Ansa quando è nata; Fondata a Roma nel 1945 in sostituzione dell’Agenzia Stefani, l’ANSA è una cooperativa di 36 soci redattori dei più importanti quotidiani del Paese, con lo scopo di raccogliere, pubblicare e diffondere notizie, nonché fornire altri Servizi.
Ansa, che letteralmente si traduce come “Agenzia nazionale di stampa associata”, è il più grande servizio telefonico italiano e la più grande testata giornalistica del paese. L’ANSA è una cooperativa senza scopo di lucro i cui soci e titolari sono rappresentanti di 36 tra le più importanti testate giornalistiche italiane. Il suo scopo è fornire notizie corrette e imparziali in tutto il mondo.
L’Agenzia Stefani è stata costituita a Milano nel 1944 per fornire informazioni alla Resistenza italiana. Nel gennaio 1945 tre rappresentanti delle maggiori forze politiche della Resistenza italiana, Giuseppe Liverani, amministratore delegato de “Il Popolo”, Primo Parrini, amministratore delegato di Avanti!, e Amerigo Terenzi, amministratore delegato di L. ‘Unità, avanzata la possibilità di costituire un’agenzia di stampa come cooperativa di testate giornalistiche, nessuna delle quali controllata dal
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Funzionari militari alleati approvarono la loro idea e, pochi mesi dopo, l’agenzia italiana Notizie Nazioni Unite (NNU, Notizie delle Nazioni Unite), fondata dalla Divisione Guerra Psicologica, fu chiusa per garantire il successo della nuova agenzia. Ci furono le prime pubblicazioni antifasciste che approvavano le attività del gruppo e fu istituita una sede provvisoria a Roma in Via Moretto 15, sotto il comando ufficioso dell’ex direttore della NNU Renato Mieli.
La prima pubblicazione dell’ANSA, sotto forma di comunicato stampa, fu emessa il 15 gennaio 1945 e fu dispersa nella città di Roma. Successivamente l’Ansa si è trasferita in Via di Propaganda, dove ha occupato lo spazio precedentemente occupato dall’Agenzia Stefani.
Il primo telegiornale dell’Ansa, l’Agenzia Nazionale di Stampa Associata, è stato emesso a Roma il 15 gennaio 1945, ed è stato spedito a mano tramite corriere. Ansa è oggi la più importante agenzia di stampa multimediale in Italia e la quinta più importante al mondo. Dopo la britannica Reuters, l’American Associated Press, la francese AFP e la spagnola Efe.
Per esempio Sergio Lepri nel capitolo dedicato alle agenzie di stampa nel suo libro Studiare per essere giornalista: “Un’agenzia di stampa è una società giornalistica indipendente che distribuisce quotidianamente informazioni generali o specializzate a pagamento ad enti giornalistici e non, utilizzando sistemi tecnici veloci.” Teoria e pratica: un testo su cui abbiamo studiato più generazioni per prepararci all’esame di certificazione professionale.
Dato che questa definizione risale a prima del boom di Internet, ora dovrebbe essere aggiornata per riflettere il fatto che le agenzie stanno distribuendo materiale non a pagamento attraverso portali online.
Vale la pena ricordare che lo stesso Lepri è stato direttore dell’Ansa dal 1961 al 1990, dopo aver iniziato la sua carriera nella stampa clandestina liberale toscana durante la Resistenza e aver precedentemente servito come portavoce di Amintore Fanfani. Una rubrica del giornalismo italiano che ha festeggiato il 24 settembre i suoi 100 anni!
Pure Lepri ha discusso la distinzione tra quelle testate giornalistiche “globali” che hanno davvero giornalisti in tutto il mondo, come le “tre grandi” agenzie di stampa Reuters, AP e AFP, e quelle che non lo fanno. Le agenzie di stampa internazionali che hanno un gran numero di corrispondenti all’estero ma non dappertutto, e dove non ci sono, lo compensano scambiando newsletter con chi c’è: nello specifico, l’Efe e l’Ansa, ma anche il Dpa tedesco, l’altro L’americano Upi, il russo Tass, il New China e il giapponese Kyodo, tra gli altri.
