Giulia bertolin incidente

Giulia bertolin incidente: L’incidente è avvenuto intorno alle 19:15 sulla strada che collega San Vito con Bannia, in un’area di servizio rettilineo che si trova all’altezza di un agglomerato suini, secondo la polizia. C’era un uomo di 36 anni seduto sul sedile del passeggero di una BMW 216 nera, originario di Maniago, in California, e che si era infiltrato nella gara avversaria a causa di uno stallo dei Carabinieri. La 38enne ha tentato di evitare l’impatto girando a sinistra e dirigendosi verso l’area erbosa lungo il lato della strada, ma non è riuscita ad evitare l’impatto. Mentre la carambola BMW è ancora a metà gara, con il tratto precedente completamente distrutto, la Peugeot 208 è stata tamponata da una Volkswagen Polo bianca con la N.M., 33enne sacilese, e avantreno fracassato.

Giulia bertolin incidente
Giulia bertolin incidente

Nella giornata di oggi, lunedì 15 novembre 2021, due squadre dei vigili del fuoco della Caserma dei vigili del fuoco di San Vito al Tagliamento e della Caserma dei vigili del fuoco di Pordenone sono intervenute all’uscita della 19° Strada della Statale 21 tra San Vito al Tagliamento e Rivatte per un violento e tragico traffico. incidente che costò la vita a tre automobili.

Giulia bertolin incidente
Giulia bertolin incidente


Tre delle quattro persone coinvolte sono state ricoverate in ospedale, mentre per una donna di San Vito al Tagliamento di 39 anni che ora vive a Casarsa, Giulia Bertolin, a cui i Vigili del Fuoco hanno impedito l’uso di pinze oleodinamiche e dedita alla cura del personale ospedaliero giunto sul posto con ambulanza e auto medica, non c’è stato nulla da fare: è deceduta a causa del grave

Giulia Bertolin era alla guida della sua auto quando è stata investita da un altro veicolo che era entrato inaspettatamente nella gara della Marcia ed è stato poi trascinato via dal veicolo che la seguiva. Fortunatamente, è sopravvissuta.

Le ambulanze di San Vito e l’ambulanza di Pordenone, oltre ai vigili del fuoco di San Vito e di Pordenone, sono arrivate a San Vito per assistere all’incidente. Il conducente della Bmw è stato trasportato all’ospedale San Vito con un’ambulanza gialla: era sconvolto, ma i paramedici non hanno avuto difficoltà ad allontanarlo dalla sua abitazione. Preoccupano le condizioni della donna di 38 anni rimasta intrappolata nella sua auto. Dopo aver smontato porte e finestre con le cesoie, i vigili del fuoco hanno utilizzato i pistoni per allargare l’abitazione.

Giulia bertolin incidente
Giulia bertolin incidente

È ancora viva ed è riuscita a intavolare una conversazione con i colpevoli, ma poi il suo cuore smette di battere a causa delle gravi ferite che ha subito. Il medico rianimatore, presente sul posto con l’ambulanza, ha tentato di salvare la donna che era stata separata dal gruppo durante il viaggio verso l’ospedale di San Vito. L’ambulanza era stata fermata a Casarsa all’arrivo del medico rianimatore. Sul luogo della tragedia sono rimasti i carabinieri della stazione di San Vito e la radiomobile di Pordenone, dove hanno il compito di ristabilire l’ordine e determinare i responsabili dell’accaduto.

L’incidente è avvenuto intorno alle 19:15 sulla strada

Che collega San Vito e Bannia, in un punto di ristoro rettilineo che si trova all’altezza di un agglomerato suini, secondo le forze dell’ordine. C’era un uomo di 36 anni seduto sul sedile del passeggero di una BMW 216 nera, originario di Maniago, in California, e che si era infiltrato nella gara avversaria a causa di una situazione di stallo dei Carabinieri. La 38enne ha tentato di evitare l’impatto girando a sinistra e dirigendosi verso l’area erbosa a lato della strada, ma non è riuscita ad evitare l’impatto. Mentre la carambolava BMW è ancora nel mezzo della corsa, con la sezione precedente completamente distrutta, la Peugeot 208 è stata tamponata da una Volkswagen Polo bianca con la N.M., 33enne sacilese, e un avantreno sfondato.

A seguito di un incidente stradale sulla strada tra San Vito al Tagliamento e Bannia, Giulia Bertolin, insegnante di un asilo nido locale, è morta il 16 novembre nel comune di San Giovanni e nel comune di Casarsa. La comunità di San Giovanni e il paese di Casarsa furono sconvolti dalla notizia della morte di Giulia.

