bonus terzo figlio

bonus terzo figlio Le famiglie numerose sono incoraggiate dall’assegno per un terzo figlio.
Una serie di politiche sono strutturate per aiutare le famiglie numerose. Molti italiani non sono consapevoli delle opzioni a loro disposizione per aiutare le famiglie a basso reddito ed economicamente svantaggiate e aumentare il tasso di natalità del paese. Lo sconto per il terzo figlio è un esempio di tale politica. Il numero medio di bambini nati in una famiglia oggi è poco più di due. I genitori sono riluttanti ad assumersi il rischio di crescere più di due figli alla luce dell’attuale clima economico e sociale, nonché del fatto che l’età media in cui le persone si sposano è aumentata. Ma come è stato detto in precedenza, ci sono risorse disponibili per aiutare e incoraggiare ad avere figli.
L’assegno per famiglie numerose (o assegno per il terzo figlio) è una prestazione per le famiglie con tre o più figli. L’assegno universale, che dovrebbe entrare in vigore a luglio, rappresenta una minaccia per questa e altre misure sociali orientate alla famiglia. Dal momento che anche il premier Draghi ha ipotizzato che tutto potrebbe essere rinviato a gennaio 2022 a causa di ovvi problemi di tempistica, l’uso dell’ipotetico è necessario. Naturalmente, la deduzione del terzo figlio è ancora in vigore al momento della stesura di questo documento. L’assegno familiare numeroso continuerebbe per tutto il primo semestre, anche se l’assegno universale dovesse iniziare a luglio.
Nel 2021 l’INPS continuerà a fornire sostegno economico per un terzo figlio. In poche parole, la misura è un trattamento economico speciale per le famiglie ammissibili. Innanzitutto, devi essere una famiglia con almeno tre bambini piccoli. Una volta che uno dei tre raggiunge l’età pensionabile, l’indennità non viene più erogata. I bambini sono idonei solo se sono una parte naturale della famiglia e guadagnano almeno un certo importo da soli.
Ci sono una serie di requisiti oltre le dimensioni del nucleo familiare che devono essere soddisfatti per qualificarsi per il limite. Anche i genitori pre-adottivi ricevono il contributo, ma se il loro bambino viene dato in adozione, non avranno più diritto a riceverlo.
Se non disponi di un ISEE attuale, non avrai diritto alla sovvenzione. Poiché il beneficio viene ricevuto al momento della presentazione di una domanda, questa è la prima condizione per l’utilità.
Tutti e tre i figli minori tramite i quali viene richiesto il bonus devono essere restituiti e il valore complessivo dell’ISEE del richiedente al momento della presentazione della domanda non può superare gli 8.788,99 euro.
L’Inps è l’ente che eroga effettivamente il beneficio, ma la domanda deve essere presentata al comune in cui vive effettivamente la famiglia. Prima del 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui matura il diritto a ricevere la sovvenzione, è necessario presentare una domanda. Ciò significa che coloro che hanno recentemente aggiunto un membro alla propria famiglia, sia biologica che per adozione, devono richiedere il beneficio entro e non oltre il 31 gennaio 2022. Il bonus è tuo da conservare nel 2021, a partire dall’anno in cui matura il diritto (alla nascita del terzo figlio minorenne).
Se il diritto maturato non riguarda un’occasione gioiosa ma piuttosto un cambiamento dell’Isee (ad esempio, una famiglia che nel 2020 non ha ricevuto il bonus per aver superato il limite Isee e vi è tornato nel 2021), l’assegno decorrerà il 1° gennaio dell’anno in cui si verificano le modifiche del requisito.



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Circa 1.440 euro è la somma massima che può essere pagata per un terzo figlio. L’importo viene ripartito proporzionalmente e pagato in due rate ogni sei mesi il 15 luglio e il 15 gennaio, a seconda dell’ISEE della famiglia.