Arresto sindaco polignano a mare

Arresto sindaco polignano a mare; La creazione di “una situazione alquanto avvincente”, in un simbolo iconico della Puglia, dove le “aziende amiche” sarebbero privilegiate all’asta, nonché tramite procedure “alternative” di selezione pubblica per escludere altri operatori economici, è stata descritto come “un po’ avvincente”. Quello che ha scosso questa mattina il comune di Polignano è un terremoto giudiziario innescato dall’arresto del sindaco del comune (e presidente di Anci Puglia), Domenico Vitto, nonché del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici e ambientali, Salvatore Colella. , nell’ambito di un’indagine della Guardia di Finanza, denominata ‘Amici miei’ e coordinata dalla Procura di Bari, su come la

Arresto sindaco polignano a mare
Arresto sindaco polignano a mare

Si pensi, in particolare, ai cancelli che sono stati allestiti nello specchio d’Inchiesta. Su tutta la lunghezza la riqualificazione del lungo Gelso in riva al mare, che comprende la celebre statua di Domenico Modugno, una delle persone più fotografate del pianeta e simbolo di Polignano nel mondo.

Per la precisione sono state arrestate cinque persone

Tutte residenti nella zona: oltre a Vitto e Colella, gli altri detenuti sono Nicola Cicala, Raffaele Lassandro e Pasquale Teofilo, tutti residenti nella zona. Alessio Coccioli, presidente della Procura di Bari, e Michele Ruggiero, vicepresidente della Procura di Bari, hanno chiesto che altri cinque imprenditori siano trattenuti nel corso delle indagini. A carico degli imputati sono state mosse numerose accuse, tra cui falsa ideologia, contestazione scurrile e turbativa del voto, omissione di atti ufficiali, rivelazione di un codice di sicurezza d’ufficio e illecito subappalto. Anche il reato di corruzione era stato impugnato dagli inquirenti, pur non essendo stato riconosciuto dal gip. Il numero degli indagati è di trentaquattro su tutta la linea.

Nel primo trimestre del 2021 inizieranno gli accertamenti della Società Gdf di Monopoli: gli accertamenti sono al via dopo che è stato scoperto che diversi tabaccherie di Polignano si erano rifiutati di pagare la quota comunale del conto per la mensa scolastica cittadina. Gli accertamenti inizieranno nel primo trimestre del 2021. L’indagine, che prevedeva il ricorso a conversazioni telefoniche, è stata poi ampliata ai rapporti tra le più potenti autorità politiche cittadine, i leader delle comunità e l’imprenditoria vittoriosa negli appalti.

In accordo con le risultanze degli inquirenti, negli ultimi anni sono state effettuate dichiarazioni giurate “plurime e sistema” rivolte a coloro che hanno importazione “soglia comunitaria”, risultando in “a quadro – sostenere gli indagati – di legami funzionali al sostegno elettorale nelle elezioni amministrative ” in “un quadro di evidenti legami funzionali al

Il numero degli appalti indagati dagli inquirenti è nove, ma solo tre di loro sono risultate con irregolarità sufficientemente gravi da giustificare un’azione penale. Altri fondi, oltre ai circa 800 milioni di euro dedicati alla piazza (per i quali Vitto sarebbe stato rimborsato), sono quelli per la manutenzione stradale, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riqualificazione di immobili commerciali e la riqualificazione di un bene sequestrato dalla mafia. Il valore monetario totale dei concorsi è di circa 1,2 milioni di euro (dollari USA).

Arresto sindaco polignano a mare
Arresto sindaco polignano a mare


Secondo lo slancio accusatorio, illustrato dal PM nel corso di una conferenza stampa a cui è intervenuto anche il procuratore di Bari, Roberto Rossi, i vertici comunitari avrebbero potuto ottenere benefici e avanzamenti di carriera attraverso l’utilizzo di questo sistema di favori e di nomina. Al contrario, l’imprenditore avrebbe fornito supporto politico alle elezioni (sebbene nelle accuse non si facesse menzione di presunti voti fraudolenti), nonché in alcuni casi lavori di riqualificazione di appartamenti e strade.

La presunta rete di favori, invece, secondo il gip, non comporterebbe un’eventuale corruzione, ragion per cui la Procura ha il potere di impugnare la decisione giudiziale nella fattispecie.

