giuni russo morte causa Nel 1988 Giuni si riunisce con Franco Battiato per registrare l’album A casa di Ida Rubinstein (il titolo è ispirato al nome di Ida Rubinstein, personaggio simbolo della Belle poque): si tratta di un lavoro dettagliato dalla passione per la lirica[9], un disco classico, pop e jazz contaminato incentrato sull’interpretazione di arie e romanze di compositori come Bellini, Donizetti, e Verd
Ogni anno nello stesso periodo, l’etichetta discografica italiana CGD pubblica la compilation Le pi belle canzoni, che include alcuni dei suoi più grandi successi dal 1980, senza pagare alcun diritto d’autore al cantante. Ad oggi, l’album è ancora nel loro catalogo, nonostante abbia venduto milioni di copie.
Nel 1992, Warner Music Group (WMG) ha acquisito CGD, dando nuova vita alla world music di Amala, influenzata dall’arabo. Questo album contiene due brani inediti: la title track, “Amala”, e “Alla spiaggia dell’amore”, una canzone d’amore scritta su una spiaggia a forma di cuore a Portobello di Aglientu, in Sardegna.
Una tradizione annuale per i Russo è quella di registrare una canzone inedita e intensa con poche voci sotto il titolo Black image del compositore Enrico Riccardi per la colonna sonora della serie TV di Bud Spencer Detective Extralarge.
Nel 1994, ha fatto un ritorno sulla scena musicale con l’album Se fossi pi simpatica sarei meno antipatica[10], che presentava una miscela di canto e cabaret ispirato a Ettore Petrolini. Ciò può aprire la strada a collaborazioni letterarie più approfondite, compresa la ricerca su antichi testi sacri come quelli di San Giovanni della Croce e Santa Teresa d’Avila.
Questo album contiene alcune delle sue canzoni più conosciute, tra cui il duetto Strade parallele con Franco Battiato e le ballate La sposa e La sua figura, che è stato escluso dal Festival di Sanremo nel 1994 nonostante abbia superato tutti i rigidi criteri di selezione del festival.
L’album testimonia l’inizio della conversione religiosa dell’artista[12], che la porterà a diventare devota di Santa Teresa e a visitare il Monastero delle Carmelitane di Milano come laica.
Annualmente si esibisce al Premio Tenco, dove rende omaggio al cantante ligure eseguendo una propria interpretazione della canzone arrangiata da Franco Battiato “Ciao, amore, ciao”[13].
Il suo album del 1995, “La barca degli amanti”, presenta un duetto intenso ed emozionante con il cantante portoghese Sergio Godinho e include le canzoni “Malinconia (Ninfa gentile)”, “Il sole di Austerlitz”, “La sua figura” e “La barca degli amanti”[14]. Questo è il suo secondo anno consecutivo di partecipazione al Premio Tenco. Un’estate al mare, che riscuote un enorme successo all’inizio dell’anno, viene ristampato dall’etichetta It-Why in tre diverse versioni remix su vinile 12″ a metà dello stesso anno”.
Partecipa alla puntata del 22 giugno 1996 del varietà televisivo Il boom, trasmesso su Canale 5 e dedicato agli anni ’50, eseguendo una cover del successo di Peggy Lee del 1954 Johnny Guitar.
Il 23, 24 e 25 maggio 1997 si esibisce nella gara canora televisiva Viva Napoli, condotta da Mike Bongiorno e Loretta Goggi e trasmessa in diretta su Rete 4; ha cantato una selezione dalla Maruzzella di Renato Carosone e una canzone di Gaetano Donizetti dal titolo “Me voglio fa’ ‘na casa” dal suo repertorio risalente al 1988.
Contemporaneamente, dopo due anni di lontananza dall’industria discografica, un nuovo singolo contenente i brani “Gabbiano” e “Fonti mobili” emerge come anteprima dell’album “Gelsomini d’Arabia”, che, a causa di divergenze artistiche con la leadership di NAR International, non uscirà ma le cui canzoni compariranno invece nell’album del 2008 “Cercati in me”.
Il ritornello di Fonti mobili include una citazione dal libro di Georges Ivanovi Gurdjieff Vedute sul mondo reale, che merita particolare attenzione. L’influenza gurdjieffiana è udibile anche nella canzone “Bing Bang Being” dall’album Amala, che è stata scritta da Henri Thomasson, un sostenitore di Gurdjieff e l’uomo responsabile della scuola ispirata a Gurdjieff in Italia. L’influenza di Thomasson può essere ascoltata anche nella canzone “Il vento folle”, che prende in prestito il testo dal libro di Thomasson “Prima dell’alba”, pubblicato dalla casa editrice di Franco Battiato, L’Ottava.
Sempre nel 1997, il produttore Ezio Trapani, nipote del regista Enzo Trapani, le propone di leggere in Verba Tango, uno spettacolo di musica e poesia contemporanea in cui i versi di Borges sono cantati dal celebre attore teatrale palermitano Giorgio Albertazzi. La performance si svolge nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo nel quartiere Kalsa.
Dopo 30 anni di attività, il 27 novembre 1998, ha pubblicato il suo primo album dal vivo, intitolato Voce prigioniera, che conteneva interpretazioni dal vivo di canzoni da A House per Ida Rubinstein e altre opere. C’è una dedica alla cofondatrice e produttrice di Giuni, Maria Antonietta Sisini, sul rovescio della medaglia del disco.
Nell’estate del 1999, è stato informato che aveva il cancro, e per un certo periodo ha dovuto mettere in pausa la sua carriera di artista mentre si sottoponeva al trattamento. Nel 2000, la Extrarecord ha ristampato “Un’estate al mare” su CD singolo e vinile 12″, inclusi tre nuovi remix lirici del collettivo musicale italiano Novecento.
Ogni anno, le etichette discografiche Mr. Music e Dv More Records pubblicano una compilation best-of intitolata, rispettivamente, The Best of Giuni Russo e The Best of Giuni Russo, con nuove registrazioni delle canzoni classiche di Giuni Russo come reimmaginate dall’artista stessa e impostate su arrangiamenti del 20 ° secolo.
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Nell’estate del 2001 partecipa al concorso canino La notte vola, condotto da Lorella Cuccarini e trasmesso su Canale 5. Dopo cinque anni, ha deciso di ricostruire il suo storico successo di fronte a un pubblico dal vivo. Alla fine, dopo essersi classificato terzo, “Un’estate in mare” di Lucio Fabbri beneficia di un nuovo arrangiamento.
L’11 marzo 2002 è apparsa nel programma televisivo italiano Cocktail d’amore, condotto da Amanda Lear e trasmesso su Rai Due, dove lo spettacolo ha ripercorso la sua carriera artistica attraverso una serie di interviste e filmati. Durante l’episodio, racconta al pubblico del trattamento che ha ricevuto dalle principali etichette discografiche dopo aver espresso il suo desiderio di non lavorare più nel mainstream del settore.
Il 23 novembre 2002, ha pubblicato il suo secondo album dal vivo intitolato Signorina Romeo Live[19]. Il Carmelo di Echt è una composizione di Juri Camisasca che si ispira alla vita di Edith Stein, carmelitana martirizzata nelle camere a gas di Auschwitz nell’agosto del 1942.
Nell’arco di un anno, l’album si deteriora al punto da non poter essere recuperato; rimangono solo pochi milioni di copie dopo essere state acquistate prima di essere ritirate dalla vendita e sostituite con una nuova edizione con un diverso set di canzoni e un titolo diverso, giusto in tempo per il Festival di Sanremo 2003.