Attrice scomparsa oggi; Il primo omaggio a Monica Vitti, l’attrice scomparsa oggi, mercoledì 2 febbraio, all’età di 90 anni, arriva dalla Sala Stampa del Festival di Sanremo, dove si svolge in quel momento la conferenza post-prima serata del festival. Un lungo applauso su cui tutti sono d’accordo. Dal palco sono stati scortati giornalisti e attori chiave della Canora Kermesse. Un omaggio ad un attore che ha lasciato il segno nella storia del cinema e nella cultura del nostro Paese.
In una recente conferenza stampa, Amadeus ha promesso di rendere omaggio a Monica Vitti, nonostante il palco fosse già allestito. Ha anche rivolto critiche per un omaggio “avaro” a un altro personaggio di spicco, Franco Battiato, morto di recente in un incidente stradale. “Se fosse stato ucciso uno dei suoi amici o familiari, sarei felice che sia stato ricordato in questo modo”, ha detto l’autista.
Dario Franceschini, ministro della Cultura, è stato tra i primi a esprimere il suo pensiero sulla distruzione del museo di Michelangelo Antonioni. “Saluto a Monica Vitti, saluto alla regina regnante del cinema italiano”, ha detto su Twitter Draghi, membro del governo. “Oggi è un giorno molto triste, perché due grandi artisti, di cui uno italiano, sono morti”, ha aggiunto.
A dare la notizia è stato un altro (ex) politico, Walter Veltroni, un tempo consigliere comunale di Roma e membro del comitato spicco del Pd, oltre ad essere un grande appassionato di arte del Novecento. «Roberto Russo, suo compagno di lunga data da tanti anni – come ha sempre scritto Veltroni sui social dei cinguettii – mi ha chiesto di informarlo che Monica Vitti non è più in vita. «Lo faccio con molto dolore, molta apprensione, molta trepidazione”.
Monica Vitti è una modella e attrice.
L’attrice Sophia Loren ha espresso il suo dispiacere e dolore per la morte di Vitti, che lei crede sia stata una grande attrice. “Puoi dirmi quando è stata l’ultima volta che l’hai visto?” Il funerale di Mastroianni era avvenuto molto tempo fa.
All’età di 83 anni l’attrice Piera Degli Esposti si è spenta all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove era ricoverata per complicazioni polmonari sin dal primo giorno del mese. Era nota per la sua forte personalità e la sensibilità irritata, con cui creava il suo stile interpretativo viscerale. Secondo la tradizione di famiglia, la notizia della scomparsa è stata inviata all’Adnkronos. Inscritto da Eduardo De Filippo come “il nuovo verbo”, Piera Degli Esposti ha scritto un capitolo chiave nella storia del teatro e del cinema italiano. Si formò «con le donne», come amava dire, e poi con le accademie. È nata a Roma e cresciuta a Roma.
Da un personaggio televisivo leggendario, Pippo Baudo, arriva questo omaggio all’attrice rumena: “Ho avuto il piacere di conoscerla bene, di diventarne amica, parliamo di una donna davvero eccezionale”. Era unica nel suo genere: era comica, autoironica e capace di tutto. Basti si immagina nella Polvere di Stelle con Sordi. Per chi non lo ricordasse, avevamo un bel rapporto da quando avevamo fatto Canzonissima insieme e lei si divertiva a parlare in siciliano per giocare perché era originaria di Messina”.
Tuttavia, negli ultimi anni, la conduttrice e l’attrice si erano perse i rispettivi punti di vista. “L’ha tenuta isolata poiché soffriva di Alzheimer”, spiega Baudo. “Non mi sentivo bene da un po’, ma da quando è successo mi sento molto peggio”. parole di Barbara D’Urso, “È stata trascorsa da un grande artista, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, uno degli artisti più belli del mondo in tutti i sensi.” Buona giornata, Monica Vitti, a te sono una fantastica ribelle”. Sulla scia della morte di Monica, sono molto rattristato.
Nel 1980 collabora con l’autrice Dacia Maraini al romanzo “Storia di Piera”, che prende spunto da eventi della sua infanzia e viene adattato nell’omonimo film, diretto da Marco Ferreri, con il quale trascorre un lungo periodo del tempo in stato di shock. Piera Degli Esposti, dopo essere stata riconosciuta dall’Academia di arte e drammatica, si mette anima e corpo alla recitazione, provando con Antonio Calenda, Gigi Proietti e Nando Gazzolo al Teatro dei 101, dove interpreta un maschile in “Dieci minuti un bufalo” (1968).
Monica Vitti figli
“La figlia di Iorio” (1971), “Antonio e Cleopatra” (1974) e “Molly cara” (1975) sono stati tra i ruoli che ha interpretato al Teatro Stabile dell’Aquila all’inizio della sua carriera (1978, Premio Ubu come miglior attrice). Successivamente è stata scritturata per un episodio della serie televisiva di Edmo Fenoglio “Il Conte di Montecristo”, in cui ha avuto un piccolo ruolo (1966).
Maurizio Costanzo ha raccontato che quando lui e suo fratello erano bambini vivevano a stretto contatto l’uno con l’altro. Da allora hanno continuato a visitare la zona, anche se è ammalata.
“Sono un grande fan di Sordi e sono un grande fan di Antonioni”, dice l’autore. Con Anna Magnani, l’attrice sarà ricordata come un’interprete eccezionale che eccelle sia nel genere drammatico che in quello geniale. “Attrice con tanto di personalità forte e incisiva – come si legge in una nota di Carlo Verdone”.
Roberto Russo è un uomo meraviglioso e ammirevole che gli è stato assegnato. Per sempre sarà ricordata come la prima attrice a incoraggiarmi e ad applaudirmi in una proiezione privata a casa di Sergio Leone a Bianco Rosso e Verdone, in provincia di Milano. I giovani attori e attrici avrebbero bisogno di svolgere ricerche approfondite sui loro ruoli. “Non ci sarà illuminazione.”
«Monica Vitti è giunta al capolinea», scrive su Twitter il regista Giovanni Veronesi, dopo aver sofferto per tanti anni di una terribile malattia. “Addio mia dolce amica sconosciuta”, dice il poeta. La notizia della scomparsa di Monica Vitti oggi mi ha fatto sentire davvero triste. Qui comincia l’avventura” nel 1975. “La sto prendendo con calma”, aggiunge.
Sono stati ricevuti diversi messaggi dal mondo della politica. “Attilio Fontana, il governatore della Regione Lombardia, scrive sui social che “è un simbolo del cinema italiano nel mondo”. Si tratta di un’opera bella e geniale, per molti versi unica nel suo genere. Mai banale , è sempre stata capace di evocare forti emozioni attraverso l’uso di un’aura accattivante e di un insieme di ‘tonalità’ che le erano uniche. “Riposa a rápido ritmo”.
“Con la scomparsa di Monica Vitti – racconta Maria Elena Boschi, presidente degli deputati di Italia Viva – perdiamo una delle attrici più famose della storia italiana, una vera icona che era anche bella e talentuosa. In poche parole, è unica nel suo genere. Monica, buon viaggio”. Vincente è descritto così: “Vincente, brillante, sensibile, versatile, maestro della comunicazione e della dialettica”. E’ unico nel suo genere. “Complimenti a Monica Vitti, una vera icona di Il cinema italiano nel mondo”, scrive Matteo Salvini, che ha condiviso su Facebook una foto dell’attrice.