Di Maio Conte Cosa È Successo; “Le dichiarazioni di una presunta volontà del M5S di operare un ‘disallineamento’ dell’Italia rispetto all’alleanza euro-atlantica e rispetto all’Unione Europea sono veritiere e irrispettose della linea di politica estera adottata da questo Consiglio nazionale e dal Movimento, che non ha mai messo in discussione la posizione del nostro Paese all’interno di queste tradizionali alleanze”, ha affermato il leader del movimento, Luigi Di Maio. E’ quanto si legge sul sito del Movimento 5 Stelle, che annuncia le conclusioni della riunione del Consiglio nazionale svoltasi ieri sera e questa mattina.
Luigi Di Maio era al centro di un dibattito interno
Contiani credevano che assumesse una posizione troppo “governativa”. Si tenne un vertice per decidere quali posizioni prendere su Luigi Di Maio. Di Maio, infatti, ha criticato, nei giorni scorsi, la volontà di alcuni esponenti delle 5S di portare una delibera al Senato, dopo l’intervento di Draghi di martedì 21 giugno, per impedire ulteriori spedizioni armi a Kiev.
«La nostra posizione – prosegue la nota online delle 5S – è saldamente ancorata alla Carta delle Nazioni Unite, all’appartenenza euro-atlantica dell’Italia, e costantemente orientata a rafforzare il processo di integrazione dell’Unione Europea, e auspica fortemente un decisivo protagonismo del nostro Paese, nell’ambito di queste tradizionali alleanze, al fine di favorire un’escalation diplomatica che, insieme alla rigida applicazione delle sanzioni contro il regime russo, favorisca una soluzione diplomatica della crisi
Per rafforzare il mandato della Presidenza del Consiglio in queste sedi, le 5S auspicano “un coinvolgimento più pieno e costante del Parlamento rispetto agli indirizzi politici che saranno perseguiti dal governo italiano nelle sedi europee e internazionali più rilevanti, tra cui la possibile decisione di inviare bilateralmente nuove forniture militari e funzionali”. Di seguito le questioni sulle quali “si augura che l’intero Parlamento o, perlomeno, i gruppi parlamentari che sostengono il governo possano trovare un accordo”.
Questa domanda agita il governo, colpisce il Paese e mette in crisi l’Unione europea. Secondo Medvedev, il cucciolo di Putin, l’Unione Europea è in crisi, e chissà se tra due anni esisterà ancora. Inoltre, questa domanda sconvolge il delicato equilibrio che esiste tra i poteri del pianeta, che potrebbe avere ripercussioni lungo il confine. Indocinese.
È un argomento controverso e, di conseguenza, provoca divisioni. Continua a vestirsi come se andasse alla prima comunione, e ha imparato molto da quando gli hanno spiegato che per fare il ministro degli esteri in un governo Draghi basta leggere i volantini che hanno già è stato consegnato da Palazzo Chigi da un motociclista perché la scatola del Wi-Fi è rotta. Personalmente vado da Gigino perché lei continua a vestirsi come se stesse andando alla prima comunione. Chi è esattamente l’avversario di Di Maio e colui che sta lavorando per farlo espellere? Giuseppe Conte, avvocato specializzato in noantri, è quello in questione. Perché e a che scopo chiedi? Ma a quanti sei particolarmente interessato?
Esaminiamo rapidamente gli eventi della storia. Era il 2018, quando vinsero alle elezioni sia il Movimento 5 Stelle, guidato da Di Maio, sia la Lega di Salvini. Entrambe le parti erano felici di essere state le loro avversarie durante la campagna. Per questo motivo giunsero alla conclusione che avrebbero dovuto formare insieme un governo di destra; tuttavia, nessuno dei due era disposto a cedere il ruolo di primo ministro all’altro fino all’intervento dell’avvocato.
