Alighiero noschese morte; Conosciuto come showman, comico, attore e soprattutto imitatore, Alighiero Noschese era un artista napoletano morto nel 1979. Era anche conosciuto come Alighiero Noschese. Gigi Sabani, Crozza, Massimo Lopez, Fabio De Luigi e molti altri sono considerati i più grandi nei rispettivi campi in Italia. È anche considerato il più influente di tutti gli altri che hanno seguito le sue orme, tra cui Crozza, Massimo Lopez, Fabio De Luigi e molti altri. Ha avuto una carriera folgorante, arrivando fino alla Rai con una serie di spettacoli che lo hanno reso un nome familiare, ma all’inizio degli anni ’70 ha avuto un grave esaurimento psicologico dal quale non si è più ripreso. Dopo il matrimonio con Edda De Bellis nel 1963, dalla quale ha avuto due figli, Alighiero Noschese decide di divorziare da lei nel 1974, e il divorzio, finalizzato con l’approvazione della sua famiglia, è per lui una dura prova.
Alighiero Noschese, interprete e sosia a cui è stato assegnato il codice P2 e la tessera numero 343, si è impegnato il 3 dicembre 1979. La dicitura “morto” compare negli elenchi degli aderenti alla loggia sequestrata ad Arezzo in onore del venerabile maestro della P2, che è vicinissimo al numero delle Noschese.
Sul suicidio di Alighiero Noschese vengono sollevate numerose domande, in particolare sul modo in cui è avvenuto e sulle circostanze che lo hanno circondato. In particolare, Non solo, ma il contesto in cui è avvenuto questo suicidio è fonte di notevoli polemiche.
Alighiero Noschese è stato l’imitatore più popolare tra gli italiani negli ultimi settantacinque anni. Possiede un talento unico, un volto capace di impersonare i minimi dettagli di Giulio Andreotti, Amintore Fanfani e una sfilza di altri personaggi, che hanno tutti avuto successo sul piccolo schermo.
È intorno a questo periodo che la sua travolgente carriera comincia a svanire, e contemporaneamente la sua vita privata comincia a svanire a seguito del divorzio dalla moglie. Il ritorno in Rai, previsto dal 1978, viene annullato per il rapimento di Aldo Moro: nessuno ha più voglia di cavalcare con le imitazioni di politici.
Innanzitutto parve (come è oggi), sembrerebbe strano
Artista che era stato ricoverato alla Clinica Stuart di Roma per un grave esaurimento nervoso ed episodio depressivo potesse lasciare la clinica con una pistola “Smith & Wesson calibro 38 ,” che era convenientemente nascosto in una fondina sotto la sua giacca (sic!). Uno dei medici che si è preso cura dell’imitatore affermerà di aver fatto la concessione perché “si sentiva più sicuro in questa situazione”. lui vorrebbe dire.
. Ma sei sicuro di cosa? Quale di queste paure aveva posseduto l’imitatore napoletano al punto da necessitare la sua compagnia con un “cannone” fuori misura di tali proporzioni per sentirsi al sicuro all’interno di un’area riservata e soprattutto ben illuminata? E allora perché in primo luogo il medico ha acconsentito a questa richiesta?
Perché il medico non ha chiesto quali fossero le cause alla base di una paura così intensa, qualunque esse fossero, o quali fossero i sintomi? Inoltre, anche nell’improbabile eventualità che il gliele avesse ricevuto una citazione, quali pericoli potrebbero esistere così gravi da indurre il primario di un ospedale a mandare un paziente armato nelle vicinanze del no-nosocomio del proprio ospedale?
Il fatto che l’onorevole Giulio Andreotti sia stato scoperto nella stessa clinica dove l’attore si è suicidato il giorno della sua morte, e che l’intero giardino della clinica fosse sotto la sorveglianza di speciali pattuglie dei carabinieri, nessuno dei quali ha visto o sentito nulla, è un’altra strana coincidenza[4] che è stata notata.
Ma come è possibile? L’omicidio-suicidio avviene in una piccola cappella accanto alla clinica. Ipotizziamo che anche se i carabinieri non avessero accerchiato l’intero edificio, avrebbero piantonato almeno gli ingressi e il pianoforte su cui è stato scoperto l’onorevole.
È mai possibile che qualcuno non sia in possesso di nulla? Un’altra possibilità è che il responsabile della clinica non abbia avvertito il capo della divisione dei carabinieri che un uomo pesantemente armato si stava dirigendo verso la clinica. C’era la reale possibilità che un militare avrebbe potuto riconoscere un uomo armato di armi in una struttura sanitaria e avrebbe potuto sospettare un assalitore, nel qual caso, come è facilmente prevedibile, la tragedia sarebbe stata evitato.
Perché nessuno ha detto niente agli agenti di polizia? Inoltre, anche se i carabinieri erano stati informati in clinica di un uomo armato, perché non hanno provveduto a disarmarlo almeno nell’epoca della scomparsa dell’onorevole Andreotti?
Ad oggi, sono le forze dell’ordine ad essere assegnate alla clinica, e impediranno a chiunque di avvicinarsi al corpo emaciato del dottor Noschese.
Ma perché dovrebberosi è sentito in dovere di “assistere” l’imitatore nel suo tentativo di suicidio?
Il periodo degli anni piombo e la successiva strategia di depistaggi per gli stragi della prima metà del XXI secolo potrebbero essere utilizzati per sviluppare un’ipotesi, che potrebbe essere verificata in laboratorio utilizzando i dati degli anni del piombo e la successiva strategia di depistaggi per gli stragi della prima metà del Novecento. Il settimanale “L’Espresso” intervisterà un generale (la cui identità sarà mantenuta anonima) in cui svelerà che, per deplorare le indagini sugli stragi, il governo ricorre alle telefonate a un imitatore eccezionalmente abile a impersonare leader regionali e politici di spicco come il Presidente della Repubblica del Leone e l’onorevole Giulio Andreotti.
Possibile che Alighiero Noschese non sia stato il miglior imitatore per strada? E forse i due personaggi sopra elencati non erano in fondo i cavalli della battaglia di Noschese. E, tra le tragedie avvenute per tutta la prima metà del Novecento, non si annovera quella avvenuta sul treno Italicus nel 1974? Licio Gelli e la sua P2 saranno portati in giudizio per la prima volta, per l’impegno del giudice Istruttore del Tribunale di Bologna, in relazione alla citata strage. Nella sua decisione per la suddetta strage, il giudice non ha esitato a definire la P2 “il più attrezzato e valido arsenale di strumenti politici e morali eversivi”.
Possibile che Noschese non fosse un membro della P2? È possibile che alcune delle persone di questa famigerata lista siano quelle che nutrono specifiche speranze per il futuro del Paese (es. una destra svolta autoritaria sotto la protezione del governo degli Stati Uniti) e altre che saranno interessate solo a perseguire una carriera; tuttavia, anche se l’imitatore ha acconsentito a quest’ultimo obiettivo, non sembra ragionevole pensare a persone che ti assistono nei momenti più difficili della tua carriera senza aspettarsi nulla in cambio del loro aiuto.