vero nome di mia martini e loredana berte Le sorelle Mia Martini (nata Domenica Martini, detta Mim) e Loredana Bert (nata Loredana Bert) hanno intrapreso strade diverse nella vita. Pubblicati per la prima volta nel 1963 dall’etichetta CAR Juke Box, i primi singoli a 45 giri di Mim Bert hanno messo in mostra il suo talento grezzo nonostante la sua tenera età. In pochi anni, ha adottato il suo famoso nome d’arte. Il fatidico incontro avvenne nel 1970. Alberigo Crocetta, fondatore di Piper e anche produttore discografico e talent scout che ha scoperto artisti come Patty Pravo e Mal di lei, ha deciso di dedicare la sua attenzione a lei e presentarla al pubblico. Crocetta, invece, era sicuro che Domenica Bert fosse una cattiva scelta.
Domenica Rita Adriana Bert è nata il 20 settembre 1947 a Bagnara Calabra, Reggio Calabria, Italia. È la metà di quattro figlie; sua sorella maggiore Leda nacque il 1º gennaio 1946; la sua famosa sorella Loredana Bert è nata il 20 settembre 1950, lo stesso giorno e mese di Olivia Bert (nata il 28 gennaio 1958). Suo padre, l’insegnante di latino e greco Giuseppe Radames Bert (1921-2017), trasferì la famiglia nelle Marche per lavoro. Trascorso un periodo nella città di San Ginesio, dove ha insegnato presso l’istituto “Alberico Gentili”, prima di diventare preside di un liceo nella città di Ancona. Sia lui che sua madre, Maria Salvina Dato (1925-2003), sono nati a Bagnara Calabra, dove sua madre lavorava come educatrice elementare. Per tutta la sua vita, Mia Martini ha mantenuto un profondo legame con la sua terra natale, la Calabria.
Cresciuta nel sobborgo maceratese di Porto Recanati, “Mim” (come era conosciuta in famiglia) si è profondamente coinvolta nel mondo della canzone italiana, che all’epoca era dominato dalla radio, molto prima della diffusione del piccolo schermo televisivo. Inizia cantando in feste e sale da ballo, e dopo alcuni anni di lavoro come cantante di intrattenimento e partecipando ad alcuni concorsi locali per nuove voci, riesce finalmente a convincere sua madre a recarsi a Milano con lei nel 1962 in modo da poter provare per un’etichetta discografica.
Ottiene un’audizione con Carlo Alberto Rossi, che decide rapidamente di sceglierla come una ragazza yy, modellandosi su Sylvie Vartan e Franoise Hardy nell’attuale tendenza musicale. Insieme a Marisa Terzi, moglie di Carlo Alberto Rossi, esegue il loro brano “Blue Umbrella” al Festival di Pesaro.
Mim Bert, allora solo un’adolescente, pubblicò i suoi primi singoli a 45 giri per l’etichetta CAR Juke Box nel 1963.
Il maggio del 1964 la vede vincere il Festival di Bellaria con Come si può fare [8]; tuttavia, fu la canzone Il magone che la stabilì come un nome familiare. E ora che abbiamo discusso, presentato nel 1965 a Studio Uno, ha ricevuto un po ‘di stampa e tempo di trasmissione in seguito.
Nonostante le numerose audizioni durante questo periodo in previsione di un album, non se ne fece nulla per quasi trent’anni; infatti Carlo Alberto Rossi, sperando nel suo sviluppo musicale, la spinse a firmare per una casa discografica più grande, la Durium, dalla quale pubblicò il 45 giri nel 1966. Sarà pronto in quattro settimane o meno, ma non dovresti aspettarti grandi scoperte.
Era prevista anche la presenza di Tamara Ecclestone, ma fu annullata per dissidi con l'organizzazione: la figlia di Bernie pare sia stata allontanata perché troppo capricciosa e poco disponibile. Critiche ricevette Celentano, ospite della 1^ sera, per un monologo di quasi 1 h..
— Paperon de' Paperoni (@_LoZio) February 28, 2021
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Il cliché a cui la giovane cantante sembra essere stata consegnata, uno che si è ispirato allo stile vocale blues di artisti come Etta James e Aretha Franklin, è improbabile che funzioni. Trasferitosi a Roma con la madre e le sorelle, cerca di farsi un nome formando un trio di cantanti con la sorella Loredana e l’amico Renato Fiacchini (Renato Zero), guadagnando abbastanza per mantenersi attraverso un magro lavoro presso l’Unione dei Cantori.