Cliente abituale dell’azienda Conte, Bonafede ha detto
Ho il tipo di cui hai bisogno” e ha accompagnato Conte in un incontro segreto con Di Maio e Salvini. Dissero a Conte: “Avvocato, raddrizzi la cravatta, la pochette è grande, prendi il carro e vieni con noi”. Bonafede ha preso Conte alla nomina. E poi lo portarono davanti a Mattarella, che lo ammonì dicendo: “Avvocato, ti hanno beccato con il curriculum aggiornato, non ci faccia brutta figura”.
Il Consiglio nazionale dei Pentastellati ha rilasciato la seguente dichiarazione in risposta alle dichiarazioni di Di Maio: “Queste parole travisano le posizioni evidenti qui adottate il 16-17 maggio (e anche prima dello scorso 26 aprile), e ora completamente ribadite, sempre all’unanimità .”
A causa delle aspre critiche alla decisione di non trasferire armi fresche in Ucraina, Luigi Di Maio si trova sul filo del fuoco del Consiglio nazionale del Movimento. Che è tornato a incontrarsi la mattina dopo il vertice sul fiume di stasera per concludere il ‘minuto’, in cui, tra l’altro, si ribadisce la posizione del Movimento a sostegno della posizione euro-atlantica dell’Italia, compresi alcuni passaggi dedicati ai dubbi sollevato nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri. Chi è tornato a incontrarsi la mattina dopo la vetta del fiume di stasera per concludere l’minutes’, in cui, tra l’altro, la posizione del Movimento a sostegno dell’Euro-Atlan
Il M5S è scosso da un conflitto interno che sembra essere stato solo sospeso, e questo conflitto è stato lo slancio per una riunione notturna del Consiglio nazionale durata quattro ore domenica. Al centro c’è la bozza stilata da alcuni senatori pentastellati che chiedevano la fine dell’invio di altre armi a Kiev. Questo testo è stato duramente criticato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha fatto infuriare alcuni colleghi del Movimento che hanno affermato che esso “ci disallinea dall’alleanza Nato e Ue” e “se ci discostiamo dalla Nato, mettiamo a rischio la sicurezza dell’Italia rischio.” La riunione, sospesa in tarda serata, è ripresa oggi.
In un’osservazione conclusiva, si suggerisce che “il Parlamento sia coinvolto nell’approvvigionamento militare” e in risposta alla dichiarazione di Di Maio, la risposta data è: “Da lui commenti offensivi, discredito”. E’ stato anche un incontro a distanza dei membri del M5s dei Comitati Politici Esteri e Ue con i vertici pentastellati per definire la linea da portare al vertice tra governo e maggioranza, che si è poi svolto nel pomeriggio, in vista del voto di domani al Senato sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi alla vigilia del Consiglio europeo. Ciò è stato fatto per definire la linea da portare al vertice tra governo e maggioranza.
La riunione della maggioranza, chiamata a trovare una sintesi della delibera, è proseguita per alcune ore. Il Movimento 5 Stelle ha proposto che il dibattito si sarebbe dovuto incentrare su come “coinvolgere” il Parlamento nelle decisioni legate alla crisi in Ucraina. Questa idea sarebbe stata l’argomento principale della conversazione. Ci sono state diverse bozze su cui si è lavorato e, alla fine, si è deciso di anticipare il vertice che si terrà domani alle 8.30 del mattino.
Tuttavia, al momento giusto, non c’è traccia che sia stato espulso. Nel corso della conferenza convocata frettolosamente per discutere di quanto accaduto, il leader, Giuseppe Conte, si è dichiarato molto addolorato per i termini usati dal capo della Farnesina sulla propria forza politica. Ha affermato di essere stato piuttosto sconvolto da queste parole. E, alla fine, è chiamato a fare da mediatore tra la fazione più intransigente del M5S, che crede che il ministro degli Esteri si sia allontanato dalle sue radici e ora stia lavorando ad altre iniziative, e chi sta lavorando per sanare la violazione del partito.