Alessia rosati scomparsa

Alessia rosati scomparsa: Rosati è stato avvistato l’ultima volta a Roma nel 1994, secondo la polizia. Il 23 luglio è tornata a casa per incontrare un amico per prepararsi agli esami scolastici. Alle 12:45 le ragazze avevano finito la scuola e stavano tornando a casa quando Rosati è scomparsa. Non è possibile avere irrisolte misteri o un cold case. Si tratta di situazioni in cui non è sempre possibile o desiderabile indagare o cercare una soluzione soddisfacente. Fabrizio Peronaci, giornalista del Corriere della Sera e fondatore del gruppo Facebook di giornalismo investigativo Giornalismo investigativo, è soddisfatto del suo contributo alla riapertura del caso Alessia Rosati, nonostante sia ancora alla ricerca di indizi. La studentessa romana della Facoltà di Lettere, morta il 23 agosto 1994, all’età di 21 anni, viveva nei dintorni della sinistra extraparlamentare e contribuiva alla pubblicazione di un periodico anticapitalistico.

Alessia rosati scomparsa
Alessia rosati scomparsa

Alessia Rosati è senza dubbio caduta in trappola in uno dei periodi più esplosivi della storia della vita politica e sociale del nostro Paese, appena uscita da Tangentopoli e dallo scandalo sui fondi Sisde, proprio mentre Berlusconi si metteva sotto i riflettori. Il caso di Rosati, che sembrava destinato a rimanere il primo mistero irrisolto in una città dove ogni anno vengono rapiti centinaia di migliaia di bambini, si riapre inaspettatamente trent’anni dopo il rapimento di una bambina del quartiere di Montesacro.

Alessia rosati scomparsa
Alessia rosati scomparsa


Quando una giovane donna esce di casa a metà dell’estate del 1994 per partecipare al test di maturità di un conoscente, si ritrova sola e inascoltata da tutti. “Era una situazione incredibile”. Fabrizio Peronaci, giornalista e scrittore del Corriere della Sera, è intervenuto mercoledì 31 marzo a “Restart 264-Speciale cronaca” di Cusano Italia Tv, per condividere il suo pensiero. Peronaci ha scritto del caso Montesacro nel suo libro “Morte di un detective an Ostiense e altri delitti”, che si trova qui (Typimedia Editore).

Secondo Peronaci durante la trasmissione, il caso di Alessia Rosati è uno dei casi raccontati nel libro, avvenuto a Roma tra il 1990 e il 2000, ed è stato riportato alla ribalta da una serie di fattori, tra cui il fatto che è stata oggetto di azioni dirette del magistrato, dell’importanza delle prove emerse attraverso una lunga perquisizione e della tenacia dei familiari nei loro sforzi per ottenere un ordine legale per la riapertura delle indagini.

Fabrizio Peronaci è un giornalista che ha saputo aprire una finestra sul mondo del giornalismo d’inchiesta grazie a un gruppo Facebook dedicato al giornalismo d’inchiesta. Attualmente sta lavorando dietro le quinte alla riapertura del procedimento giudiziario, che include interrogatori scontati, nuovi accertamenti e raccolta di testimonianze.

Questo dopo aver dedicato molto tempo ed energie a seguire con entusiasmo (e due libri) il caso di Emanuela Orlandi. Uno che è stato rafforzato dalla pubblicazione del suo ultimo libro, “Morte di un detective an Ostiense e altri delitti” (Typimedia Editore), che sviluppa in modo originale e approfondito trenta casi di raffreddore avvenuti al Foro Romano, uno dei quali è dedicato a Rosati.

Alessia rosati scomparsa
Alessia rosati scomparsa

Allo stesso modo, in questa misteriosa vicenda spunta, come nel caso di Orlandi, la figura del fotografo Marco Fassoni Accetti che avebbe indica con precisione la pista guerra interna fra fazioni Sisde comme causa della scomparsa della ragazza, finalita in un giro fantasticante di ricatti. Accetti è un uomo che è stato accusato del rapimento Orlandi e che, nel 2013, è riuscito a trasferire il flauto, allora molto disorganizzato, nella Procura di Roma. Interrogato sulla vicenda, il fotografo ha affermato di aver già fornito agli inquirenti le informazioni di cui era a sua conoscenza e di non avere altro da aggiungere al momento.

