come e morto maroni roberto

come e morto maroni roberto Roberto Maroni è morto all’età di 67 anni circondato dalla sua amorevole famiglia, che lo ha descritto come un “ottimista inguainabile” che “rispondeva sempre bene a chiunque gli chiedesse come stava”. In una delle sue ultime interviste, l’ex ministro dell’Interno e segretario generale della Lega Nord, nato a Varese il 15 marzo 1955, ha parlato della malattia che alla fine gli ha tolto la vita. Alla fine ho capito attraverso il mio cranio spesso che la politica non è una preoccupazione minore.
I problemi di salute di Maroni, che si stavano aggravando da tempo, hanno raggiunto un punto di rottura tra lunedì 21 febbraio e martedì 22 febbraio, causandone la morte nelle prime ore di mercoledì mattina. Nel gennaio del 2021, ha sperimentato una carenza e ha battuto la testa così forte contro il soffitto della sua casa che è stato oggetto di un articolo scritto da Renato Farina per il quotidiano Libero il 9 maggio 2021.
Dopo una serie di test, i medici decisero di operare il suo cervello presso l’Istituto neurologico Besta; Nonostante il tabù che circonda la sua malattia, l’amministrazione dell’ospedale ha rilasciato un comunicato stampa poco dopo la procedura. Il direttore sanitario dell’ospedale ci ha informato che Roberto Maroni, che ha subito oggi un intervento chirurgico presso la Fondazione Istituto Neurologico Carlo Besta, è in condizioni cliniche soddisfacenti ed è vigile e consapevole. In assenza di importanti sviluppi, la famiglia ha concordato che non saranno distribuiti ulteriori bollettini medici. La famiglia ha sempre taciuto sulle sue vere circostanze e sulla natura della malattia.
Bobo, il nostro amato cane, è morto alle 4 di stasera. Quando gli veniva chiesto come stava, rispondeva sempre “bene”, anche nei suoi ultimi momenti. Tipico Bobo, sempre alla ricerca del lato positivo delle cose. La mattina dopo la sua morte, i suoi cari scrissero lettere accorate lodando le sue molte qualità di marito, padre e amico. L’amore è immortalità, o più precisamente, è sostanza divina, e colui che è amato non muore mai. Salutano e salutano Bobo.
Dal 2013 al 2018 Roberto Maroni è stato presidente della Regione Lombardia. In precedenza, è stato il volto pubblico del Carroccio e il ministro dell’Interno nei governi di Silvio Berlusconi I e Silvio Berlusconi IV. Da quando il leader della Lega Nord Umberto Bossi è stato indagato per presunta appropriazione indebita di rimborsi elettorali nell’aprile 2012, ha fatto parte del triumvirato con Roberto Calderoli e Manuela Dal Lago fino al congresso del partito. Successivamente, il 1º luglio 2012, è stato eletto al Congresso per ricoprire la carica di Segretario federale della Lega Nord fino al 15 dicembre 2013. Matteo Salvini ha assunto il controllo del partito a dicembre. Ha ricevuto il 42,8% dei voti alle elezioni regionali lombarde del 2013, ma ha deciso di non ricandidarsi nel 2018.
Tra il 1994 e il 1995 è stato ministro dell’interno e vice primo ministro, e tra il 2008 e il 2011 è tornato al Viminale. Maroni è stato ministro del lavoro italiano per cinque anni (2001-2006) sotto l’esecutivo più longevo del paese. Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, sostenitore della Lega sempre e per sempre; queste sono alcune delle cose che l’attuale leader della Lega Matteo Salvini ha detto di lui da quando si è diffusa oggi la notizia della sua morte. In bocca al lupo, Roberto.
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I dettagli della sua educazione sono sempre stati tenuti nascosti. Fin dai suoi primi giorni, Maroni non aveva alcun interesse a rivelare dettagli personali sulla sua vita. Sposò Emilia Macchi, che divenne un’enorme ispirazione e musa, e rimasero insieme per il resto della sua vita. Si conoscevano da quando erano adolescenti, dopo essersi conosciuti al liceo statale Ernesto Cairoli di Varese. Maroni vide per la prima volta Macchi in un’aula del liceo classico dove entrambi frequentavano. Nel corso del tempo, il loro rapporto si è rafforzato quando si sono sposati e hanno iniziato una famiglia con tre figli di nome Chelo, Filippo e Fabrizio.