Giorgio armani da giovane

Giorgio armani da giovane: “I giovani non vogliono essere etichettarli, vogliono vederli dal vivo”, ha detto Giorgio Armani in un’intervista a FQMagazine. La storia dello stilista che festeggia i 40 anni di Emporio Armani. “I giovani non vogliono essere etichettarli, vogliono vederli dal vivo”, ha detto Giorgio Armani in un’intervista a FQMagazine. La storia dello stilista che festeggia i 40 anni di Emporio Armani. Il grande stilista racconta a FQMagazine il 40° anniversario del suo marchio di moda “Emporio Armani sullo “streetwear”: “La linea ha visto un’evoluzione significativa”. in tutta la città. Attualmente, la giovinezza non esiste come valore numerico, ma piuttosto come stato emotivo o modo di essere…”

Giorgio armani da giovane
Giorgio armani da giovane

Quando qualcuno arriva a Milano e passa per l’aeroporto di Linate, la prima cosa che vede è il grande stemma Emporio Armani con l’aquila, apposto da più di trent’anni nell’hangar a bordo pista. Se voli a Milano e guardi questa scultura dall’alto, ti senti subito a casa. Quando le persone chiedono se è opera di Giorgio Armani, rispondono con un sorriso:

Giorgio armani da giovane
Giorgio armani da giovane


“No, non è opera sua”, dicono. Ma questa scultura, con le sue forme cubitali e la collocazione nel cuore di un aeroporto internazionale, è senza dubbio l’immagine che meglio coglie il legame indissolubile tra la moda milanese e l’attitudine del mondo. D’altra parte, è proprio per questo motivo che lo stilista ha creato il marchio nel 1981: come un condensatore di abbigliamento, accessori e idee il più inclusivo possibile e rivolto a un’ampia fascia di clientela.

Nonostante sembri un retaggio del passato, l’idea di creare una linea di moda dedicata ai giovani e alle esigenze delle nuove generazioni di cittadini di tutto il mondo stufi della formalità del prêt-à-porter è stata una rivoluzione passo, esemplificato dalla decisione di porre il denim al centro delle collezioni.

Dal 1981 nessun altro stilista ha mai inserito un paio di jeans nella sua collezione; non solo lo fa, ma include anche questo mantello con logo Emporio Armani nel suo insieme. Fu una scelta rivoluzionaria, ma all’epoca non fu vista con favore; piuttosto, è stato visto negativamente. Qual è la situazione ora, tenendo conto delle critiche?

Giorgio armani da giovane
Giorgio armani da giovane

C’è ancora la dimostrazione che stravolgere il quo stabilito è disorientante, che critica e scetticismo sono inevitabili, ma che è necessario percorrere con determinazione la propria strada. Farò tutto allo stesso modo.

I jeans sono l’apice dell’abbigliamento adirondack transnazionale, nonché un simbolo della democratizzazione della moda. Sono la perfetta combinazione di comfort e stile. Cosa rappresentano agli occhi di Giorgio Armani?

Un mantello che non passerà mai di moda, che può essere indossato con qualsiasi stile e che può essere indossato a (quasi) qualsiasi età. Inventarli sarebbe molto divertente per me.

Si inizia con la ristrutturazione dei pavimenti dei grandi magazzini milanesi

La Rinascente fino al 1965, quando Nino Cerruti assume l’azienda per disegnare la linea di prodotti Hitman, che è un sottoinsieme della linea di prodotti del Lanificio Fratelli Cerruti. Una carriera nella moda, oltre al successo economico, giocherà quasi sicuramente un ruolo nella vita di Giorgio: la sua straordinaria abilità lo distinguerà presto come uno dei capisaldi più creativi e affidabili nel mondo dell’alta moda.

Tuttavia, è solo nel 1974 che gli viene concesso il permesso di produrre un’intera gamma di articoli in pelle con il nome Armani by Sicons, che è un marchio del produttore italiano di pelletteria Sicons. Un anno dopo la sua morte, lo stilista, con l’assistenza del suo amico di sempre Sergio Galeotti, fonda l’omonima azienda, che alla fine sarebbe stata suddivisa in molti marchi, tra cui Emporio Armani occhiali, Emporio Armani Jeans, EA7, Armani Junior e Armani Casa.

