. All’età di diciotto anni, inizia a lavorare come assistente cameraman nel film “Evelina e i suoi figli”, diretto da sua madre nel 1990. Lo fa per guadagnare un po’ di soldi, ma non ha alcun interesse a intraprendere una carriera in film.
Da questo momento in poi intraprende una carriera che durerà 10 anni e che lo vedrà collaborare con operatori come Dante Spinotti e Giuseppe Rotunno, oltre a registi come Giuseppe Tornatore (Una pure formality, 1994). Numerose sono anche le collaborazioni con artisti di altri paesi, come Sylvester Stallone (Daylight, 1996) e Jean-Claude Van Damme, così come Anthony Minghella (Il talento di Mr. Ripley, 1999).
In seguito, con l’intenzione di seguire le orme del padre, si iscrive ad una scuola di teatro e partecipa ad alcuni laboratori legati al settore. Nel film “Alla rivoluzione a due cavalli” di Maurizio Sciarra, uscito nel 2001, fa la sua prima apparizione sul grande schermo come coprotagonista. Nello stesso anno viene selezionato dal regista Guy Ritchie per recitare al fianco di Madonna nel film “Swept Away” (2002, remake di “Travolto da un destino inaspettato nel blu del mare d’agosto” di Lina Wertmuller), interpretando il ruolo di Giancarlo, il personaggio che aveva precedentemente interpretato come suo padre.
Giancarlo Giannini e la sua ex moglie Livia Giampalmo hanno un figlio di nome Lorenzo Giannini. Lorenzo è il maggiore dei figli Giannini. A causa di un aneurisma, il giovane è scomparso nel 1987 all’età di 20 anni. In riferimento a Lorenzo, l’attore in un’intervista a Io Donna ha affermato quanto segue: “Molte persone hanno la loro fede in Dio messa in discussione quando sperimentano la perdita di un figlio. Inizi a chiederti perché è stato lui e non tu. a Milano. Sono salito su un aereo, sono corso all’ospedale e lì ho scoperto la madre e il fratello sconvolti.
Anche se ero nel stessa posizione di loro, ho cercato di consolarli dicendo loro: “Guarda, ora è migliore di noi.” Quando un bambino muore, la tua vita è cambiata per sempre; diventi diverso e spesso affronti le sfide con un livello maggiore di ferocia. Ma se hai fede, puoi andare avanti e renderti conto che la vita è proprio così, e non dovresti provare a cambiarla”.
Francesco Giannini è il quarto figlio di Giancarlo Giannini, ed è il secondo figlio nato dal matrimonio con Eurilla del Bono. Il nome completo di Francesco è Francesco Giannini. Come nel caso del fratello maggiore di Francesco Giannini, Emanuele, Francesco Giannini ha chiesto ai suoi genitori di onorare il suo desiderio di essere al riparo dal mondo del gossip del mondo dello spettacolo, ei suoi genitori hanno ottemperato alla sua richiesta. Per questo motivo sono disponibili pochissime informazioni su di lui, e non fa mai la sua comparsa in occasione di eventi pubblici, o almeno riesce a evitare di farsi fotografare. Anche Francesco è un musicista, proprio come Emanuele, quindi il talento musicale scorre chiaramente in famiglia.
Ha discusso della tragedia in diverse interviste, considerandolo ogni volta come il momento che più di tutti ha cambiato il percorso che avrebbe preso la sua vita, come è purtroppo facile credere, identificandosi con un genitore che si ritrova a seppellire un figlio , la cosa più innaturale e ripugnante che ci sia al mondo. Ha detto che si sentiva come se stesse seppellendo un bambino.
L’attore ricorda Lorenzo dicendo, riferendosi a lui, “E’ partito per un aneurisma, non so nemmeno il suo nome, voglio cancellare anche questa parola, è una vena che scoppia”. In questo periodo Giancarlo Giannini e il collega Vittorio Gassman stavano lavorando a Milano sul set di un film. Non appena ha appreso la notizia, non ha perso tempo a salire sulla prima compagnia aerea disponibile ea volare a Roma per stare con il resto della sua famiglia e suo figlio che stava per morire.
Giancarlo Giannini è responsabile di alcune
Le osservazioni che Giannini ha condiviso con Pierluigi Diaco e tIl pubblico dello spettacolo “Ti Feel” è piuttosto toccante, ha un significato profondo e intensifica notevolmente la situazione.
“Sono giunto alla conclusione che forse non c’era nient’altro che si potesse fare. L’unica cosa che potevo fare era quello in cui credo, e poiché credo in Dio e prego sempre prima di andare a letto, è così che sono. Credo nei misteri , e lo prego ogni notte. Di conseguenza, sono dell’opinione che la morte non sia un’esperienza terribile.
È orribile per chi ci lascia, motivo per cui spesso chiedono: “perché lui e non io?” Di Certo, è un male per coloro che ci lasciano. L’attore avrebbe detto: “Vedere un bambino morire è una cosa triste, ma devi anche scontrarti con chi ti è vicino”. è inevitabile, infatti queste sono le parole del padre, poiché è il padre di Lorenzo Giannini, Giancarlo Giannini, che è quello che parla in questo scenario.
“HO SPIEGATO A FLAVIA CHE È SOPRA GLI STANDARD NOI,”
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L’attore e il regista hanno poi rivelato un’altra esperienza, un pezzo ancora più personale di quel periodo, che potrebbe essere descritto come orribile, e sarebbe un eufemismo. “Ricordo che dissi a Flavia (sua moglie, ndr), ‘è meglio di noi’, perché ci credo, credo nelle cose, quindi l’ho detto anche vero. Perché credo nelle cose, credo che è migliore di noi. E se non ce l’hai, come descriveresti in poche parole qualcuno che è “con i piedi per terra”?
Siamo uomini, siamo creature insignificanti e, sebbene siamo magnifici, siamo anche meraviglioso! Se riesci a creare un senso di mistero dentro di te, allora ci sarai riuscito. Qual è esattamente il grande segreto? Queste le parole di Giancarlo Giannini, che ha detto: “Una parola difficile… ma non devi perforalo, perché non ce la farai mai.” [Citazione necessaria]