Una donna che era ammirata da tutti, che era allegra, sempre pronta ad aiutare e che aveva sempre il sorriso sulle labbra.

Il 17 ottobre dell’anno 1982 Giulia Bertolin è nata nel comune di San Vito al Tagliamento, ed ha sempre vissuto a San Giovanni di Casarsa con i genitori, Walter e Narcisa, entrambi insegnanti presso Monsignor Giacomo Jop Scuola Elementare nella frazione di Casarsa.

Dopo essersi diplomata al Liceo Scientifico e aver completato gli studi presso l’Università di Padova, Giulia Bertolin ha iniziato ad insegnare in alcuni centri di educazione della prima infanzia della regione. Tre anni fa, nel 2018, aveva vinto il concorso e si stava preparando ad assumere un ruolo di leadership in una scuola pubblica, il che è stato un risultato significativo.

Era stata istruita a lungo in provincia di Udine prima di essere trasferita in una scuola del Casarsa, dove prestava servizio.

Nella giornata di oggi, lunedì 15 novembre 2021, due squadre di vigili del fuoco della Caserma San Vito al Tagliamento e della Caserma dei Pompieri di Pordenone hanno risposto all’uscita di Strada 19 della Strada 21 tra San Vito al Tagliamento e Rivatte per un violento e tragico traffico incidente che ha causato la morte di tre automobili.

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Tre delle quattro persone coinvolte sono state ricoverate in ospedale, mentre per una donna di 39 anni di San Vito al Tagliamento che ora vive a Casarsa, Giulia Bertolin, cui i Vigili del Fuoco hanno impedito di usare pinze oleodinamiche e dedita alle cure del personale ospedaliero giunto sul posto con ambulanza e auto medica, non c’è stato niente da fare: è morta a causa del grave

Sul posto l’ufficio dello sceriffo della contea di San Vito.

Giulia Bertolin era alla guida della sua auto quando è stata investita da un altro mezzo che era entrato inaspettatamente nella corsa di Marcia ed è stata successivamente trascinata via dal mezzo che la seguiva. Fortunatamente, è sopravvissuta.

Vive a San Giovanni con la sua compagna e i loro due figli. Una delle vittime era una giovane donna che apparteneva ad una famiglia molto attiva nella vita sociale e comunitaria di San Giovanni di Casarsa. Lei, in particolare, è raffigurata come una donna sempre aperta, sempre sorridente e solare, sempre atletica e sempre pronta a dare una mano.

Nella sua vita comunitaria ha fatto la differenza entrando a far parte della truppa Casarsa-San Giovanni Scout, a cui si è unito da bambino e poi da adolescente, e poi da giovane adulto. Era salita alla posizione di leader e si è distinta in questo ambiente per il suo ottimismo e disponibilità.

La notizia della morte di Giulia Bertolin non solo ha devastato la famiglia, che comprende la sorella Elisa oltre ai suoi genitori e nonni, ma ha anche devastato l’intera comunità, che ha reagito con grande tristezza alla notizia della sua scomparsa. E le parole che tutti hanno usato sono rimaste le stesse: solare, sempre gentile e sempre pronta ad aiutare.

Le ambulanze del San Vito e dell’ambulanza del Pordenone, oltre ai vigili del fuoco di San Vito e Pordenone, sono arrivate a San Vito per assistere all’incidente. L’autista della Bmw è stato portato all’ospedale di San Vito con un’ambulanza gialla: era sconvolto, ma i soccorsi non hanno avuto difficoltà ad allontanarlo dalla sua abitazione. Le condizioni della donna di 38 anni che era rimasta intrappolata nella sua auto erano fonte di preoccupazione. Dopo aver rimosso le porte e le finestre con il cesoie, i vigili del fuoco hanno utilizzato i pistoni per ingrandire gli alloggi.

È ancora viva ed è riuscita a intavolare una conversazione con il carneficetratori, ma poi il suo cuore smette di battere a causa delle gravi ferite riportate. Il medico rianimatore, sul posto con l’ambulanza, ha tentato di salvare la donna che era stata separata dal gruppo durante il viaggio verso l’ospedale di San Vito. L’ambulanza era stata fermata a Casarsa quando è arrivato il medico rianimatore. Sul luogo della tragedia sono rimasti i carabinieri della stazione di San Vito e della radiomobile di Pordenone, dove hanno il compito di ristabilire l’ordine e determinare chi è il responsabile di quanto accaduto.