Giancarlo giannini figlio morto; In una lunga intervista allo spettacolo Ti Sento di Pierluigi Diaco, Giancarlo Giannini racconta la terribile morte del figlio Lorenzo, scomparso a soli 20 anni dopo un aneurisma. Giancarlo Giannini parla anche della morte del padre per aneurisma. All’attore, che ha ottant’anni, è stato permesso di intraprendere un viaggio strappalacrime che include ricordi degli orrori della seconda guerra mondiale visti attraverso gli occhi di un bambino.. Giancarlo Giannini ricorda in una recente intervista la terribile morte del fratello Lorenzo.
Un grande attore e regista del nostro tempo, Giancarlo Giannini, sta per compiere 80 anni. Per l’occasione ha accettato di fare un’intervista su Rai 2 Ti Sento, che sarà condotta da Pierluigi Diaco e ripercorrerà tutta la sua vita fino ai giorni nostri. L’attore, che il 1° agosto reciterà le 80 candeline, in una recente intervista ha reso omaggio al fratello Lorenzo, morto nel 1987 a causa di un aneurisma.
Non appena mio figlio è morto, ho detto a sua madre e suo fratello
Che ora era il migliore di noi due. “Vedere tuo figlio morire è un’esperienza terrificante.” Una storia drammatica che Giannini ha tirato fuori più volte nelle interviste, nonché un modo per mantenere vivo il ricordo del ragazzino per il resto della sua vita. Da allora ha detto che c’è un dolore persistente che non scompare mai, ma è almeno attenuato dalla fede.
“Se uno ha fede, può andare avanti e accettare che la vita è quello che è”, aveva detto in un’altra occasione. Durante una performance a Milano, l’attore è stato portato d’urgenza in ospedale, dove è morto poco tempo dopo.
“Dopo essere salito su un aereo, sono stato portato in ospedale, dove ho scoperto mia madre e mio fratello, che erano sconvolti. “Anche io ero disilluso, eppure tu cercavi di consolarmi”. Lorenzo Giannini è stato il primo dei figli di Giancarlo, nato dal matrimonio con l’attrice e doppiatrice Livia Giampalmo, madre anche del fratello Adriano Giannini, l’attore ha anche altri due figli, Emanuele e Francesco, entrambi musicisti, nati dalla seconda moglie, Eurilla del Bono.
Giancarlo Giannini ricorda suo fratello Lorenzo, recentemente scomparso.
Giancarlo Giannini ha sofferto un terribile dolore a seguito di un’orribile tragedia, ma ha cercato di farcela affrontando la vita con coraggio. «L’unica cosa che ero capace di fare era quello in cui credevo; Credo nel mistero, credo in Dio, prego ogni notte, e ho fatto ciò in cui credevo. Di conseguenza, credo che la morte non sia un’esperienza terrificante. “È terrificante per la persona che ti abbandona; è lui o lei a cui viene costantemente chiesto: “Perché lui e non io?”, dice l’attore.
È la morte del fratello minore di Giancarlo Giannini, Lorenzo, che ha cambiato completamente la sua vita.
Far morire un figlio è un’esperienza terrificante, ma devi anche comunicare con chi ti è vicino. Ricordo di aver detto a Flavia: “È il migliore tra noi”, perché credo in ciò in cui credo, e credo in ciò in cui credo, quindi l’ho detto con tutta sincerità. E se non ce l’hai, cos’è che viene chiamato “i piedi per terra” in termini semplici? L’autore, come riporta il Corriere della Sera, ha concluso che “siamo solo persone comuni che fanno cose straordinarie”. “Siamo persone normali che fanno cose straordinarie”, dice l’autore. “Siamo persone normali che fanno cose straordinarie”.
Giancarlo Giannini e la morte del figlio Lorenzo a soli 20 anni. Ospite di Pierluigi Diaco a ‘Ti sento’, l’attore ha ricordato l’orribile dolore che aveva provato durante l’esibizione della prima serata di ieri pomeriggio. “Può darsi che soffra di un aneurisma… Non so quale sia il termine medico per questo, ma vorrei togliere questa frase perché è una scomoda verità. Ero a Milano al tempo, ricorda l’attore, e stavo lavorando a un progetto con Gassman. Avevo programmato di prendere un volo, ma mi sono reso conto che non c’era più niente da fare.
L’unica cosa che potevi fare era credere in ciò in cui credevi
Lo credo nel mistero, e sono uno di loro che crede in Dio. Mi alzo sempre presto la mattina e faccio questo. Di conseguenza, credo che la morte non sia un’esperienza terrificante. Come detto in precedenza, è molto pericoloso per chi abbandona la nave, ed è questo che viene sempre messo in discussione: “Perché lui e non io?” Sebbene vedere la morte di un bambino sia un’esperienza traumatica, devi anche comunicare con chi ti è vicino.
In particolare, ricordo che hai detto a Flavia: “È il migliore di noi”, perché io credo nelle stesse cose che fai tu e, per questo, l’ho detto con tutta sincerità. E se non ce l’hai, dovrai mettere le mani su ciò che è noto come “i piedi per terra”. Se riesci a stabilire un mistero dentro di te, il significato del mistero… non tentare di decifrarlo perché non avrai mai successoful nel decifrarlo”, come ha detto l’attore.
Nelle parole di Giancarlo Giannini: “Ho ancora in testa le immagini della guerra”.
L’attore ha anche condiviso i suoi ricordi di un evento terrificante accaduto durante la sua infanzia: la seconda guerra mondiale. Giancarlo Giannini ha ipotizzato che, nonostante sia un bambino, ha ancora tali immagini davanti agli occhi.
A pochi giorni dall’incontro con Arisa e Raoul Bova, Pierluigi Diaco compare nella nuova puntata di “Ti sento”, trasmissione televisiva che andrà in onda in diretta su Raidue martedì 10 marzo, nella seconda ora della seconda sessione. Attraverso ricordi e canzoni, questo straordinario attore con una brillante carriera sul palcoscenico ha raccontato tutta la sua vita, concentrandosi sul momento in cui si è confrontato con il peggior dolore che un padre possa provare.
Giancarlo Giannini, ad esempio, in una recente intervista ha parlato del suo dolore per la morte del fratello Lorenzo, morto dopo appena 20 anni a causa di un aneurisma. L’attore ha detto a Pierluigi Diaco di essere affetto da un aneurisma. “Non sono sicuro di come si chiami, ma vorrei revocare questa frase poiché è una vena infetta”, ha detto l’attore.
“L’ho visto, ma in modo più violento: cannoni sparati da una parte, cannoni che esplodono da un’altra… Sono vivo solo da 2 o 3 anni, ma li ho visti e sono ancora in “Ho solo 2 o 3 anni, ma li ho visti e sono ancora nella mia testa”.
Giancarlo è ora passato ad analizzare lo stato attuale del conflitto tra Russia e Ucraina, con l’obiettivo di evitare il più possibile le sensazioni e le immagini legate al conflitto.
La guerra, se si vuole la pace, non si fa con le armi. “Li tengo d’occhio da un po’ ormai, preferendo non vederli poiché so cosa stanno pensando e perché la guerra è una delle cose più terrificanti che possono accadere”.
Un’intervista intensa, emozionante e decisamente dolorosa che ha messo in ginocchio per la prima volta l’artista. Giannini racconta la sua storia con decenza ed eleganza, ma lo fa senza sorvolare sui dettagli più dolorosi della sua vita, come se il pubblico stesse assistendo alla performance più intensa della sua carriera, quella che parla insieme della vita e, ironia della sorte, della morte .