Arresto morabito: A maggio del 2021 a Joao Pessoa, in Brasile, Rocco Morabito, presunto trafficante di droga della ‘Ndrangheta catturato, potrà finalmente essere estradato in Italia. Secondo il sito di notizie brasiliano Uol, la prima parte della Corte suprema brasiliana ha concesso oggi il permesso all’estradizione dell’imputato in Italia. A seguito della pronuncia della Corte, l’Italia sarà tenuta ad agire secondo specifici prerequisiti previsti dalla legge brasiliana. Ad esempio, il sistema giudiziario italiano dovrà detrarre il tempo che Morabito ha già trascorso dietro le sbarre poiché non può essere condannato a più di 30 anni di carcere.
Morabito, nato nel comune di Africo, in provincia di Reggio
ha trascorso circa 23 anni in fuga dall’ordinamento italiano. Quando è stato individuato nel novembre del 2017, è stato arrestato e preso in custodia a Montevideo, in Uruguay. Dopo altri due anni, la sua estradizione fu finalmente approvata; ma, nel giugno del 2019, u ‘Tamunga e altri tre detenuti sono riusciti a sfuggire alla cattura ea fuggire dal paese. Il tentativo di fuga alla fine non ha avuto successo poiché è stato catturato dalle autorità brasiliane nell’anno 2021. Morabito è stato condannato per affiliazione mafiosa e traffico di droga in Italia nel 1994 e in quel momento è stato condannato a trent’anni di carcere. Dal 1995 il suo nome è stato inserito nell’elenco dei ricercati ed era considerato il secondo latitante più pericoloso, dietro a Matteo Messina Denaro.
Dopo la sua evasione da un carcere uruguaiano nel 2019, dove era detenuto dal suo arresto nel novembre 2017, il boss calabrese era in fuga. Rocco Morabito, che era in fuga da 25 anni prima della sua cattura a Montevideo, era in possesso di un passaporto brasiliano registrato a nome di Francisco Antonio Capeletto Souza al momento della sua cattura. Morabito, nato in Africa nell’ottobre del 1966, è accusato di far parte di un gruppo di narcotrafficanti attivo dal 1988 al 1994. Si ritiene che durante questo periodo sia stato responsabile dell’organizzazione del trasporto di sostanze illegali, la maggior parte in particolare la cocaina, in Italia e la distribuzione di queste sostanze a Milano.
I Carabinieri del Ros erano sulle tracce del superboss da quando era riuscito a evadere insieme ad altri tre detenuti dalla terrazza del carcere “Centrale” di Montevideo, Uruguay, forse con l’assistenza di membri del Bellocco che risiedevano tra Buenos Aires e Montevideo. I Carabinieri del Ros erano sulle tracce del superboss da quando era riuscito a scappare insieme ad altri tre detenuti dalla terrazza. Ora sta scontando la pena per molte condanne e condanne, sia per reati associati al traffico di stupefacenti sia per reati associati in generale.
Da allora Morabito è stato il principale punto di riferimento per i cartelli che si occupano di narcotraffico. Gli investigatori hanno seguito i suoi movimenti in tutto il Sud America fino a quando non sono riusciti ad arrestarlo a San Paolo. È stato arrestato insieme a Vincenzo Pasquino, latitante da gennaio 2020, affiliato alla locale Volpiano (To) e che aveva ricevuto una misura cautelare per traffico internazionale di stupefacenti.
Uno dei criminali più ricercati al mondo, Rocco Morabito, narcotrafficante della ‘Ndrangheta, ha ottenuto il permesso dalla prima sezione della Corte Suprema Federale (STF) del Brasile di essere estradato in Italia. Morabito è considerato uno dei criminali più ricercati al mondo. Morabito era stato arrestato dalla Polizia Federale a Joao Pessoa nel mese di maggio dell’anno precedente. Dopo il suo arresto, è stato mandato al penitenziario federale di Brasilia, e da allora vi è detenuto.
La stessa suprema corte brasiliana aveva già approvato l’estradizione nel marzo di quest’anno, ma ieri la corte ha ribadito la sua decisione respingendo il ricorso dei difensori di Morabito che avevano sostenuto l’illegittimità delle procedure. Avevano sostenuto che le procedure non avrebbero dovuto essere seguite. L’istanza è stata respinta dai giudici con una votazione svoltasi all’unanimità ei giudici hanno disposto la conclusione della procedura di estradizione. Ora il governo federale sarà incaricato di consegnare il boss alle autorità italiane.
Nella sentenza pronunciata in Cassazione, ha ricordato
Alle autorità italiane alcuni requisiti del diritto brasiliano che devono essere rispettati. Questi requisiti includono l’allontanamento da un’eventuale pena detentiva scontata in Brasile e l’applicazione di una pena massima di 30 anni di reclusione. Inoltre, ha sottolineato che la sentenza deve essere eseguita secondo la legge brasiliana.
Rocco Morabito, narcotrafficante della ‘Ndrangheta e uno dei criminali più ricercati al mondo, ha fatto autorizzare la sua richiesta di estradizione in Italia dalla prima sezione del Supremo Federale brasilianoe Court (STF), che è stato ora confermato. Morabito sarà inviato in Italia per affrontare le sue accuse. Lo scrive Agência Brasil. L’organizzazione ha riferito che Morabito era stato arrestato dalla Polizia Federale a Joao Pessoa nel maggio dell’anno precedente. Dopo la sua detenzione, è stato mandato al penitenziario federale di Brasilia, e da allora vi è detenuto.
La stessa suprema corte brasiliana aveva già approvato l’estradizione nel marzo di quest’anno, ma ieri la corte ha ribadito la sua decisione respingendo il ricorso dei difensori di Morabito che avevano sostenuto l’illegittimità delle procedure. Avevano sostenuto che le procedure non avrebbero dovuto essere seguite. L’istanza è stata respinta dai giudici con una votazione svoltasi all’unanimità ei giudici hanno disposto la conclusione della procedura di estradizione. Ora il governo federale sarà incaricato di consegnare il boss alle autorità italiane.
Nella sentenza pronunciata in Cassazione, ha ricordato alle autorità italiane alcuni requisiti del diritto brasiliano che devono essere rispettati. Alcuni di questi requisiti includono la rimozione da una possibile pena detentiva scontata in Brasile e l’applicazione di una pena massima di 30 anni di reclusione. Altri requisiti includono l’allontanamento da un’eventuale pena detentiva scontata in Italia.
Morabito è un calabrese classe 1966, considerato il re della cocaina a Milano. Si dice che sia il nipote di Giuseppe Morabito, che in Locride era boss e faceva parte di una delle cosche più in vista della zona. Condannato a 30 anni di reclusione nel 1994 per associazione di tipo mafioso e traffico di droga, dal febbraio 1995 è inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia.
Catturato per la prima volta a Montevideo, in Paraguay, dopo 23 anni di fuga, Morabito è riuscito a evadere nel giugno 2019 insieme ad altri detenuti dalla terrazza del carcere Centrale.
Dopo quasi due anni di latitanza, è stato finalmente arrestato il 24 maggio 2021 dalla Polizia brasiliana, che ha avuto il supporto investigativo dei Carabinieri del ROS, dei Comandi Provinciali di Torino e dello SCIP (Servizio per Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento di Pubblica Sicurezza), insieme alla collaborazione dell’FBI e della DEA.