bonus prima casa

bonus prima casa Il decreto legge n. 73/2021 (noto anche come decreto “Sostegni bis”) ha stabilito nuove detrazioni dalle imposte indirette per l’acquisto di una “prima casa” da parte di persone fisiche di età inferiore ai 36 anni.
Gli atti datati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023 possono beneficiare di questi sconti. Il termine del 30 giugno 2022 stabilito dal decreto “Sostegni bis” è stato, infatti, prorogato di sei mesi dalla legge di bilancio 2022. I sussidi “prima casa under 36” saranno prorogati di un altro anno a partire dal 2024 grazie alla legge di bilancio approvata nel 2023.
Questi sconti sono progettati per invogliare le persone a fare delle case in cui possono vivere in modo permanente il loro primo vero investimento nella vita. Con i vantaggi “prima casa” puoi risparmiare sia sull’imposta di registro che sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) indipendentemente dal fatto che tu acquisti da un privato o da un’azienda. Gli atti soggetti all’imposta di registro e quelli tenuti ad effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari sono esenti da imposta di bollo, imposte catastali speciali e imposte ipotecarie.
Il First-Time Homebuyer’s Bonus (FGHB) è un pacchetto di agevolazioni fiscali progettato per incoraggiare i giovani (single o sposati) ad acquistare le proprie case.
I bonus sono stati istituiti per la prima volta dal Decreto Sostegni-bis 73/2021, pubblicato ufficialmente in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2021 ed entrato in vigore il giorno successivo, il 26 maggio. La data di scadenza era originariamente fissata per il 31 dicembre 2022, ma è stata prorogata al 31 dicembre 2023, grazie alla Legge di Bilancio 2023.
Come è comune per i bonus economici, il fattore primario in questo caso è l’Indennità Individuale di Spesa Condivisa (ISEE), un indicatore economico che “fotografa” il livello di contenuto complessivo della famiglia: ovviamente, gli uffici CAF ACLI o l’area myCAF possono essere contattati per un aiuto nel calcolo dell’ISEE.
In primo luogo, il cosiddetto Fondo di garanzia per la prima casa, che esiste effettivamente dal 2013, è oggetto delle agevolazioni introdotte dal decreto Sostegni-bis. Tuttavia, il decreto rende più semplice l’accesso al fondo alla luce di requisiti meno stringenti rispetto alle norme attuali (di cui parleremo di seguito). Per la maggior parte degli acquirenti di case per la prima volta, la garanzia è l’unico modo per finanziare l’acquisto di una proprietà e mette a rischio lo stato fino all’80%.
Oltre a soddisfare i criteri previsti dal Decreto Sostegni-bis, devono essere soddisfatti anche tutti gli altri presupposti ai fini delle tradizionali agevolazioni “prima casa” per poter beneficiare del bonus per la prima casa under 36.



Nella maggior parte dei casi, alcuni requisiti devono essere soddisfatti prima che vengano concessi i cosiddetti crediti d’imposta “primo acquirente di casa” e altri benefici. Il primo requisito è che le classificazioni catastali di seguito si applichino all’immobile oggetto di acquisto:
Quando acquisti una prima casa, come richiedi il bonus? Inoltre, cosa c’è di nuovo per gli acquirenti per la prima volta nel 2023? Il bonus acquisto prima casa per i minori di 36 anni è stato esteso per tutto il 2023 e i requisiti e i parametri per questo tipo di sussidio non sono cambiati grazie alla legge di Bilancio.
In effetti, gli sconti sono disponibili per chiunque abbia meno di 36 anni che acquista una residenza principale, non solo per coloro che sono acquirenti per la prima volta. Le imposte di registro, ipotecarie e catastali, nonché l’imposta sul valore aggiunto, sono spesso ridotte per i proprietari di case per la prima volta che soddisfano determinati criteri.
Per gli acquirenti di case per la prima volta nel 2023, il programma faciliterà il processo se la proprietà soddisfa determinati criteri catastali, si trova nel comune in cui l’acquirente risiede attualmente o prevede di trasferirsi e l’acquirente soddisfa altri requisiti. Gli sconti sui costi di costruzione si aggiungono alle agevolazioni fiscali per gli acquirenti di prima casa.
I benefici cambiano a seconda che la prima casa venga acquistata da un privato o da un’azienda che addebita l’IVA.

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L’imposta di registro, che si basa sul valore catastale dell’immobile, è ridotta dal nove per cento al due per cento per chi acquista una casa da un privato (o da una società che vende esente da IVA).
Invece del solito importo variabile dell’imposta ipotecaria e catastale, si tratta di un forfait di 50 euro.

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Se effettui l’acquisto da una persona giuridica che deve addebitare l’IVA, dovrai pagare solo il 4% di tasse. Le imposte alternative di 200 euro per registro, mutuo e catastale sono pagate.