In ogni caso, è motivo di sollievo che

unicamente sulla base delle prove appena scoperte nel caso Rosati, la Procura di Roma abbia riaperto e intensificato le indagini, e che il giornalista del Corriere della Sera sia stato ampiamente interrogato dal premier ministro, Alessia Miele, che segue il fascicolo.

Queste sono circostanze in cui spesso non abbiamo esaminato o non abbiamo voluto esplorare abbastanza a fondo per scoprire la verità. Dal canto suo Fabrizio Peronaci, giornalista del Corriere della Sera che è anche ideatore del gruppo Facebook Giornalismo Investigativo, è contento, seppur un po’ cauto nel frattempo, del suo contributo alla riapertura dell’inchiesta di Alessia Rosati. Il 21enne studente romano della Facoltà di Lettere, scomparso il 23 luglio 1994, all’età di 21 anni, si trovava a suo agio negli ambienti della sinistra extraparlamentare ed è stato anche coinvolto nella stesura di un anti – periodico capitalista quando è scomparso.

Indubbiamente Alessia Rosati è caduta in una trappola in uno dei periodi più difficili della vita politica e sociale del nostro Paese, essendo uscita da Tangentopoli, dopo la vicenda del denaro nero della Sisde, e quando Berlusconi è sceso in campo alle elezioni presidenziali. Erano passati esattamente ventisei anni dalla scomparsa della ragazza di Montesacro quando si riaprì il caso Rosati, che ormai sembrava destinato a diventare l’ennesimo mistero irrisolto in una Roma dove ogni anno centinaia di giovani svaniscono.

Alessia rosati scomparsa

Fabrizio Peronaci, giornalista che è riuscito ad aprire una finestra anche per i casi più controversi grazie al suo coinvolgimento in un gruppo facebook di giornalismo investigativo, è al centro della ripresa dell’inchiesta giudiziaria, con tanto di interrogatori tamburi, nuove indagini , e una ricerca di potenziali testimoni.

Questo dopo aver dedicato molto tempo e fatica a seguire con grande interesse (e con due libri) il caso Emanuela Orlandi. A sostegno del suo studio, Typimedia Editore ha pubblicato il suo più recente lavoro editoriale, “La morte di un detective nell’Ostiense e altri delitti”, che esplora tredici case fredde che hanno avuto luogo nella piazza romana, tra cui una dedicata a Rosati in un insolito e in modo approfondito.

Alessia rosati scomparsa
Alessia rosati scomparsa

Quando una giovane donna esce di

Casa a metà dell’estate del 1994 per partecipare al test di maturità di un conoscente, si ritrova sola e inascoltata da tutti. “Era una situazione incredibile”. Fabrizio Peronaci, giornalista e scrittore del Corriere della Sera, è apparso su “Restart 264-Speciale cronaca” di Cusano Italia Tv mercoledì 31 marzo per condividere le sue riflessioni. Peronaci ha scritto del caso freddo Montesacro nel suo libro “Morte di un detective an Ostiense e altri delitti”, che può essere trovato qui (Typimedia Editore).

Secondo Peronaci durante la trasmissione, il caso di Alessia Rosati è uno dei casi raccontati nel libro, avvenuto a Roma tra il 1990 e il 2000, ed è stato riportato alla ribalta da diversi fattori, tra cui il fatto che è stato oggetto di azioni dirette del magistrato, dell’importanza delle prove scoperte attraverso una lunga perquisizione e della tenacia della famiglia nei loro sforzi per ottenere un ordine legale per la riapertura delle indagini.

In questo piano misterioso compare una figura simile a quella del fotografo Marco Fassoni Accetti, come nel caso della ragazza scomparsa Orlandi, che avrebbe indicato proprio il conflitto interno tra le fazioni Sisde come causa della scomparsa della ragazza, culminata in una terribile giro di ricatti. Nel 2013 Accept ha rivendicato il rapimento di Orlandi ed è riuscita a far recuperare il flauto, solo per farlo miracolosamente distrutto presso la Procura della Repubblica di Roma. Interrogato sulla vicenda, il fotografo ha affermato di aver precedentemente informato le autorità di ciò che sapeva su di lui e di non avere nient’altro da dire in questo momento.