Giovanna ralli giovane; Giovanna Ralli (Roma, 3 gennaio 1935) è un’attrice e cantante italiana. Il film, che ha vinto due volte il Nastro d’argento, è stato diretto da alcuni dei più celebri registi della storia del cinema italiano, tra cui Mario Monicelli, Ettore Scola, Roberto Rossellini e Vittorio De Sica, con Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Tot, Nino Manfredi, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni e Renato Pozzetto nel ruolo della fi Nata nel popolare quartiere Testaccio di Roma (e con Massimo Girotti tra i condomini della casa di via Tirso, dove precedentemente risiedeva), iniziò a guadagnare e ad assistere la sua famiglia a causa delle dure condizioni del periodo bellico, recitando all’età di soli sei nei film La maestrina (1942) di Giorgio Bianchi e I bambini ci guardano (1943) di Vittorio De Ha vinto il concorso di bellezza Miss Sorriso Lazio all’età di quindici anni, ed è apparsa come compagna e generica in un numero di film, tra cui Luci della varietà (1950) di Alberto Lattuada e Federico Fellini, Signori, in carrozza! (1951) di Luigi Zampa,
La famiglia Passaguai (1951) di Aldo Fabrizi,
Papà di Per il forte accento romano, la sua carriera si arricchisce in quegli anni (e, più recentemente, negli anni settanta- primo); avrà però una prima significativa parentesi intorno alla metà del Cinquecentoquarantesimo secolo, quando incontrerà lo sceneggiatore italiano Sergio Amidei, con il quale resterà emotivamente legato per molto tempo. Alla fine del Novecento la sorella maggiore (classe 1933) iniziò a fare apparizioni sul grande schermo e, nonostante avesse lavorato in ruoli secondari, mantenne una carriera di successo fino al 1957.
Grazie all’impegno di Amidei e di altri collaboratori, parti dei protagonisti in film come Anni facili (1953) di Luigi Zampa, Racconti romani (1955) di Gianni Franciolini, Le ragazze di San Frediano (1955) di Valerio Zurlini, Un eroe dei nostri tempi (1955) di Mario Monicelli, Il bigamo (1956) di Luciano Emmer, Una pel Il più spesso possibile in questo periodo, l’attrice sarà vista nel personaggio come il personaggio titolare della popolana romana, un’etichetta che la terrà sotto gli occhi del pubblico per molto tempo. Nel frattempo ottiene un notevole successo nel teatro leggero, debuttando sul palcoscenico nel 1957 al Lirico di Milano nella commedia musicale Un paio d’ali di Garinei e Giovannini, in cui canta anche la canzone celebrativa Domenica è sempre domenica , scritto da Gorni Kramer appositamente per lei.
Successivamente Amidei la presenta a Roberto Rossellini, che la dirige in due film, Il generale Della Rovere (1959) ed Era notte a Roma (1960); nella prima foto la Ralli ha un ruolo minore, mentre nella seconda è lei la protagonista. Entrambi i rapporti, che rappresentano un tipo di ritorno alle origini neorealistiche dell’autore, hanno ricevuto recensioni contrastanti, nonostante entrambi siano basati sul suo lavoro.
Nel 1964, dopo le sue apparizioni da protagonista nei film Carmen di Trastevere e La monaca di Monza, entrambi diretti da Carmine Gallone nel 1962, e Liolà (1963) di Alessandro Blasetti, in cui recita con Ugo Tognazzi e Anouk Aimée, il Ralli fornisce buone prove, ravvivando l’interesse della critica, ne La vita agra di Carlo Lizzani, in cui lei Con il ruolo triste e, per l’epoca, più insolito e audace della lesbica Piera nel film drammatico La fuga di Paolo Spinola , rifatto con Anouk Aimée e distribuito l’anno successivo, Piera vince il suo primo Golden Globe come migliore attrice protagonista. Durante questo periodo, la sua diffusa popolarità gli permette di apparire in numerosi spot televisivi.
Nel 1961 Rossellini dirige il suo primo lungometraggio
Viva l’Italia, che diventa un fenomeno culturale. In quegli anni i suoi film di maggior successo al botteghino furono Il nemico di mia moglie di Gianni Puccini (1959), Costa Azzurra (1959) di Vittorio Sala, in cui interpretava la moglie al fianco di Marcello Mastroianni e Alberto Sordi, e Nel blu di Piero Tellini dipinto di blu (1959), uno dei primi film italiani del genere “musicarello” con protagonista Domenico
Come molte altre importanti attrici italiane negli anni ’70, Ralli decide di intraprendere una seconda carriera a Hollywood, incoraggiata dal regista Blake Edwards, che l’aveva già notata nel film del 1964 Scola. Edwards le suggerisce di trascorrere almeno otto mesi a Los Angeles, durante i quali avrà il supporto della collega attrice Virna Lisi. Papà è la sua foto più nota negli Stati Uniti, ma cos’altro hai fatto mentre prestava servizio nell’esercito? Seguirà il film Il carnevale dei ladri (1967), diretto da Russell Rouse e interpretato da Stephen Boyd e Yvette Mimieux, con Sophia Loren che fa la sua apparizione nel film. Il film sarà seguito dal film, che sarà diretto da Edwards e avrà come protagonista Gina Romano
la briosa siciliana Rosa (Gina nella versione originale); il film sarà seguito dal film, che sarà diretto da Edwards, e avrà come protagonista Gin. In quell’epoca ebbe una breve relazione sentimentale con Michael Caine, che fu suo co-protagonista nel film inglese Passo falso (1968) diretto di Bryan Forbes, ma la relazione finì con una delusione quando il film non riuscì a soddisfare le aspettative.
Nel 1970, con l’uscita del film 4 di Paul Wendkos per Cordoba, in cui recita insieme a George Peppard e Raf Vallone, la famiglia Ralli decide di abbandonare la loro relazione genitoriale tutt’altro che stellare e di concentrare i propri sforzi professionali in Italia. Nello stesso anno Giancarlo Giannini compare in Una prostituta al servizio del pubblico e in regola con le leggi del stato di Italo Zingarelli, in cui viene candidato all’Oscar come migliore attrice protagonista nei Nastri d’argento di 1972. Nel frattempo, nel 1968, Spinola stava già facendo scalpore nel genere western italiano, che all’epoca stava diventando sempre più popolare, con il film Il mercenario, in cui recitava insieme a Franco Nero.
L’anno successivo Spinola ha diretto il dramma teso La donna invisibile, con Silvano Tranquilli e Carla Gravina, ed è uscito nelle sale. L’anno successivo, tra gli altri film, è apparsa nel thriller di Enzo G. Castellari Gli occhi ghiacciati della paura (1971) e nel film drammatico di Massimo Dallamano La polizia chiede aiuto (1974), entrambi diretti da Enzo G. Castellari. Le è stato assegnato nel 1974 il ruolo di Elide Catenacci in C’eravamo tanto amati di Ettore Scola, in cui interpreta una tenera senza spessore evidente ma che tuttavia ha una forte presenza ed è in parte autobiografica; il film è stato un successo di critica e commerciale e ha ricevuto il suo secondo Nastro d’Argento, questa volta per la sua interpretazione di migliore attrice non protagonista in un ruolo non protagonista.