Quando qualcuno arriva a Milano e passa dall’aeroporto di Linate, la prima cosa che vede è il grande stemma Emporio Armani con l’aquila, che da più di trent’anni è apposto nell’hangar a bordo pista. Se voli a Milano e guardi questa scultura, ti sentirai subito a casa. Quando le persone chiedono se è opera di Giorgio Armani, rispondono con un sorriso: “No, non è opera sua”, dicono. Ma questa scultura, con le sue forme cubiche e la collocazione nel cuore di un aeroporto internazionale, è senza dubbio l’immagine che meglio coglie il legame indissolubile tra la moda milanese e l’atteggiamento del mondo.

D’altra parte, proprio per questo lo stilista ha creato il marchio nel 1981: come un concentrato di abiti, accessori e idee il più inclusivo possibile e mirato a una vasta gamma di clienti. Nonostante sembri una reliquia del passato, l’idea di creare una linea di moda dedicata ai giovani e ai bisogni delle nuove generazioni di cittadini di tutto il mondo stufi della formalità del prêt-à-porter è stata una rivoluzione step, esemplificato dalla scelta di porre il denim al centro delle collezioni.

Fin dall’inizio, era chiaro che questo individuo avrebbe avuto successo

Punto di partenza di Giorgio Armani furono le giacche, poi “destrutturate” e in conseguenza delle quali l’industria della moda si trasformò. Infatti, sono stati riposti e riorganizzati, rendendoli più utili a chiunque scelga di indossarli. Ho eliminato l’imbottitura e la contro-fodera, ottenendo una mantella leggera e funzionale, adatta sia all’uomo che alla donna sul posto di lavoro.

Giorgio Armani ha raggiunto la fama internazionale e l’immortalità del suo nome nel mondo della moda grazie all’invenzione di questo rivoluzionario stile di giacca, mai immaginato prima da nessun altro.

Giorgio armani da giovane
Giorgio armani da giovane

Ispirato allo stile dei film noir in bianco e nero degli anni ’20 e ’30, nonché allo stile degli anni ’20 e ’30 in America, Giorgio Armani ha sempre utilizzato i colori del freddo nei suoi vestiti. Tra i suoi colori preferiti c’è il blu, che lui chiama “blu-Armani” e che si ritrova in ogni sua collezione.

Tuttavia, ha inventato una nuova tonalità, o, per lo meno, un nuovo nome per essa: greige, un colore che è un incrocio tra un verde brillante e un beige in apparenza.

Un’altra fonte di ispirazione per lo stilista Armani è stata la cultura del Medio Oriente e del mondo arabo, che può essere vista in modo più evidente nei suoi abiti e cappotti ispirati alla djellaba, entrambi introdotti negli anni ’90 in concomitanza con il rilascio del film “Il tè nel deserto”.

Giorgio Armani potrebbe aver avuto relazioni con altre persone dopo la morte del suo partner di lunga data, di cui tiene sempre una fotografia con sé, ma al momento non sembra essere coinvolto in nessuna relazione. Qual è l’unico grande rammarico di Giorgio Armani? I figli, o, meglio ancora, la mancanza di averne.

Come risultato della sua fortuna stimata di $ 7,6 milioni di dollari, la rivista Forbes lo ha incluso nella sua lista delle persone più ricche del mondo nel 2015. Secondo Forbes, il suo patrimonio netto aumenterebbe di un altro milione di dollari nel 2018, portandolo alla posizione di Il 174° uomo più ricco del pianeta in quell’anno.

Un uomo di grande forza e spessore, Giorgio del Cuore d’Oro, si è mostrato nel corso dell’epidemia di coronavirus del 2020. Non solo perché ha donato due milioni di euro a ospedali bisognosi, ma ha anche investito in anche la produzione di camici monouso per la protezione degli operatori sanitari costretti a far fronte alla pandemia di Covid-19.