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Dopo di che, ci sono le agenzie nazionali. Anche in questo caso, il modello è stato alquanto perturbato dall’emergere di Internet, ma è ancora sostanzialmente applicabile oggi. Ansa conta oggi 22 sedi in Italia, con la sede principale sita a Roma in Via della Dataria 94; e 81 uffici in 78 altri paesi, compresi gli Stati Uniti. Ogni giorno trasmette più di 3.500 notizie e 1.500 fotografie.
Ritornare all'”Associated Press”, tuttavia, è appropriato. Non c’è dubbio che si tratti di un modello molto diverso dall'”agenzia privata” fondata nel 1835 dal francese Charles-Luis Havas, e poi replicata dai suoi due ex soci Bernhardt Wolff e Paul Julius Reuter a Berlino nel 1849 ea Londra rispettivamente nel 1851.
Già nel 1848, i giornali di New York si unirono per formare la New York Associated Press, che era sia un antenato dell’attuale Associated Press che un modello per l’Handle. Ciò è stato fatto proprio per contrastare il rischio di oligopolio e le tentazioni di cartello tra i tre fondatori. Un terzo tipo di agenzia, denominata “ufficiale”, esiste come ultima opzione.
Stefani, inoltre, era un’agenzia “ufficiale”, essendo stata fondata a Torino in 1853 dal patriota veneziano Guglielmo Stefani, che allora viveva in esilio nell’allora Regno di Sardegna. Già direttore della Gazzetta Piemontese, che servì come organo ufficiale del governo fino a quando non fu ribattezzata Gazzetta Ufficiale nel 1860.
Da quando ha fondato l’agenzia per conto dello stesso Cavour, Stefani si è concentrato sulla divulgazione dei documenti, ma ha anche aggiunto una particolare attività di agenzia, diffondendo materiali di Havas, Reuters e Wolff oltre ai propri contenuti. Le notizie di Stefani, invece, continuarono ad essere pubblicate in piemontese e infine in Gazzetta Ufficiale tra il 1855 e il 1920, anche se in una “porzione ufficiosa”.
Era così strettamente legato alle direttive del governo che, in seguito alla firma della Triplice Alleanza, l’agenzia rescisse l’accordo con la francese Havas e lo sostituì con un altro accordo con il tedesco Wolff e l’austriaco Correspondenz, entrambi legati anche al governo direttive. Da allora il figlio Girolamo ha rilevato l’azienda di famiglia, a lui si sono aggiunti Ettore Friedländer nel 1881, Salvatore Mastrogiovanni nel 1918, Giovanni Cappelletto nel 1920, Carlo Camagna nel 1939, Roberto Suster nel 1941 e Orazio Marcheselli nel 1943, tutti di cui hanno contribuito al successo dell’azienda.
Tuttavia, con l’introduzione di una società a responsabilità limitata nel 1920, il ruolo del presidente ha assunto un significato maggiore rispetto al passato. Manlio Morgagni, ex direttore amministrativo del Popolo d’Italia e convinto sostenitore di Mussolini, fu nominato successore di Mussolini nel 1925. Stefani, già alto funzionario dell’amministrazione liberale, viene elevato alla carica di “battaglia organo” per i fascisti.
L’hotel si trova sulla famosa Via di Propaganda. E Morgagni è riconosciuto come l’unico alto funzionario che si suicidò il 25 luglio 1934, dopo la partenza di Mussolini, piuttosto che cercare di nascondersi o riciclarsi come tanti altri avevano fatto. Stefani esisteva ancora nelle province sotto la giurisdizione della Repubblica Sociale Italiana al momento della fondazione dell’Ansa nel 1861. Il 28 aprile 1945 i partigiani a Dongo assassinarono l’ultimo direttore del paese, Ernesto Daquanno.