il figlio di alessandro vi

il figlio di alessandro vi Fu il 214º papa della Chiesa cattolica e prese il nome di Roderic Llanol de Borja (IPA: [roei ansl I e bda]), o Rodrigo Borgia (Jtiva, 1º gennaio 1431-Roma, 18 agosto 1503).
Chiesa di Santa Maria di Monserrato degli Spagnoli
Il suo controverso pontificato è spesso caratterizzato da libertinismo e nepotismo, e il suo cognome catalano, italianizzato in Borgia, è diventato sinonimo di questi tratti. Questo perché riconobbe la paternità di diversi figli illegittimi, tra cui i famosi Cesare e Lucrezia Borgia.
Borgia era senza dubbio un uomo del suo tempo, con tutto il peso morale che questo può comportare: e peccatore quanto vuoi; eppure due dei successori di Alessandro, Sisto V e Urbano VIII, lo descrissero come uno dei papi più importanti dopo San Pietro. Tuttavia, fu anche un papa notevole.
Ad esempio, risolse la disputa ispano-portoghese dopo la scoperta del Nuovo Mondo, affermandosi per una versione equilibrata del problema; e avviò la riforma degli ordini religiosi, dimostrando di comprendere i mali della Chiesa del tempo (quelli che avrebbero portato alla rivolta di Lutero).
Da persona competente, diede un vigoroso impulso allo studio del diritto canonico, che era necessario per la riorganizzazione della gerarchia, e fu paziente anche di fronte agli attacchi di Gerolamo Savonarola, che fu, di fatto, vittima dell’odio delle fazioni fiorentine più e prima che della sua volontà”.
Il 1º gennaio 1431, a Jtiva (nel Regno di Valencia, all’interno del Regno Aragonese), Rodrigo nacque da Jofr Llanol I Escriv e dalla sua moglie aragonese e lontana cugina Isabel de Borja y Cavanilles (sorella del futuro papa Callisto III). Dopo essersi trasferito in Italia in giovane età, studiò con Gaspare da Verona, professore di retorica all’Università di Roma, prima di frequentare la facoltà di legge a Bologna, dove arrivò nel 1453 e conseguì la laurea in diritto canonico il 13 agosto 1456.



Quando lo zio di Rodrigo, il formidabile cardinale Alfonso de Borja, fu eletto Papa Callisto III, salì rapidamente nei ranghi fino a diventare il leader più importante della Chiesa. Alla giovane età di 25 anni (febbraio 1456 [4]), promosse Rodrigo alla porpora e concesse il suo desiderio di italianizzare il suo cognome a Borgia, proprio come aveva fatto suo zio. Quando Borgia fu eletto vice-cancelliere di Santa Romana Chiesa il 1º settembre 1457, fu tutto grazie al nepotismo incontrollato di Callisto.
Don Rodrigo de Borja y Doms (Jtiva, forse 1431 – Roma, 1503) fu creato cardinale diacono nel 1456 e vice cancelliere della Chiesa da suo zio Callisto III. Accumulò una grande fortuna attraverso l’accumulo di benefici, e nel 1484, con l’aiuto degli Sforza contro il partito aragonese e mediceo, fu eletto Papa attraverso un processo farsa (11 agosto 1492).
Nonostante fosse pontefice, Cesare Borgia continuò la sua relazione con la bella Giulia Farnese, moglie di Orsino Orsini e padre dei figli Giovanni, Cesare, Lucrezia, Jofr. Era anche palesemente nepotista, in modo da dare posizioni considerevoli nel governo ai suoi figli e ad altri parenti. All’inizio della sua carriera politica, oscillò tra il sostegno agli Sforza e agli Aragonesi.

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Minacciato nella stessa Roma, aprì la città ai francesi (1494), accettando patti molto duri. In seguito, forgiò una lega con Venezia, Milano, la Spagna e l’Impero per contrastare i francesi (1495). Tuttavia, i suoi tentativi di controllare i disordinati baroni romani, tra cui gli Orsini, nel 1496-1497 furono infruttuosi. Nel frattempo, G. Savonarola imprimeva il suo stile di vita licenzioso a Firenze chiedendo un concilio per deporre i Medici “Forse originato dalla bolla pubblicata senza successo di A. a sostegno della crociata, che era di natura simoniaca (1501). Lo sforzo compiuto da Cesare apparve fruttuoso quando A.,
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Allo stesso tempo come suo figlio malato, morì inaspettatamente (non, come dicevano, dal veleno). La struttura politica che A. e Cesare avevano costruito simultaneamente crollò. Mecenatismo di umanisti (Pomponio Leto, Aldo Manuzio, Lascaris) e artisti (Antonio da Sangallo, Pinturicchio) gli valsero fama (che affrescò, tra l’altro, il famoso appartamento Borgia in Vaticano).