Gianni nazzaro morte; Si è spento Gianni Nazzaro, figura nota nel mondo della musica. Sono vivo da 72 anni. È stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, dove da diverse settimane era in cura per un tumore polmonare. Il nome fu dato a Giovanni Nazzaro quando nacque il 27 ottobre 1948 a Napoli. Nel 1965 esordisce in modo creativo con imitazioni delle voci di Bobby Solo, Adriano Celentano e Gianni Morandi. Con il singolo “Solo noi”, la band si fa un nome come gruppo discografico estivo.
Le sue ballate appassionate hanno lasciato un segno nella musica degli anni ’70, che era un allontanamento dai suoni più leggeri dell’epoca. “Quanto è bella lei”, forse la più nota, è seguita da “L’amore è una colomba”, “Bianchi cristalli sereni”, “Non voglio innamorarmi mai”, “A modo mio” e “In fondo all’anima.” Ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1983 con il brano “Mi sono innamorato di mia moglie”.
Fu trascorso poco dopo il 19
Con l’assistenza delle compagne Nada Ovcina e del cappellano dell’ospedale. Nazzaro è nato il 27 ottobre 1948 a Napoli, e ha debuttato sul palcoscenico nel 1965 con lo pseudonimo di Buddy, impersonando artisti dello stemma dell’epoca, come Bobby Solo, Adriano Celentano e Gianni Morandi. Nazzaro è iscritto al sindacato degli acrobati italiani.
Nel 1967 si esibisce al Festival di Napoli con Sulo ppe mme e ppe te e l’anno successivo pubblica Un disco per l’estate, che include il singolo Solo noi. Me chiamme ammore, eseguita in collaborazione con Peppino Di Capri, diventa un grande successo al Festival di Napoli nel 1970. L’anno successivo Nazzaro si esibisce alla Canzonissima con i brani Far l’amor con ti e Miracolo d’amore; nel 1972 domina Un disco per l’estate con il brano Quanto è bella lei, che passerà alla storia come una delle sue realizzazioni più significative. Ancora nel 1974 Un disco per l’estate, con la canzone “Questo è ciò che mi fa amare”, è ancora in classifica.
Ha cantato, tra gli altri, L’amore è una colomba, Bianchi cristalli sereni e altri successi degli anni ’70 sul palco di Sanremo. Non voglio innamorarmi mai più di nessuno, non solo secondo me, ma anche nel mio cuore. La band Mi amo innamorato di mia moglie sarebbe tornata all’Ariston nel 1983 con la canzone “I am in love with my wife”.
Nazzaro tornerà al festival nel 1987 con Perdere l’amore, film che non supererà la selezione ma sarà portato in finale da Massimo Ranieri l’anno successivo: un episodio che segnerà l’inizio della carriera cinematografica di Nazzaro alimentando anche la speculazione su una rivalità tra i due artisti.
Gianni Nazzaro è sposato con Nada Ovcina dagli anni ’70 e la coppia ha due figli insieme. Il matrimonio della coppia, invece, va in frantumi quando Gianni si innamora dell’indossatrice Catherine Frank, dalla quale ha altri due figli.
Tuttavia, come canta Venditti, “certe relazioni amorose non finiscono mai, fanno viaggi massicci e poi tornano a casa”. Di conseguenza, il matrimonio di Gianni e Nada si è ristabilito dopo molti anni, e la coppia si è riunita nel 2016, con l’aiuto della donna che è stata al fianco del marito dall’inizio dei suoi giorni.
Nel caso di Gianni Nazzaro è terminale un tumore al cervello: le sue condizioni sono peggiorate drammaticamente nell’arco di pochi mesi, e nelle ultime settimane di malattia la situazione è peggiorata al punto che sembra che non ci sia nulla di più si può fare. A soli sei mesi dall’inizio della sua battaglia contro il cancro, Gianni Nazzaro cedette alla malattia accanto a Nada Ovcina, che aveva ritrovato il suo amore per lui ed era rimasta al suo fianco fino alla fine.
Il festival tornerà nel 1994, con Squadra Italia, per presentare Una vecchia canzone italiana, che sarà la prima volta che il gruppo si esibisce lì. Nazzaro ha anche lavorato come attore, in particolare nei film musicali degli anni ’70. Ma che musica, Maestro, e vieni giù a fare il soldato da noi e in tempi più recenti nella soap opera Un posto al sole e Incantesimo. Ha fatto parte del cast di Tale and Which Show, diretto da Carlo Conti e trasmesso su Rai1 nel 2014, dove ha vinto un premio per la sua interpretazione nel brano «Perdere l’amore».
Gianni Nazzaro è la causa della morte
L’artista è stato visto l’ultima volta il 27 agosto dell’anno 2021. L’uomo era in cura presso il Policlinico Gemelli di Roma per un tumore al cervello che si era diffuso ai suoi linfonodi. Gianni è stato devastato dal cancro, che nel giro di pochi mesi gli ha tolto la vita nonostante avesse 72 anni al momento della sua morte.
Negli ultimi anni è apparsa nei musical Hello Dolly (insieme a Loretta Goggi e Paolo Ferrari) e Victor Victoria (con Matilde Brandi e Paolo Ferrari). L’Ovcina è stato associato ad un grave incidente stradale in Francia avvenuto nel 2016. Ha perso un arto e rischia di essereg paralizzato.
La malattia è denominata
La notizia della sua morte è stata confermata dal suo medico personale, il professor Antonio De Luca, presente sul posto. Fu trasferito al Policlinico Gemelli di Roma, dove morì poche ore dopo. Secondo De Luca “ero malato da tempo”. Si scoprì che aveva un tumore al polmone». Fumava? «Sì, ma era passato un po’ di tempo da quando era stato smesso».
In pochi giorni la situazione clinica di Nazzaro è notevolmente peggiorata. Non è stato possibile superare quest’ultima fase, secondo Antonio De Luca. Sebbene fosse stato ricoverato in un centro oncologico specializzato, le metastasi si erano già diffuse in tutto il suo corpo.
Non era compito del Covid trasportare il cantante napoletano, che aveva già portato a termine il giro di vaccinazione. Il professore spiega di aver già assunto le due dosi di Pfizer, ma che il tumore lo aveva costretto a morire entro sei mesi dall’inizio delle cure.
Nel 1987 tenta di nuovo di partecipare al concorso, ma la canzone da lui presentata, “Perder l’amore”, non è inclusa nella selezione finale. Per ironia della sorte, lo stesso brano viene riproposto l’anno successivo da Massimo Ranieri (con il quale Nazzaro è sempre stato considerato un rivale per le origini comuni, umili e napoletane, lo stesso genere di canzoni, e lo stesso disco etichetta per la maggior parte delle loro carriere) e vince il concorso di canora.
Nazzaro si impegnerà in un dialogo a lungo termine con gli organizzatori per assicurarsi la sua esclusione. Il ruolo del padre di Sara De Vito (interpretato da Serena Autieri) nella soap opera “Un posto al sole” è stato interpretato da lui per la prima volta nel 1998, ed è tornato nel cast principale nel 2009. Nel 2007 è apparso anche in televisione spettacolo “Incantesimo”. Si è esibito nella performance Tale e quale, prodotta da Carlo Conti, nell’edizione 2014.