Non sono mancate le reazioni all’operazione compiuta questa mattina dalla Guardia di Finanza, che ha portato all’arresto di Domenico Vitto, sindaco di Polignano, e al vicesindaco Salvatore Colella, nonché all’arresto di altri tre persone nell’ambito di un’indagine sulle assegnazioni di alcuni appalti in borsa.

“Ho ricevuto con grande interesse la notizia del coinvolgimento di Domenico Vitto nell’indagine sui presunti appalti truccati, che ha portato all’esecuzione di venticinque misure cautelari questa mattina”, afferma Marco Lacarra, segretario generale del Pd Puglia. «Ho ricevuto con grande interesse la notizia del coinvolgimento di Domenico Vitto nell’inchiesta sui presunti appalti truccati», aggiunge. Domenico sa chi è e cosa rappresenta, e ne sono certo che dimostrerà presto la sua completa e totale estraneità ai fatti del caso.

Continueremo a riporre tutta la nostra fiducia nelle mani della magistratura

Come abbiamo fatto in passato, e auspichiamo che la condotta retta che ho sempre riconosciuto nel Sindaco Vitto, sia dentro che fuori il quadro istituzionale, emerga a seguito di indagini più approfondite. Infine, è deplorevole che alcuni noti esponenti del centrodestra pugliese non abbiano dedicato abbastanza tempo a commentare la vicenda, mettendosi così in una posizione sfavorevole in termini di imparzialità giudiziaria. «Ci ​​sono ancora privazioni speculative – conclude Lacarra – che, per la seconda volta, nonostante ne sia stata chiaramente mostrata la necessità, servono a mettere in luce le differenze tra noi e una certa ideologia politica».

Forza Italia è tra coloro che hanno espresso preoccupazione per i recenti sviluppi della regione Puglia, a cominciare dalla seguente dichiarazione: “Non si parla più delle inchieste che hanno gravato sul governo centrale pugliese: l’arresto del sindaco di Polignano a Mare, ad esempio, non è un arresto in senso tradizionale, visto che è il presidente degli Anci Puglia, a cui è stato ordinato di entrare nel Cda di Aeroporti di Puglia sul In conclusione, “un esponente di primo piano del centrosinistra pugliese”, come Mauro D’Attis, commissario regionale di Forza Italia, e Dario Damiani, vice commissario, entrambi membri del parlamento italiano, descrivono l’arresto del primo sindaco di Polignano a Mare, nel barese, per una vicenda di presunti appalti truccati, secondo la regionale Forza It

“Siamo sempre stati e continueremo ad essere affidabili”, dicono, ma quello che sta accadendo nella nostra regione sembra essere un crollo verticale di tutti coloro che stanno tentando di reindirizzare le tossine nocive attraverso il potere, la gestione e i sistemi istituzionali che sono orientato verso la maggioranza. “Siamo e continueremo ad essere affidabili”, dicono. «Ma quello che sta accadendo nella nostra regione sembra essere un crollo verticale di tutti coloro che tentano di dirottare le tossine nocive attraverso il potere, il management.

Arresto sindaco polignano a mare
Arresto sindaco polignano a mare

Sarebbe interessante e utile sapere cosa ne pensano Emiliano, Boccia, Lacarra e Decaro: è tutto normale? È chiaro che ai pugliesi si sta presentando uno spettacolo che richiede seria considerazione: “Al centro della scena oggi c’è la responsabilità di essere un’alternativa credibile e seria, concludendo Forza Italia esponenti, per ridare le amministrazioni ei governi comunitari che operano efficacemente nell’esclusivo interesse della collettività”.

Nella replica al ricorso, il procuratore di Bari, Roberto Rossi, ha sottolineato la necessità di trasparenza nell’amministrazione degli apparati istituzionali e amministrativi: “Chiunque si avvicini alla pubblica amministrazione deve essere trattato in modo equo e imparziale, a norma di legge .” Se qualcuno parteciperà a qualsiasi tipo di gara o distribuzione di risorse, dovrebbe essere consapevole dei propri diritti e responsabilità; altrimenti stanno danneggiando l’intera economia della comunità.