che malattia aveva maroni

che malattia aveva maroni Aveva dichiarato ufficialmente la sua candidatura nel 2020 a sindaco di Varese alle elezioni comunali del 2021, ma ha dovuto ritirarsi per problemi di salute. Alla luce di ciò, a partire dal 2020, la sua più grande battaglia sarà quella che dovrà affrontare quotidianamente: la lotta contro la malattia. La famiglia chiede privacy e silenzio, così Maroni affronta a porte chiuse quello che presto sarà noto a tutti come un tumore al cervello. Fino a che punto si manifesta questa malattia e che cos’è?
Il cervello e il midollo spinale costituiscono il sistema nervoso centrale e sono due degli organi più impressionanti del corpo. Consiste di circa 100 miliardi di cellule, o neuroni, con circa 10.000 connessioni tra ciascun neurone.



In particolare, ci sono due emisferi (destro e sinistro) che sono ulteriormente suddivisi in lobi all’interno del cervello. Due tipi di cellule sono responsabili di rendere questo possibile: i neuroni, già menzionati, che entrano in contatto con le cellule vicine per consentire la trasmissione dell’impulso nervoso, e la glia, che non solo fornisce nutrimento e supporto ai neuroni, ma li protegge anche con la mielina mentre si estendono. Inoltre, il cervello è sorvegliato da un trio di membrane chiamate meningi: la dura madre, l’aracnoide e la pia madre.
La grande complessità del cervello è proporzionale alla varietà di compiti che svolge. Il cervello è il vero centro di comando e controllo del corpo, orchestrando tutte le nostre attività mentali e fisiche e regolando le nostre funzioni vitali come la respirazione e la frequenza cardiaca.
Come ogni altro cancro, il cancro al cervello è caratterizzato dalla proliferazione incontrollata delle cellule all’interno dei tessuti del cervello; Questa crescita ha il potenziale per interrompere la normale funzione cerebrale. Come accennato in precedenza, il cervello è diviso in varie regioni, ognuna delle quali svolge un compito unico e importante. Poiché i tumori possono formarsi in una varietà di posizioni, i medici li hanno classificati in sottotipi.
La divisione principale è tra tumori gliali e altri tipi di tumori. Glioma, astrocitoma e astrocitoma sono tutti nomi per differenziare tra coinvolgimento e non coinvolgimento delle cellule gliali in una crescita anormale.
I tumori che non si sviluppano da cellule gliali sono indicati come tumori non gliali. Linfomi primari, tumori ipofisari e meningiomi sono solo alcuni esempi. Tuttavia, i tumori gliali, che provengono dalle cellule gliali, rappresentano circa il 40% di tutti i tumori cerebrali.
Roberto Maroni è morto circondato dall’amore della sua famiglia, che lo ha ricordato come un “inguaribile ottimista, che rispondeva sempre ‘bene’ a chiunque gli chiedesse come stava”. L’ex segretario leghista e ministro dell’Interno era malato da tempo, ma le sue condizioni erano peggiorate nelle ore precedenti a causa della malattia che stava combattendo. Mentre era a casa nel gennaio del 2021, è svenuto e ha battuto la testa. Ha dovuto ritirarsi dalla vita pubblica dopo che i medici hanno deciso di operarlo a seguito di una serie di test.
La famiglia Maroni ha sempre chiesto il completo anonimato, e la stampa ha sempre acconsentito alla loro richiesta. Il 9 maggio 2021, il giornalista Renato Farina ha scritto un articolo per il quotidiano Libero sotto lo pseudonimo di “tumore”.

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Nel 1989 Maroni è entrato nell’arena politica come membro della Lega Nord, dove dal 2002 è coordinatore della Segreteria politica federale. Questo organo è guidato da Umberto Bossi nel ruolo di segretario generale ed è responsabile della determinazione della posizione politica del Movimento a livello nazionale e locale. Dopo aver ricoperto diversi incarichi politici, è stato nominato Ministro dell’Interno nel primo governo Berlusconi nel 1994. In seguito è stato Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel secondo governo Berlusconi prima di tornare al suo incarico originale nel 2008.
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In una delle sue ultime interviste, l’ex ministro dell’ Interno ed ex segretario della Lega Nord nato a Varese il 15 marzo 1955 disse della malattia che lo colpì: “È una cosa che non trascuro, facendo tutte le cure necessarie”. Roberto Maroni è scomparso all’età di 67 anni circondato dall’amore della sua famiglia, che lo ha descritto come un “inguaribile ottimista”, che rispondeva sempre ‘bene’ a chiunque gli chiedesse come stava. Nella mia esperienza, ho imparato che la politica (con la P maiuscola) non appartiene ai fattori veramente cruciali della vita.
Maroni, il numero due di lunga data di Umberto Bossi, si è deteriorato per tutta la notte tra lunedì 21 novembre e martedì 22 novembre ed è morto nelle prime ore di martedì mattina. Dopo essere crollato e aver battuto la testa a casa nel gennaio 2021, è diventato il primo personaggio pubblico a discutere apertamente della sua diagnosi di cancro in un articolo di giornale scritto da Renato Farina e pubblicato sul Libero il 9 maggio di quell’anno.