fabio picchi causa morte La morte del famoso chef fiorentino Fabio Picchi, che aveva 68 anni, è stata segnalata solo poche ore fa. Lo chef e proprietario di Cibro, appassionato di utilizzo di ingredienti locali e sostenibili, è diventato un’icona culinaria nella sua città e nella sua regione, guadagnandosi un posto nella Guida Michelin come simbolo della cucina italiana e regionale.
Lo chef Picchi aveva precedentemente aperto una trattoria, un club teatrale (il Teatro del Sale), una scuola di cucina toscana, e infine CiBio, un ristorante molto apprezzato anche dai commensali più esigenti e situato all’interno del caratteristico mercato di Sant’Ambrogio. Lo chef Picchi è stato un autore prolifico di libri sulla cucina e un ospite frequente in programmi televisivi legati al cibo.
La notizia della sua scomparsa ha sconvolto la città, e anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, si è spinto a postare un toccante omaggio a Fabio Picchi sul suo account Twitter nemmeno 24 ore dopo la sua scomparsa. Con voce tremante, si allontanò. Ma non lasceremo che questo ci vada in testa. Hai fatto molto per Firenze, e per questo, te ne siamo eternamente grati. Quando penso a te, voglio ricordarti ridente e pieno di vita. Caro Fabio, ti prego di trovare conforto nel bagliore del pianeta.
Matteo Renzi ha fatto eco ai suoi sentimenti, essendo sulla stessa lunghezza d’onda emotiva e tutto: “Ci mancherai tanto, Fabio”. Tuttavia, conserveremo il tuo insaziabile zelo per vivere. Singhiozzo tra le braccia di Maria e dei tuoi ragazzi. Dice il leader di Italia Viva: “Ciao, colonna di Sant’Ambrogio, vecchio cuore di Firenze”.
Fabio Picchi, chef del ristorante Cibreo e figura riconoscibile a Firenze e in Toscana, è scomparso il 25 febbraio 2022. Quando morì all’età di 67 anni, stava combattendo una lunga e difficile malattia.
Chef che incarna al meglio lo spirito della cucina della regione e che rende giustizia ai suoi piatti più iconici. È stato la forza trainante di Cibreo, il leggendario ristorante di Sant’Ambrogio dove celebrità e dignitari hanno cenato per decenni.
Fabio Picchi era un personaggio pittoresco che amava il cinema e il teatro italiano, la politica e il cibo. Era nato a Firenze ma veniva da Livorno.
Il fiorentino Picchi, uno dei più noti e celebrati chef italiani, è stato anche autore di libri che hanno avuto un discreto successo, ma ha privilegiato il suo primo amore, il teatro, fin dalla giovane età.
Ha incontrato e infine sposato la splendida attrice Maria Cassi grazie al suo lavoro nel cinema e nel teatro.
Aveva già aperto un paio di attività nel mercato di Sant’Ambrogio prima di aprire la sua ultima impresa, un considerevole negozio gourmet chiamato C.Bio Cibo Buono Italiano e Honesto. Esattamente un anno fa ha passato le redini al figlio Giulio, al quale aveva affidato il Cibro e gli altri locali (a cui aveva aggiunto il caffè e il ristorante all’interno dell’Helvetia&Bristol), per concentrarsi esclusivamente su C.Bio.
Fabio Picchi non era solo un punto fermo affidabile a Sant’Ambrogio, ma era anche estremamente laborioso. Era l’incarnazione stessa dello spirito del quartiere e, per estensione, dell’anima della città. Come è tipico dei personaggi con personalità forti, sono adorati dalla maggioranza ma invisi dalla minoranza. Così tante persone tengono a mente l’entusiasmo e il sostegno che è stato dato agli sforzi culturali e caritatevoli.
Protettore della tradizione culinaria e delle usanze fiorentine. Uomo del suo tempo che accoglie la mescolanza culturale nella ferma convinzione che alla fine andrà a beneficio della società nel suo insieme.
Prendendo in prestito il termine per una figura carismatica sul palco, “Picchi” potrebbe essere usato per descrivere uno showman. Se volevi le migliori uova fritte o la cucina etnica più all’avanguardia, Fabio Picchi era il tuo uomo.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=U4JN3TuGmPs&w=560&h=315]
Per questo ha deciso qualche anno fa di aprire il Ciblo, una trattoria tosco-orientale dove raccontare ai commensali i suoi viaggi, i consigli dei tanti libri che aveva letto, i suoi incontri con artisti e personaggi della cultura.