Arresti clan moccia nomi; Con una sfilza di arresti e un sequestro massimo di 150 milioni di euro, la polizia italiana da questa mattina ha messo un pesante fardello sulle spalle della famiglia Moccia. I carabinieri del raggruppamento Operativo speciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip Miranda, alla presenza di 57 indagati (di cui 36 sono stati posti in custodia cautelare, 16 sono stati posti agli arresti domiciliari e 5 sono stati posti agli arresti domiciliari sospensione temporanea dall’esercizio dell’attività imprenditoriale) perché imputati a vario titolo, tra cui quelli di associazione mafiosa, estor
Attualmente, il gruppo organizzato di investigatori sulla criminalità finanziaria organizzata dalla Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) ha attuato due ulteriori misure di divieto temporaneo di svolgere attività commerciali nonché un decreto di sequestro d’urgenza preventivo di beni, immobili , e titoli di borsa per un controvalore complessivo di circa 150.000.000 di euro. Tra gli arrestati i nomi dei capi dei fratelli Moccia, Luigi Moccia, Antonio Moccia e Angelo Moccia.
Ho intenzione di prendermela con il clan Moccia. I Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, che è stata emessa in data 9 aprile 2022, dall’Ispettorato Generale di Polizia di Napoli, alla presenza di 57 indagati. La misura del carcere è disponibile per 36 persone, mentre la misura degli arresti domiciliari è disponibile per 16 persone. Invece l’errore di calcolo del divieto temporaneo di svolgere attività imprenditoriali è 5.
Gli arrestati sono stati accusati di vari reati
Tra cui associazione mafiosa, estorsioni, impeego di denaro, beni o servizi di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di merci, corruzione, porto abusivo e detenzione di armi da fuoco, ricettazione e favoreggiamento. Per agevolare il clan Moccia, i reati divennero sempre più numerosi.
Al vaglio anche le indagini della Guardia di Finanza.
Secondo le informazioni più recenti disponibili, il Gruppo di indagine sulla criminalità organizzata della GFI ha condotto ulteriori indagini su due reati che hanno coinvolto lo svolgimento di attività commerciali durante il periodo in cui era in vigore il divieto. Inoltre, esiste un’ordinanza di sequestro preventivo per il sequestro immediato di beni mobili e immobili nonché un’ordinanza restrittiva per il sequestro di titoli quotati in borsa. Il valore monetario complessivo è stimato intorno ai 150 milioni di euro.
Camorra, blitz clan Moccia: tra i detenuti anche un ex presidente del Consiglio di Bari e un consigliere di opposizione del Comune di Lecce.
A parte questo, il barese Pasquale Finocchio è tra le persone arrestate nell’ambito del blitz di massimo sforzo condotto dai Carabinieri del Ros e del Gico della Questura di Napoli contro il clan camorristico Di Moccia.
In connessione con il presunto traffico di influenze illecite, Finocchio è stato arrestato nella sua abitazione. La sua nomina da parte della Dda del Napoli risale al 2017, quando ricoprì la carica di vicepresidente del Consiglio di comunità di Bari, al quale fu eletto con il sostegno del centrodestra. Secondo quanto appreso, la vertenza riguarda un presunto ruolo di mediatore tra soci in affari, che Finocchio avrebbe avuto se si fosse avvalso della sua posizione politica e istituzionale.
L’indagato, accompagnato dall’avvocato Roberto Eustachio Sisto, “si professa assolutamente estraneo alle accuse, per sapere il legale contattato dall’ANSA, io clarirà con la massima serenità ogni aspetto della vicenda al più pronto durante il corso dell’interrogatorio”. “Si professa
Con ordinanza emessa in data 9 aprile 2022 dall’Ispettorato Generale di Polizia di Napoli, i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale hanno effettuato un custodia cautelare alla presenza di nr. 57 indagati (per 36 dei quali è stato disposto il carcere, 16 dei quali sono stati arrestati nelle loro abitazioni, e 5 dei quali è stato concesso il diritto temporaneo all’esercizio delle attività commerciali) che sono stati incriminati a vario titolo
Il Gruppo Organizza d’Investigazione sulla Criminalità della Guardia di Finanza ha adottato ulteriori due provvedimenti di divieto temporaneo di svolgere attività d’impresa, nonché un decreto di sequestro preventivo di merci in movimento, immobili e titoli di borsa, per un controvalore complessivo di circa 150.000.000 di euro.
Ordini e affari sono due forme di ordine e affari sono due forme di affari
L’indagine ha consentito di raccogliere prove significative circa l’esistenza e il funzionamento di un’organizzazione mafiosa, strutturata verticalmente e organizzata su più livelli di comando e concorrenza territoriale, i cui capi sono stati individuati nei fratelli MOCCIA Angelo, MOCCIA Luigi, MOCCIA Antonio, and il loro cognato IAZZETTA Filippo, i quali, nonostante siano attualmente detenuti e nonostante i fratelli Angelo e Lu
a vari livelli di subordinazione, oltre a promuovere specifiche reati end, che vengono consumate sia dai vari sottogruppi territoriali che compongono l’ala militare dell’organizzazione, sia dalle imprese impegnate nel recupero di oli animali e vegetali di un alimento -grado e produzione di macellazione oltre che da grandi progetti autostradali e ferroviari, dove avrebbero fornito direttive e fornito le consegne, derivate dalle forze armate dell’organizzazione.
Inoltre, Andrea Guido, consigliere comunale d’opposizione di Lecce e assessore nella passata legislatura della giunta di centro-destra, è tra i detenuti nell’operazione antiterrorismo compiuta a Napoli dai Carabinieri del Ros sotto la supervisione della locale procura.
Secondo le ipotesi degli inquirenti, Guido avrebbe preferito appalti a favore di chi potrebbe essere legato alla famiglia Moccia. Pasquale Finocchio, ex consigliere comunale di Bari, si sarebbe dimesso dal suo incarico.
Gli ordini emanati dal carcere dei fratelli Moccia e del cognato Filippo Iazzetta
La piovra era in grado di trasmettere messaggi anche all’interno dei confini del carcere. 57 indagati sono stati fermati questa mattina dalla polizia e accusati di una serie di reati tra cui associazione a delinquere, estorsioni, impeego di denaro, beni o servizi di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione, porto e detenzione illecita di armi da fuoco, il tutto in nome dell’abbattimento della famiglia criminale Moccia.
L’indagine ha consentito di raccogliere prove significative circa l’esistenza e il funzionamento di un’organizzazione mafiosa, strutturata in maniera verticistica e organizzata su vari livelli di comando e concorrenza territoriale, i cui capi sono stati individuati nei fratelli Angelo, Luigi, e Antonio Moccia, nonché il loro cognato Filippo Iazzetta, i quali, nonostante siano attualmente detenuti e che i fratelli Angelo e Luigi siano stati precedentemente trasferiti in
Questi prodotti sono consumati sia dai vari sottogruppi territoriali che compongono la base militare dell’organizzazione, sia dalle imprese impegnate nel recupero di oli animali e vegetali di qualità alimentare e nella produzione di scarti di macellazione, nonché da progetti di trasporto su larga scala, come ferrovie e treni ad alta velocità, dove avrebbero fornito una direzione strategica e fornito prodotti derivati dall’accumulo di capitale insufficiente nel tempo.