dove è nato raimondo vianello Iniziando la sua carriera alla fine del 1940, ha fatto una grande quantità di lavoro nel film come attore umoristico e drammaturgo, e poi è passato a condurre spettacoli di varietà popolari in televisione per la Rai (Un due tre, Tante excuse) e Fininvest (Attenti a noi due) (Pressing).
Particolarmente fruttuose furono le sue collaborazioni creative, prima con Ugo Tognazzi, con il quale realizzò diversi film nel 1950 e condusse il varietà Un due tre, e poi con la moglie Sandra Mondaini, con la quale realizzò molti spettacoli di varietà e diversi film a partire dal 1960 e culminando nella famosa sitcom Casa Vianello, che ha funzionato dal 1988 al 2007.
I genitori di Raimondo, Guido Vianello (1880-1965)[1] di famiglia veneta di tradizioni marinare originaria di Pellestrina e Virginia Margherita Maria dei Marchesi Accorretti (1896-1984) di una famiglia lauretana con antiche radici nobiliari maceratesi, ebbero quattro figli. Era anche il padre del cantante Edoardo Vianello e il nonno del giornalista Andrea Vianello, e cugino del poeta futurista veneziano Alberto Vianello. Roberto (1917), Lanfranco (1919) e Giorgio (1921) erano i suoi tre fratelli maggiori (1920). [2]
Nato a Roma, trascorse i primi cinque anni della sua vita a Pola, dove suo padre prestò servizio come ammiraglio della Regia Marina responsabile della rinomata accademia navale austro-ungarica; in seguito, visse a Trieste durante la seconda guerra mondiale in Dalmazia a causa degli obblighi militari del padre.
Dopo aver incontrato Vittorio Gassman [3] al liceo Torquato Tasso di Roma, ha deciso di conseguire una laurea in giurisprudenza presso il collegio della città. Lo fece, ma si laureò con voti mediocri e non praticò mai la professione di avvocato. Nel 1945 gli Alleati lo trattennero nel campo di Coltano per la sua partecipazione alla Repubblica Sociale Italiana [4] come sottufficiale dei bersaglieri. Fu imprigionato insieme ad altri personaggi illustri, tra cui gli attori Enrico Maria Salerno e Walter Chiari, il giornalista Enrico Ameri e il politico Mirko Tremaglia.
Insieme al fratello Roberto, ha lavorato come atleta e direttore del Centro Sportivo Nazionale di Fiamma negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale. Tuttavia, aveva anche un forte interesse per il calcio, ed era ricercato dal Palermo, una squadra che quell’anno gareggiava in Serie B. Qualche decennio dopo, per soddisfare il suo immenso entusiasmo per il calcio, si limitò a giocare nella Terza Categoria nella SaMo, squadra di cui era Presidente e che portava le iniziali di Sandra Mondaini, che nel frattempo era diventata sua moglie Di lui [5].
Insieme a Ugo Tognazzi, conosciuto qualche anno prima (nel 1951) e con cui formò un sodalizio artistico che durò per tutto il decennio, trovò il suo più grande successo televisivo con il programma Un due tre. Quando si tratta di prendere in giro figure politiche in televisione, il primo spettacolo a farlo è stato “Uno, due, tre”, che ha preso in giro sia la Repubblica che i presidenti del Consiglio. In un’epoca in cui la censura televisiva seguiva lo stesso modello applicato alla singola rete Rai, questo era destinato a causare problemi di censura, portando infine alla cancellazione dello spettacolo.
Quando il capo dello Stato italiano, Giovanni Gronchi, cadde a terra mentre faceva un gesto galante verso una donna la sera prima alla Scala, la sedia accanto al presidente francese, Charles de Gaulle, dovette essere rimossa. Questo incidente avvenne il 25 giugno 1959, ma la stampa principale lo ignorò. Raimondo Vianello urlò a Tognazzi: “Chi ti credi di essere?” mentre lo buttava giù dalla sedia e riproducevano l’azione in diretta televisiva. Tutti sono vulnerabili al fallimento ad un certo punto”, ha detto Tognazzi. [6]
Da allora, sia Vianello che Tognazzi sono stati licenziati dalla RAI a seguito dell’evento. Ne parlarono sia Tognazzi che Vianello negli anni successivi; quest’ultimo è apparso come ospite in entrambi gli spettacoli di Telemania [7] e The Three Tenors [8].
Ugo Tognazzi può essere visto seduto alla destra di Sandra Mondaini nel giorno del matrimonio della coppia felice.
Accadeva oggi, 7 maggio 1922, nasce Raimondo Vianello.
“Siamo di quella generazione in cui l’attore sapeva di entrare nelle case senza suonare il campanello, e quindi c’entrava con la cravatta e con garbo.” pic.twitter.com/2tx6Jk8D74— Stefano (@Tugli) May 7, 2022
https://platform.twitter.com/widgets.js
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=y2xcScrFg-Y&w=560&h=315]
Il tipo di umorismo più mainstream e vivace di Ugo e il marchio di commedia più raffinato e “inglese” di Raimondo si completavano a vicenda brillantemente, producendo risultati esilaranti e ampiamente acclamati. Sandra Mondaini, figlia del pittore Giacinto Mondaini, era una soubrette milanese conosciuta nel 1958 e con cui collaborò nella parodia teatrale Sayonara Butterfly dell’opera di Puccini. Insieme a Sandra Mondaini e Ugo Tognazzi, ha girato il film del 1960 Le Olimpiadi dei mariti per il cinema. Nel frattempo, nella stessa stagione, Vianello e Mondaini pubblicavano la rivista tradizionale politicamente e socialmente satirica Un juke box per Dracula. Si sposarono il 28 maggio 1962 e da quel giorno iniziarono una carriera artistica collaborativa [9].