fondo casalinghe Il 1 ° gennaio 1997, il Fondo Casalinghe e Casalinghi INPS è stato istituito come fondo pensione per le persone fisiche che svolgono compiti di assistenza non retribuiti, inclusi ma non limitati alle pulizie e ad altri compiti domestici.
Se sono soddisfatte le condizioni per ricevere una pensione, il fondo può essere utilizzato per garantire una posizione di sicurezza sociale anche in assenza dei contributi di lavoro tradizionali.
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La decisione di ogni individuo di aderire al Fondo casalinghe e articoli per la casa è rispettata.
Una volta che una casalinga si è registrata, la sua richiesta è stata elaborata e ha ricevuto tutte le informazioni necessarie su come verrà utilizzato il fondo, sarà in grado di iniziare a effettuare pagamenti per la sua pensione.
Le donne e gli uomini di età compresa tra i 16 e i 65 anni che sono caregiver primari in casa hanno diritto alle prestazioni del fondo casalinghe e casalinghe INPS.
Per ottenere l’assicurazione contro gli infortuni domestici, i familiari di età compresa tra i 18 e i 65 anni che lavorano esclusivamente in casa per la cura della famiglia, senza contratto scritto e gratuitamente, devono iscriversi all’INAIL.
Tuttavia, chi fa già parte della mutualità pensionistica (cioè la gestione autonoma dell’INPS, sempre amministrata dal personale proprio dell’ente) non dovrà compilare alcuna documentazione aggiuntiva per aderire al fondo casalinghe e casalinghe.
Oltre a soddisfare i limiti di età, i seguenti criteri devono essere soddisfatti prima di poter aderire al Fondo casalinghe e casalinghe:
Non essere tenuto a registrarsi presso qualsiasi altra organizzazione o fondo di previdenza sociale perché non si dispone di dipendenti o impegnarsi in alcuna attività di lavoro autonomo. Un pensionato diretto non può aderire al fondo, ma chi lavora meno del tempo pieno (anche su base regolare) sì. Tuttavia, la partecipazione al fondo è limitata ai beneficiari di piani pensionistici che prevedono superstiti (circolare INPS n. 223 del 20 dicembre 2001).
Visitando il sito dell’INPS e accedendo al servizio “iscrizione al fondo casalinghe e casalinghi”, e inserendo poi le proprie credenziali SPID, CIE o CNS, è possibile iscriversi online al fondo casalinghe e casalinghi INPS.
Se soddisfi tutti i criteri e ti registri online entro 30 giorni, sarai accettato automaticamente.
L’INPS effettuerà ulteriori controlli di verifica se la domanda viene respinta e comunicherà al richiedente i risultati di tali controlli.
I contributi devono essere versati attraverso il sito “Nodo pagamenti”, nello specifico l’area fondo casalinghe e casalinghe INPS.
Fondo #Casalinghe e #Casalinghi. Novità relative alle modalità di presentazione della domanda e le procedure per il #pagamento online dei #contributi attraverso il servizio Fondo Previdenza Casalinghe.
👉 https://t.co/tIQ2YVzONz#InpsComunica pic.twitter.com/XHztx5iufa— INPS (@INPS_it) June 19, 2022
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I contributi possono essere versati attraverso il servizio “PagoPA pagamento online”, e le ricevute possono essere visualizzate e/o stampate dopo che i pagamenti sono stati effettuati.
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Il contributo può essere effettuato in qualsiasi momento e in qualsiasi importo durante tutto l’anno, con la soglia minima per l’accredito dei contributi di un mese fissata a $ 25,82 e il pagamento minimo annuale del contributo fissato a $ 309,84.
Quando tutto è stato detto e fatto, quanto ti aspetti di ricevere? I contributi versati al fondo sin dalla sua istituzione sono utilizzati per determinarne il valore.
Il capitale viene rivalutato annualmente ad un tasso di interesse noto come “tasso di capitalizzazione”, e il beneficiario riceve il 98% dell’importo versato (il 2% viene trattenuto dall’INPS per la gestione del fondo). Questo tasso apporta adeguamenti al valore del pagamento in base allo stato dell’economia; L’importo rettificato viene moltiplicato per un numero variabile che varia con l’età. L’importo mensile della pensione sarà ottenuto dividendo l’importo che risulterà dal calcolo precedente per 12, ovvero i mesi dell’anno. Questo numero è chiamato “coefficiente di trasformazione” ed è descritto nella tabella del DM del 1° giugno 2020.