stefano feltri figlio di

stefano feltri figlio di Un laureato Bocconi che ha iniziato la sua vita professionale alla Gazzetta di Modena. [2] Dopo aver lavorato a Radio 24 e al quotidiano Il Foglio, viene assunto da Il Riformista. [3] Dal 2009 lavora presso Il Fatto Quotidiano, dove cura la pubblicazione della sezione economica ogni mercoledì (sezione 4). Dal mese di novembre 2011 è stato incaricato di condurre il programma radiofonico settimanale Prima pagina[5] su Rai Radio 3 per tutta la durata dell’anno. Ha lavorato con Otto e mezzo del team di Lilli Gruber dal 2012 al 2014. [6]
Dopo che Marco Travaglio è stato nominato direttore de Il Fatto Quotidiano nel febbraio 2015, Feltri è stato promosso al ruolo di vicedirettore. Ha ricoperto questa posizione fino alla fine di luglio 2019. Nel marzo del 2017, lui e un gruppo di altri giornalisti hanno seguito una delegazione di sei membri del Parlamento europeo, tra cui Stefano Maullu (Forza Italia) e Fabio Massimo Castaldo (Movimento 5 Stelle), a Damasco, dove hanno intervistato il presidente siriano Bashar al-Assad [7] secondo rigide regole di ingaggio. [8] Il giornalista di sinistra Martino Mazzonis ha accusato i quotidiani italiani Il Fatto Quotidiano, Avvenire e TG1 di essere “prestati a fare da portavoce an un dictatore sanguinario”. [9] Feltri ha risposto, rinnovando la sua offerta di intervista. [10]



Ha partecipato alla riunione annuale del Gruppo Bilderberg 2019 tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
[11] Tra agosto 2019 e giugno 2020, ha supervisionato ProMarket.org, un sito web sviluppato dallo Stigler Center sotto la direzione del professor Luigi Zingales presso la Booth School of Business dell’Università di Chicago, dove si è anche iscritto al programma di Master of Business Administration. [12] Finalizzato nel 2022 [13][14]. Per un anno ha vissuto a Chicago, dove ha collaborato all’edizione americana del quotidiano italiano di economia e business Fatto Quotidiano. Nel settembre del 2020, il giornale di Carlo De Benedetti, Domani, di cui è direttore, è andato in stampa per la prima volta con il suo nuovo direttore, nominato nel maggio dello stesso anno. [15]
Stefano Feltri è nato il 7 settembre 1984 a Modena. Giornalista salito alla ribalta nel maggio 2020 dopo aver annunciato l’intenzione di intraprendere una nuova avventura professionale che avrebbe scosso il panorama mediatico italiano. Stefano Feltri, che vive a Chicago ed è direttore del nuovo quotidiano italiano Domani, diretto da Carlo De Benedetti, rappresenta un anello di congiunzione cruciale tra la prospettiva italiana e quella transatlantica. Lo scopo di questo articolo è quello di fornire una breve biografia di Feltri al fine di comprendere i punti salienti della sua carriera professionale soddisfacendo anche la tua curiosità sull’uomo.
Esibisce una spinta inconfondibile fin dalla giovane età, che senza dubbio lo indirizzerà verso gli studi post-secondari con un occhio verso l’imprenditorialità. Diplomatosi giovanissimo alla Bocconi, inizia subito a collaborare alla Gazzetta di Modena come scrittore. Come molti giovani italiani, inizia con stage a Radio 24 e al quotidiano Il Foglio prima di essere assunto da Il riformista.
Nel momento in cui Marco Travaglio, in diretta opposizione a Repubblica, fonda Il Fatto Quotidiano, vuole il giovane Feltri al suo fianco. Siamo nel 2009, e Stefano ha solo 25 anni quando viene chiamato a curare la sezione economica del neonato tirannico: in questa veste, ha il compito di curare l’intero inserto edicola pubblicato ogni mercoledì, appunto intitolato Il Fatto Economico.
L’anno 2010
Dal novembre 2011, quando si formò il governo Monti, vide l’inizio di quella che definì “una vera e propria scalata mediatica”. Il background di Stefano Feltri in Bocconi e le sue connessioni con il mondo del business e della tecnologia si sono uniti per formare le basi per il suo futuro successo.
Sempre nel 2011, i suoi primi libri sono andati in stampa “Lui o lei è in corsa per la carica. Montezemolo è un nome familiare, quindi tutti lo conoscono. Nessuno sa con certezza chi sia Luca di Montezemolo, e oggi è “il giorno in cui muore l’euro”. “.
La Rai lo invitò a condurre il programma radiofonico Prima Pagina su Radio 3 a partire dal novembre dello stesso anno. Come risultato del loro precedente lavoro insieme, Lilli Gruber ha deciso di renderlo un membro chiave del suo team a Otto & Mezzo (che va in onda su La 7) dal 2012 al 2014.
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Nel 2013 è uscito un libro intervista su Fabrizio Barca “Nello specifico, “La Traversata” di Fabrizio Barca. Una nuova filosofia politica e un nuovo modello amministrativo” (Feltrinelli). poi è stata la volta degli sceneggiatori “La notte insonne dell’euro. Sia “Chi governa davvero l’Europa?” (2014, scritto insieme ad Alessandro Barbera) e “Politica Non Servie A Niente” sono le sue opere. Il Palazzo non verrà in nostro soccorso perché” (2015).